'Nequaquam nobis divinitus esse paratam naturam rerum': Lucrezio e il pensiero ecologico di Roma antica.

This contribution aims to compare the Latin conception of the environment, characterized by a marked anthropocentrism and trust in the man's ability to improve his habitat, and the Lucretius' vision of nature, based on a firm antispecism. First of all, in order to understand with which type of habitat the Romans relate to, the study will attempt to reconstruct the environmental history in the Latin era. Secondly, the Roman conception of the environment will be investigated, highlighting the debts it has towards the environmental determinism theorized by Hippocrates and the consequent anthropocentric and Romanocentric vision. In the end, an analysis of the Lucretian vision will be proposed, characterized by the conviction that the human species can achieve well-being and happiness only by recognizing itself as a part rather than as a master of the natural world.

Il contributo ha l'obiettivo di porre a confronto la concezione latina dell'ambiente, caratterizzata da un marcato antropocentrismo e dalla fiducia nelle capacità dell'uomo di apportare migliorie al proprio habitat, e la visione lucreziana della natura, basata su un fermo antispecismo. Per prima cosa, allo scopo di avere chiaro innanzitutto con che tipo di habitat si relazionassero i Romani, si tenterà una ricostruzione della storia dell'ambiente in epoca latina; in secondo luogo verrà indagata la concezione romana dell'ambiente, mettendo in luce i debiti che essa ha nei confronti del determinismo ambientale teorizzato da Ippocrate e la conseguente visione antropocentrica e romanocentrica; in ultima istanza si proporrà invece un'analisi della visione lucreziana, contraddistinta dalla convinzione che l'uomo possa raggiungere il benessere e la felicità solo riconoscendosi come parte piuttosto che come padrone del mondo naturale.