GLI IMPATTI AMBIENTALI DEL DRAGAGGIO E LA SOSTENIBILITÀ PROGETTUALE PER UN INTERVENTO NELLA LAGUNA DI VENEZIA

Environmental dredging can result in an impactful intervention for lagoon species and ecosystems, given the peculiarity of these habitats which have environmental conditions different from both those of the open sea and those of inland fresh waters. In the Venice Lagoon, dredging operations are quite common and mainly aimed at maintaining this navigable environment. It is therefore necessary to define the use of the sediments that are produced, considering the possibility of using them to restore damaged habitats or generate new ones. This solution is defined «beneficial use of sediments» and it is precisely the one proposed in this paper to make the dredging of interventions environmentally sustainable and less impacting, as well as being an opportunity to improve and increase the habitats present in the place where they are performed. What is proposed can be realized thanks to the codes of the Annexes of the Habitats Directive and the Birds Directive, especially if it falls within a Natura 2000 network site, as happened for the project of complete the hydraulic safety of the Vignole Island. Here, the newly named project, carried out by HMR Ambiente S.r.l., is included as a practical case study for the reuse of sediments and for which the beneficial use is identified to improve the Natura 2000 sites present in the area affected by the intervention, exploiting the available scientific literature. In addition to all this, a careful analysis of the legislation and territorial planning that insists on the area is necessary, in order to make this example of environmental dredging feasible and congruent.

Il dragaggio ambientale può risultare un intervento impattante per le specie e gli ecosistemi lagunari, vista la peculiarità di questi habitat che presentano condizioni ambientali diverse sia da quelle del mare aperto che da quelle delle acque dolci interne. Nella Laguna di Venezia gli interventi di dragaggio sono alquanto comuni e finalizzati principalmente a mantenere questo ambiente navigabile. Si rende necessario quindi definire l’uso dei sedimenti che vengono prodotti, considerando la possibilità di utilizzarli per ripristinare gli habitat danneggiati o generarne di nuovi. Questa soluzione viene definita «uso benefico dei sedimenti» ed è proprio quella che si propone in questo elaborato per rendere i dragaggi degli interventi ambientalmente sostenibili e meno impattanti, oltre ad essere un’opportunità per migliorare ed incrementare gli habitat presenti nel luogo in cui vengono eseguiti. Quanto si propone può realizzarsi grazie ai codici degli Allegati della Direttiva Habitat e della Direttiva Uccelli, soprattutto se si ricade all’interno di un sito Rete Natura 2000, come avvenuto per il progetto di completamento della messa in sicurezza idraulica dell’Isola delle Vignole. In questa sede, il progetto appena nominato, realizzato da HMR Ambiente S.r.l., viene inserito come caso studio pratico per il riutilizzo dei sedimenti e per i quali viene individuato l’uso benefico per migliorare i siti Rete Natura 2000 presenti nell’area interessata dall’intervento, sfruttando la letteratura scientifica disponibile. Oltre a tutto ciò si rende necessaria un’attenta analisi della normativa e della pianificazione territoriale che insiste nella zona, allo scopo di rendere realizzabile e congruente questo esempio di dragaggio ambientale.