I paesi occidentali pagano le spese di decenni di egemonia neo liberista che ha dilapidato le pubbliche amministrazioni provocando un arretramento dello stato e dell'economia reale, in nome di un connubio sempre più spinto tra deregolamentazione/innovazione finanziaria/indebitamento. La disamina proposta si sviluppa a partire dai cambiamenti che la fine della seconda guerra mondiale porta nel cotesto occidentale, con la nascita e l'evolversi della Nato quale organismo di controllo egemonico mondiale ed espressione di una nuova classe capitalistica transnazionale che domina i processi di globalizzazione, fino all'emergere dei movimenti no global. In questo scenario la paura è utilizzata dall'establishment come forma di controllo sociale ed economico e il cittadino ridotto a consumatore e mero produttore di reddito, vive in uno stato di sottile angoscia e insicurezza generato paradossalmente proprio da quel potere che si propone di proteggerlo. All'interno di questo paradosso alcuni individui e movimenti "preferiscono di no" e dissentono.
"Preferirei di no". Forme di dissenso tra "rischio globale e militarismo umanitario"
RAMPON, ELISA
2021/2022
Abstract
I paesi occidentali pagano le spese di decenni di egemonia neo liberista che ha dilapidato le pubbliche amministrazioni provocando un arretramento dello stato e dell'economia reale, in nome di un connubio sempre più spinto tra deregolamentazione/innovazione finanziaria/indebitamento. La disamina proposta si sviluppa a partire dai cambiamenti che la fine della seconda guerra mondiale porta nel cotesto occidentale, con la nascita e l'evolversi della Nato quale organismo di controllo egemonico mondiale ed espressione di una nuova classe capitalistica transnazionale che domina i processi di globalizzazione, fino all'emergere dei movimenti no global. In questo scenario la paura è utilizzata dall'establishment come forma di controllo sociale ed economico e il cittadino ridotto a consumatore e mero produttore di reddito, vive in uno stato di sottile angoscia e insicurezza generato paradossalmente proprio da quel potere che si propone di proteggerlo. All'interno di questo paradosso alcuni individui e movimenti "preferiscono di no" e dissentono.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/35892