L'obiettivo di questa tesi è analizzare un fenomeno molto comune, quello dell’adattamento di un romanzo in un film, mettendo in evidenza come alla base di questo processo vi sia la traduzione intersemiotica. Il primo capitolo è dedicato proprio alla traduzione intersemiotica, ovvero il passaggio da un codice a un altro. Esplorando le fondamenta della comunicazione è possibile dimostrare come i processi traduttivi svolgano un ruolo importante nella comunicazione. Per fare ciò, è necessario ripercorrere le teorie di diversi studiosi, tra cui Charles Sanders Perice, Ferdinand de Saussure e Roman Jakobson. Jakobson, in particolare, è stato l’ideatore dei tre tipi di traduzione: intralinguistica, interlinguistica e intersemiotica. La disciplina della semiotica fornisce le nozioni per comprendere come la traduzione intersemiotica sia fondamentale nella comunicazione umana. Il secondo capitolo affronta una delle possibili applicazioni della traduzione intersemiotica, ovvero il passaggio dal codice scritto a quello visivo e uditivo nell’adattamento cinematografico. Il capitolo si apre ripercorrendo il rapporto tra letteratura e cinema, due arti affini che traggono ispirazione l’una dall’altra e condividono lo scopo di raccontare storie e comunicare significati. Per capire come sia possibile il passaggio dal romanzo al film vengono presentate le principali soluzioni di adattamento e le sue caratteristiche più importanti, prendendo in considerazione anche questioni come l’atteggiamento generale del pubblico e la fedeltà all’originale. Dopo una riflessione sulla possibilità di adattare o meno qualsiasi opera, nel terzo capitolo viene proposto un esempio pratico, l’adattamento (ovvero la traduzione intersemiotica) del classico della letteratura russa Anna Karenina, di Lev Tolstoj, nell’omonimo film del 2012 di Joe Wright. Il film è stato scelto per le sue soluzioni innovative e per il modo in cui, concentrandosi sui punti chiave della trama, riesce a riproporre la storia di tutti i personaggi più importanti. Il romanzo e la versione cinematografica vengono messi a confronto, analizzando le differenze, le somiglianze e le scelte adottate per effettuare la trasposizione. In conclusione, in questa tesi viene spiegato come la traduzione intersemiotica sia una forma di comunicazione che veicola informazioni, e la sua applicazione nel rapporto tra due mezzi di comunicazione di massa, la letteratura e il cinema, ne è la dimostrazione.
Dal romanzo al grande schermo: una traduzione intersemiotica di Anna Karenina.
ZAMUNER, FEDERICA
2021/2022
Abstract
L'obiettivo di questa tesi è analizzare un fenomeno molto comune, quello dell’adattamento di un romanzo in un film, mettendo in evidenza come alla base di questo processo vi sia la traduzione intersemiotica. Il primo capitolo è dedicato proprio alla traduzione intersemiotica, ovvero il passaggio da un codice a un altro. Esplorando le fondamenta della comunicazione è possibile dimostrare come i processi traduttivi svolgano un ruolo importante nella comunicazione. Per fare ciò, è necessario ripercorrere le teorie di diversi studiosi, tra cui Charles Sanders Perice, Ferdinand de Saussure e Roman Jakobson. Jakobson, in particolare, è stato l’ideatore dei tre tipi di traduzione: intralinguistica, interlinguistica e intersemiotica. La disciplina della semiotica fornisce le nozioni per comprendere come la traduzione intersemiotica sia fondamentale nella comunicazione umana. Il secondo capitolo affronta una delle possibili applicazioni della traduzione intersemiotica, ovvero il passaggio dal codice scritto a quello visivo e uditivo nell’adattamento cinematografico. Il capitolo si apre ripercorrendo il rapporto tra letteratura e cinema, due arti affini che traggono ispirazione l’una dall’altra e condividono lo scopo di raccontare storie e comunicare significati. Per capire come sia possibile il passaggio dal romanzo al film vengono presentate le principali soluzioni di adattamento e le sue caratteristiche più importanti, prendendo in considerazione anche questioni come l’atteggiamento generale del pubblico e la fedeltà all’originale. Dopo una riflessione sulla possibilità di adattare o meno qualsiasi opera, nel terzo capitolo viene proposto un esempio pratico, l’adattamento (ovvero la traduzione intersemiotica) del classico della letteratura russa Anna Karenina, di Lev Tolstoj, nell’omonimo film del 2012 di Joe Wright. Il film è stato scelto per le sue soluzioni innovative e per il modo in cui, concentrandosi sui punti chiave della trama, riesce a riproporre la storia di tutti i personaggi più importanti. Il romanzo e la versione cinematografica vengono messi a confronto, analizzando le differenze, le somiglianze e le scelte adottate per effettuare la trasposizione. In conclusione, in questa tesi viene spiegato come la traduzione intersemiotica sia una forma di comunicazione che veicola informazioni, e la sua applicazione nel rapporto tra due mezzi di comunicazione di massa, la letteratura e il cinema, ne è la dimostrazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33467