Le emissioni antropogeniche di gas serra, in particolare l'anidride carbonica (CO2), sono la causa dominante del riscaldamento globale. Dal periodo preindustriale, la concentrazione di CO2 nell'atmosfera è aumentata a causa dell'utilizzo di combustibili fossili. Per fermare il riscaldamento a 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali, le emissioni globali nette di CO2 di origine antropica devono ridursi di circa il 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010, e raggiungere lo zero netto entro il 2050, ha dichiarato Il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC, 2018). La produzione di cemento Portland ordinario (OPC) è un'importante fonte di emissione di CO2. L'OPC è il cemento più comune utilizzato all’interno del calcestruzzo ed il processo per la sua produzione prevede la decomposizione dei carbonati, come il carbonato di calcio insieme a minerali argillosi, quarzo e ossidi di ferro ad una temperatura intorno ai 1500 °C. Le materie prime e la combustione del combustibile sono le due fonti principali di emissione di carbonio ed è stato calcato che circa il 5-7% della CO2 globale emessa è dovuto a questo settore (Nie et al. 2022, He et al. 2019). Oggi i materiali cementizi supplementari (SCM) sono ampiamente utilizzati. L'uso di SCM come le scorie d'altoforno, un sottoprodotto della produzione di ghisa, o le ceneri volanti dalla combustione del carbone, o pozzolane naturali, rappresenta una soluzione praticabile per sostituire parzialmente l’OPC. Questo comporta una drastica diminuzione di emissioni di carbonio, ma anche a possibili problematiche nel processo di idratazione del cemento. Infatti, spesso sono associati a resistenze a compressione inziale più basse e minore calore di idratazione rispetto l’OPC (Collepardi 1992, Ma et al. 2018). Per questo motivo sono stati prodotti diversi acceleranti di indurimento per provare a migliorare le prestazioni ed aumentare la percentuale di utilizzo degli SCMs. L’obiettivo di questa tesi è quello di capire mediante diverse analisi, il funzionamento dell’additivo NAH4 prodotto da Mapei S.p.A. su CEM I, CEM IV/B e CEM ferrico.

Effetti di un nuovo additivo accelerante sull’idratazione di cementi di miscela

GUIDA, RICCARDO
2021/2022

Abstract

Le emissioni antropogeniche di gas serra, in particolare l'anidride carbonica (CO2), sono la causa dominante del riscaldamento globale. Dal periodo preindustriale, la concentrazione di CO2 nell'atmosfera è aumentata a causa dell'utilizzo di combustibili fossili. Per fermare il riscaldamento a 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali, le emissioni globali nette di CO2 di origine antropica devono ridursi di circa il 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010, e raggiungere lo zero netto entro il 2050, ha dichiarato Il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC, 2018). La produzione di cemento Portland ordinario (OPC) è un'importante fonte di emissione di CO2. L'OPC è il cemento più comune utilizzato all’interno del calcestruzzo ed il processo per la sua produzione prevede la decomposizione dei carbonati, come il carbonato di calcio insieme a minerali argillosi, quarzo e ossidi di ferro ad una temperatura intorno ai 1500 °C. Le materie prime e la combustione del combustibile sono le due fonti principali di emissione di carbonio ed è stato calcato che circa il 5-7% della CO2 globale emessa è dovuto a questo settore (Nie et al. 2022, He et al. 2019). Oggi i materiali cementizi supplementari (SCM) sono ampiamente utilizzati. L'uso di SCM come le scorie d'altoforno, un sottoprodotto della produzione di ghisa, o le ceneri volanti dalla combustione del carbone, o pozzolane naturali, rappresenta una soluzione praticabile per sostituire parzialmente l’OPC. Questo comporta una drastica diminuzione di emissioni di carbonio, ma anche a possibili problematiche nel processo di idratazione del cemento. Infatti, spesso sono associati a resistenze a compressione inziale più basse e minore calore di idratazione rispetto l’OPC (Collepardi 1992, Ma et al. 2018). Per questo motivo sono stati prodotti diversi acceleranti di indurimento per provare a migliorare le prestazioni ed aumentare la percentuale di utilizzo degli SCMs. L’obiettivo di questa tesi è quello di capire mediante diverse analisi, il funzionamento dell’additivo NAH4 prodotto da Mapei S.p.A. su CEM I, CEM IV/B e CEM ferrico.
2021
Effects of a new accelerator additive on the hydration of blended cements
chimica del cemento
additivi
cementi di miscela
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/36038