Coastal plains are characterized by numerous channels that have defined landscape and subsurface characteristics. These channels can be fluvial or tidal in origin, showing both sedimentary and morphological analogies and differences. They originate different types of sedimentary bodies, which define the subsurface. The study of the subsurface increased in the last decades since the presence of sedimentary bodies with specifical features (e.g. high permeability or low permeability) can determine preferential paths for hydrocarbons or pollutants propagation and can be used to storage gases, for example CO2. The study of these bodies and their origins is a fundamental tool not only for reconstruct the evolution of a plain, but also to understand environmental hazards or possible reservoir. However, a clear and immediate distinction between tidal or fluvial channels can be misleading, especially when data derived by a single survey methodology (for example only satellite images). This thesis aims to reconstruct the origins of a paleochannel network in the Italian Adriatic coastal plain, specifically on the southern portion of the Venetian Plain, with a multidisciplinary approach that has involved photointerpretation of satellite images and aerial photos, study of geophysical images and sedimentary cores. The Venetian coastal Plain is an excellent environment for the study of fluvial and tidal systems because it developed through the Holocene, thanks to the interaction of channels with different morphodynamic features; furthermore, it is easy to access for data collection. Multidisciplinary approach allowed to reconstruct the genesis of the paleochannel network and enable a careful analysis of the morphological and sedimentological characteristics of the subsurface, providing data that may be useful for environmental hazard mitigation plans. Moreover, this study demonstrates the relevance of a multidisciplinary approach in investigating the subsurface characteristics of a coastal plain.

Le pianure costiere sono caratterizzate da numerosi corsi d’acqua che nel tempo ne hanno definito le caratteristiche non solo paesaggistiche ma anche del sottosuolo. Questi corsi d’acqua possono essere di origine fluviale o tidale, presentando perciò analogie e differenze sia morfologiche che sedimentarie. I corpi sedimentari da questi accumulati determinano le caratteristiche del sottosuolo, il quale, specialmente negli ultimi decenni, è sempre più soggetto di studi: questo perché la presenza di corpi più o meno permeabili determina l’andamento di percorsi sotterranei che possono convogliare idrocarburi, o essere usati per lo stoccaggio di sostanze inquinanti (anidride carbonica) o favorire il movimento e la dispersione di inquinanti. Differenziare e comprendere l’origine dei canali che hanno deposto tali corpi sedimentari permette non solo di ricostruire la storia evolutiva di una piana, definendo quali processi prevalessero in un’area, ma anche di conoscerne il sottosuolo e le potenzialità/pericolosità ambientali. Tuttavia, la distinzione tra corpi accumulati da canali fluviali o tidali non è sempre immediata e può essere difficoltosa nel caso in cui siano analizzati dati derivanti da una sola metodologia di indagine (ad esempio, sole immagini satellitari o geofisiche). Questo lavoro di tesi si propone di ricostruire la natura deposizionale di una rete di paleocanali della pianura costiera alto Adriatica italiana, nello specifico la porzione meridionale della Pianura Veneta, tramite un approccio multidisciplinare che coinvolge l’analisi di foto aeree e satellitari, immagini geofisiche e carote sedimentarie. La pianura veneta è un ottimo ambiente per lo studio di sistemi fluviali e tidali in quanto si è sviluppata durante l’Olocene grazie all’interazione di corsi d’acqua di diverso carattere morfodinamico, e perché di facile accessibilità per le analisi. L’approccio multidisciplinare ha permesso un’attenta analisi delle caratteristiche morfologiche e del sottosuolo dell’area investigata, permettendo di attribuirne la natura dei corsi d’acqua che la drenavano e fornendo dati che possono risultare rilevanti per piani di mitigazione dei problemi ambientali del sottosuolo. Inoltre, tale studio dimostra come l’utilizzo di diverse tecniche di indagine sia, ad oggi, uno strumento fondamentale per investigare con affidabilità le caratteristiche del sottosuolo di una pianura costiera.

Origine della rete di paleocanali di Canalvecchio (Rovigo): evidenze morfometriche e sediementologiche

SPADA, ALBERTO
2021/2022

Abstract

Coastal plains are characterized by numerous channels that have defined landscape and subsurface characteristics. These channels can be fluvial or tidal in origin, showing both sedimentary and morphological analogies and differences. They originate different types of sedimentary bodies, which define the subsurface. The study of the subsurface increased in the last decades since the presence of sedimentary bodies with specifical features (e.g. high permeability or low permeability) can determine preferential paths for hydrocarbons or pollutants propagation and can be used to storage gases, for example CO2. The study of these bodies and their origins is a fundamental tool not only for reconstruct the evolution of a plain, but also to understand environmental hazards or possible reservoir. However, a clear and immediate distinction between tidal or fluvial channels can be misleading, especially when data derived by a single survey methodology (for example only satellite images). This thesis aims to reconstruct the origins of a paleochannel network in the Italian Adriatic coastal plain, specifically on the southern portion of the Venetian Plain, with a multidisciplinary approach that has involved photointerpretation of satellite images and aerial photos, study of geophysical images and sedimentary cores. The Venetian coastal Plain is an excellent environment for the study of fluvial and tidal systems because it developed through the Holocene, thanks to the interaction of channels with different morphodynamic features; furthermore, it is easy to access for data collection. Multidisciplinary approach allowed to reconstruct the genesis of the paleochannel network and enable a careful analysis of the morphological and sedimentological characteristics of the subsurface, providing data that may be useful for environmental hazard mitigation plans. Moreover, this study demonstrates the relevance of a multidisciplinary approach in investigating the subsurface characteristics of a coastal plain.
2021
Genesis of Canalvecchio (Rovigo) paleochannels: morphometric and sedimentological insights
Le pianure costiere sono caratterizzate da numerosi corsi d’acqua che nel tempo ne hanno definito le caratteristiche non solo paesaggistiche ma anche del sottosuolo. Questi corsi d’acqua possono essere di origine fluviale o tidale, presentando perciò analogie e differenze sia morfologiche che sedimentarie. I corpi sedimentari da questi accumulati determinano le caratteristiche del sottosuolo, il quale, specialmente negli ultimi decenni, è sempre più soggetto di studi: questo perché la presenza di corpi più o meno permeabili determina l’andamento di percorsi sotterranei che possono convogliare idrocarburi, o essere usati per lo stoccaggio di sostanze inquinanti (anidride carbonica) o favorire il movimento e la dispersione di inquinanti. Differenziare e comprendere l’origine dei canali che hanno deposto tali corpi sedimentari permette non solo di ricostruire la storia evolutiva di una piana, definendo quali processi prevalessero in un’area, ma anche di conoscerne il sottosuolo e le potenzialità/pericolosità ambientali. Tuttavia, la distinzione tra corpi accumulati da canali fluviali o tidali non è sempre immediata e può essere difficoltosa nel caso in cui siano analizzati dati derivanti da una sola metodologia di indagine (ad esempio, sole immagini satellitari o geofisiche). Questo lavoro di tesi si propone di ricostruire la natura deposizionale di una rete di paleocanali della pianura costiera alto Adriatica italiana, nello specifico la porzione meridionale della Pianura Veneta, tramite un approccio multidisciplinare che coinvolge l’analisi di foto aeree e satellitari, immagini geofisiche e carote sedimentarie. La pianura veneta è un ottimo ambiente per lo studio di sistemi fluviali e tidali in quanto si è sviluppata durante l’Olocene grazie all’interazione di corsi d’acqua di diverso carattere morfodinamico, e perché di facile accessibilità per le analisi. L’approccio multidisciplinare ha permesso un’attenta analisi delle caratteristiche morfologiche e del sottosuolo dell’area investigata, permettendo di attribuirne la natura dei corsi d’acqua che la drenavano e fornendo dati che possono risultare rilevanti per piani di mitigazione dei problemi ambientali del sottosuolo. Inoltre, tale studio dimostra come l’utilizzo di diverse tecniche di indagine sia, ad oggi, uno strumento fondamentale per investigare con affidabilità le caratteristiche del sottosuolo di una pianura costiera.
Sedimentologia
Paleocanali
Morfometria
Carote
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/35039