Il titolo della tesi allude a 'Ritratti italiani', il penultimo libro che Arbasino ha pubblicato in vita. Il volume, insieme al suo complementare 'Ritratti e immagini', raccoglie una vastissima selezione della prosa di Arbasino dedicata a personalità della cultura del Novecento: ritratti, recensioni, interviste che in molti casi si possono considerare micro-biografie articolate intorno ad aneddoti e memorie d'epoca. Quando Arbasino parla di altri, parla sempre anche di sé, del suo immaginario letterario, della sua formazione culturale. Nella tesi si individuano e si analizzano quindi alcune strategie che Arbasino impiega per dissimulare il proprio autoritratto all'interno dei ritratti dei suoi contemporanei. Partendo dalle ultime raccolte di 'Ritratti', e risalendo attraverso 'America amore' e 'Sessanta posizioni' a 'Parigi o cara', si prendono poi in considerazione i vari tentativi di Arbasino di organizzare i materiali della propria opera in libri che sono anche autobiografie intellettuali. Si torna poi a operazioni più recenti. La sistemazione dell'opera attuata con i due volumi dei «Meridiani» viene interpretata come un tentativo di auto-canonizzazione. La 'Cronologia' che vi è contenuta, come massimo monumento alla pratica arbasiniana dell'auto-esegesi. Infine, sempre nell'ottica della canonizzazione, si dedicano alcune considerazioni ai materiali che a più riprese Arbasino ha donato al Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e a quelli che, dopo la sua morte, sono stati donati alla biblioteca di Voghera e al gabinetto Vieusseux di Firenze.

Alberto Arbasino: un autoritratto italiano

SARZI SARTORI, NICOLÒ
2021/2022

Abstract

Il titolo della tesi allude a 'Ritratti italiani', il penultimo libro che Arbasino ha pubblicato in vita. Il volume, insieme al suo complementare 'Ritratti e immagini', raccoglie una vastissima selezione della prosa di Arbasino dedicata a personalità della cultura del Novecento: ritratti, recensioni, interviste che in molti casi si possono considerare micro-biografie articolate intorno ad aneddoti e memorie d'epoca. Quando Arbasino parla di altri, parla sempre anche di sé, del suo immaginario letterario, della sua formazione culturale. Nella tesi si individuano e si analizzano quindi alcune strategie che Arbasino impiega per dissimulare il proprio autoritratto all'interno dei ritratti dei suoi contemporanei. Partendo dalle ultime raccolte di 'Ritratti', e risalendo attraverso 'America amore' e 'Sessanta posizioni' a 'Parigi o cara', si prendono poi in considerazione i vari tentativi di Arbasino di organizzare i materiali della propria opera in libri che sono anche autobiografie intellettuali. Si torna poi a operazioni più recenti. La sistemazione dell'opera attuata con i due volumi dei «Meridiani» viene interpretata come un tentativo di auto-canonizzazione. La 'Cronologia' che vi è contenuta, come massimo monumento alla pratica arbasiniana dell'auto-esegesi. Infine, sempre nell'ottica della canonizzazione, si dedicano alcune considerazioni ai materiali che a più riprese Arbasino ha donato al Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e a quelli che, dopo la sua morte, sono stati donati alla biblioteca di Voghera e al gabinetto Vieusseux di Firenze.
2021
Alberto Arbasino: an Italian Self-Portrait
Alberto Arbasino
Ritratti
Autoritratti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/33459