La popolazione anziana ha dimostrato di essere altamente vulnerabile alle conseguenze negative dell’infezione da SARS-CoV-2. Predittori significativi di un grave decorso della patologia sembrano essere la presenza di fragilità, comorbidità e patologie croniche, condizioni diffuse negli anziani che risiedono nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). Diversi studi hanno così analizzato l’infezione da SARS-CoV-2 in persone istituzionalizzate, concentrandosi sul contagio, sulle manifestazioni cliniche e sulla mortalità. Tuttavia, l'impatto negativo della pandemia COVID-19 sulla salute di persone anziane che vivono in RSA potrebbe essere un risultato indiretto delle misure di isolamento preventive adottate come la limitazione alle visite dei familiari, la ridotta stimolazione cognitiva e l’insufficiente attività fisica. L’obiettivo del presente lavoro di tesi è stato quello di analizzare i cambiamenti nelle dimensioni funzionali, motorie, nutrizionali e Barthel index negli anziani che risiedono nelle Residenze per Anziani Città di Treviso-Istituto per Servizi di Ricovero ed Assistenza agli Anziani da prima dell’emergenza sanitaria (dicembre 2020) a dopo (gennaio-febbraio 2021) a seconda della tipologia di isolamento adottata (in stanza vs in nucleo) e del livello cognitivo degli anziani (lieve-moderato e grave). Gli strumenti di valutazione utilizzati sono stati: Short Portable Mental Status Questionnaire, Body Mass Index e Barthel Index. Il campione era composto da 229 anziani (159 femmine e 70 maschi) con età media di 84.2 anni (± 8.12), e un S.P.M.S.Q. medio di 7.67 (± 3.02). L’analisi sulle variabili di interesse prima dell’emergenza ha mostrato un impatto significativo del funzionamento cognitivo degli anziani, con le persone con un profilo cognitivo più deteriorato che hanno mostrato condizioni di nutrizione e abilità funzionali e motorie peggiori di quelle con un deterioramento lieve-moderato. Nel confronto tra il pre- e post-covid è emerso un peggioramento significativo degli anziani nel tempo nei parametri di funzionalità e Barthel index a prescindere dalla tipologia di isolamento e dal livello di funzionamento cognitivo. Si è trovato inoltre, in linea con la letteratura, un decadimento maggiore nel tempo nelle misure (parametri) di interesse per gli anziani con profilo cognitivo lieve-moderato rispetto a coloro con deterioramento grave, ad eccezione della nutrizione. L’interazione tempo x tipologia di isolamento è risultata significativa solo per il parametro della funzionalità che è risultato essere peggiorato per gli anziani che risiedevano in nucleo e questo indipendentemente dal livello di funzionamento cognitivo. Concludendo da questo studio è emerso come siano stati gli anziani con minor decadimento cognitivo ad aver avuto un peggioramento maggiore delle loro condizioni dal pre- al post-covid. Non sono invece emerse differenze preponderanti tra le due tipologie di isolamento. Se in futuro ci si troverà ad affrontare situazioni emergenziali simili in RSA sarà comunque importante salvaguardare fin da subito le relazioni degli anziani con il contesto familiare esterno adottando tutte le precauzioni possibili. Le relazioni con i familiari possono davvero fare la differenza sullo stato di salute globale degli anziani.

COVID-19 in RSA: quali effetti della tipologia di isolamento (in stanza o in nucleo) nelle dimensioni funzionali, motorie e nutrizionali?

CORTINOVIS, VERONICA
2021/2022

Abstract

La popolazione anziana ha dimostrato di essere altamente vulnerabile alle conseguenze negative dell’infezione da SARS-CoV-2. Predittori significativi di un grave decorso della patologia sembrano essere la presenza di fragilità, comorbidità e patologie croniche, condizioni diffuse negli anziani che risiedono nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). Diversi studi hanno così analizzato l’infezione da SARS-CoV-2 in persone istituzionalizzate, concentrandosi sul contagio, sulle manifestazioni cliniche e sulla mortalità. Tuttavia, l'impatto negativo della pandemia COVID-19 sulla salute di persone anziane che vivono in RSA potrebbe essere un risultato indiretto delle misure di isolamento preventive adottate come la limitazione alle visite dei familiari, la ridotta stimolazione cognitiva e l’insufficiente attività fisica. L’obiettivo del presente lavoro di tesi è stato quello di analizzare i cambiamenti nelle dimensioni funzionali, motorie, nutrizionali e Barthel index negli anziani che risiedono nelle Residenze per Anziani Città di Treviso-Istituto per Servizi di Ricovero ed Assistenza agli Anziani da prima dell’emergenza sanitaria (dicembre 2020) a dopo (gennaio-febbraio 2021) a seconda della tipologia di isolamento adottata (in stanza vs in nucleo) e del livello cognitivo degli anziani (lieve-moderato e grave). Gli strumenti di valutazione utilizzati sono stati: Short Portable Mental Status Questionnaire, Body Mass Index e Barthel Index. Il campione era composto da 229 anziani (159 femmine e 70 maschi) con età media di 84.2 anni (± 8.12), e un S.P.M.S.Q. medio di 7.67 (± 3.02). L’analisi sulle variabili di interesse prima dell’emergenza ha mostrato un impatto significativo del funzionamento cognitivo degli anziani, con le persone con un profilo cognitivo più deteriorato che hanno mostrato condizioni di nutrizione e abilità funzionali e motorie peggiori di quelle con un deterioramento lieve-moderato. Nel confronto tra il pre- e post-covid è emerso un peggioramento significativo degli anziani nel tempo nei parametri di funzionalità e Barthel index a prescindere dalla tipologia di isolamento e dal livello di funzionamento cognitivo. Si è trovato inoltre, in linea con la letteratura, un decadimento maggiore nel tempo nelle misure (parametri) di interesse per gli anziani con profilo cognitivo lieve-moderato rispetto a coloro con deterioramento grave, ad eccezione della nutrizione. L’interazione tempo x tipologia di isolamento è risultata significativa solo per il parametro della funzionalità che è risultato essere peggiorato per gli anziani che risiedevano in nucleo e questo indipendentemente dal livello di funzionamento cognitivo. Concludendo da questo studio è emerso come siano stati gli anziani con minor decadimento cognitivo ad aver avuto un peggioramento maggiore delle loro condizioni dal pre- al post-covid. Non sono invece emerse differenze preponderanti tra le due tipologie di isolamento. Se in futuro ci si troverà ad affrontare situazioni emergenziali simili in RSA sarà comunque importante salvaguardare fin da subito le relazioni degli anziani con il contesto familiare esterno adottando tutte le precauzioni possibili. Le relazioni con i familiari possono davvero fare la differenza sullo stato di salute globale degli anziani.
2021
COVID-19 in nursing homes: what are the effects of the type of quarantine (room vs unit) on the functional, mobility and nutritional dimensions?
COVID-19
qurantine
nursing homes
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/35624