Il movimento della Philosophy For Children a partire da pre-testi di visuo-immagine: infanzia, filosofia ed educazione

Dopo una prima descrizione della trasformazione del concetto-infanzia, cui oggigiorno vede un riposizionamento delle bambine e dei bambini all'interno della struttura sociale non più come oggetti in divenire ma come soggetti che messi nelle condizioni tali possono esprimere attivamente il proprio essere e partecipare alla vita sociale, si iniziano a gettare le basi del movimento della P4C. Infatti, si evidenziano le complesse relazioni tra la speculazione pedagogica, l'azione educativa e la filosofia come essere ed esperienza dell'uomo, non solo come individuo ma anche come collettività, chiamando all'appello l'infanzia per restituirle quella voce di cui per lungo tempo è stata privata, all'interno attraverso la privilegiata situazione della comunità di pratica, ricerca e conoscenza che si genera attraverso il dialogo filosofico, auspicando non si sedimenti in un'esperienza all'interno delle istituzioni in cui si promuove ma nel suo diffondersi, generando posture individuali più ragionevoli e società più democratiche. Come già indicato, nello specifico si presenterà il movimento della P4C, in quanto si configura come una delle possibilità educative catalizzatrici della triade infanzia, filosofia ed educazione. P4C intraprende il suo processo da un pre-testo perchè la comunità possa su di esso generare un testo (il risultato del dialogo filosofico in comunità) e qui intendiamo sostenere la possibilità di iniziare da stimoli che assumono forme visuali. La scelta delle immagini come pre-testo rivolto all'infanzia, lascia maggiore libertà all'immaginazione e la possibilità di accedere e accendere il pensiero già dalla tenera età, quando in particolare manca quella capacità di codificare testi; infatti, ricordiamo come il segno grafico sia uno dei primi prodotti dei bambini e come la vista sia il senso che immediatamente restituisce la relazione che ognuno intrattiene con il mondo.