La violenza dal partner intimo si riferisce a qualsiasi comportamento entro la relazione intima che causa un danno fisico, sessuale e psicologico. È una delle forme più comuni di violenza contro le donne. Questo fenomeno viene ulteriormente accentuato dallo stigma che nella maggior parte dei casi si associa alla vittima stessa della violenza. Lo stigma si può descrivere come un processo sociale in cui una persona o un gruppo di persone viene svalutato sulla base di caratteristiche che possiede o che gli vengono attribuite e si articola mediante cinque fattori: colpa, discriminazione, perdita di status, isolamento e vergogna. Il processo di stigmatizzazione impedisce alla vittima di riconoscere la situazione di violenza e allontanarsene, portandola così a rimanerne intrappolata. Il progetto di ricerca si propone quindi di indagare il fenomeno dello stigma verso le donne vittime di violenza dal partner intimo da parte della popolazione generale. La metodologia utilizzata è quella delle vignette: ad ogni partecipante viene somministrata una delle due possibili vignette, quella neutra oppure quella in cui si manipola un elemento della storia (ad esempio il livello di intossicazione da alcol del perpetratore), e in seguito si richiede di rispondere a delle domande relative alla vignetta appena letta che indagano la percezione della gravità della violenza, l’attribuzione della colpa alla vittima e la scusa al perpetratore. Successivamente mediante specifiche scale di misura si investiga i costrutti di: victim blaming nei confronti di donne vittime di violenza da partner intimo, accettazione della violenza da partner intimo, volontà di intervenire in casi di violenza da partner intimo, attaccamento, empatia, mentalizzazione, autoefficacia nelle relazioni coniugali, alessitimia, autostima. La modalità di somministrazione è online in forma completamente anonima e della durata di 15-20 minuti. Il primo obiettivo del presente elaborato è quello di investigare se l’uso di alcol da parte di un perpetratore prima di un’azione di violenza influenza lo stigma nella popolazione generale nei confronti del fenomeno oggetto di studio. Inoltre, il secondo obiettivo del presente lavoro vuole esaminare nello specifico il legame presente tra i costrutti di alessitimia e autoefficacia in relazione allo stigma associato alla donna vittima di violenza da partner intimo. Il costrutto dell’alessitimia si riferisce a un deficit rispetto alla consapevolezza delle proprie emozioni, che si articola in una difficoltà nell’identificarle, descriverle ed esprimerle. L’autoefficacia corrisponde alla consapevolezza di essere capace di dominare specifiche attività, situazioni o aspetti del proprio funzionamento psicologico o sociale. Si ipotizza che livelli maggiori di alessitimia e livelli minori di autoefficacia si associno a una presenza più elevata di stigma.

Violenza da parte del partner intimo: indagine sullo stigma associato alla donna vittima di violenza nella popolazione generale.

BARACETTI, BEATRICE
2021/2022

Abstract

La violenza dal partner intimo si riferisce a qualsiasi comportamento entro la relazione intima che causa un danno fisico, sessuale e psicologico. È una delle forme più comuni di violenza contro le donne. Questo fenomeno viene ulteriormente accentuato dallo stigma che nella maggior parte dei casi si associa alla vittima stessa della violenza. Lo stigma si può descrivere come un processo sociale in cui una persona o un gruppo di persone viene svalutato sulla base di caratteristiche che possiede o che gli vengono attribuite e si articola mediante cinque fattori: colpa, discriminazione, perdita di status, isolamento e vergogna. Il processo di stigmatizzazione impedisce alla vittima di riconoscere la situazione di violenza e allontanarsene, portandola così a rimanerne intrappolata. Il progetto di ricerca si propone quindi di indagare il fenomeno dello stigma verso le donne vittime di violenza dal partner intimo da parte della popolazione generale. La metodologia utilizzata è quella delle vignette: ad ogni partecipante viene somministrata una delle due possibili vignette, quella neutra oppure quella in cui si manipola un elemento della storia (ad esempio il livello di intossicazione da alcol del perpetratore), e in seguito si richiede di rispondere a delle domande relative alla vignetta appena letta che indagano la percezione della gravità della violenza, l’attribuzione della colpa alla vittima e la scusa al perpetratore. Successivamente mediante specifiche scale di misura si investiga i costrutti di: victim blaming nei confronti di donne vittime di violenza da partner intimo, accettazione della violenza da partner intimo, volontà di intervenire in casi di violenza da partner intimo, attaccamento, empatia, mentalizzazione, autoefficacia nelle relazioni coniugali, alessitimia, autostima. La modalità di somministrazione è online in forma completamente anonima e della durata di 15-20 minuti. Il primo obiettivo del presente elaborato è quello di investigare se l’uso di alcol da parte di un perpetratore prima di un’azione di violenza influenza lo stigma nella popolazione generale nei confronti del fenomeno oggetto di studio. Inoltre, il secondo obiettivo del presente lavoro vuole esaminare nello specifico il legame presente tra i costrutti di alessitimia e autoefficacia in relazione allo stigma associato alla donna vittima di violenza da partner intimo. Il costrutto dell’alessitimia si riferisce a un deficit rispetto alla consapevolezza delle proprie emozioni, che si articola in una difficoltà nell’identificarle, descriverle ed esprimerle. L’autoefficacia corrisponde alla consapevolezza di essere capace di dominare specifiche attività, situazioni o aspetti del proprio funzionamento psicologico o sociale. Si ipotizza che livelli maggiori di alessitimia e livelli minori di autoefficacia si associno a una presenza più elevata di stigma.
2021
Intimate partner violence: investigation of the general population’s stigmatizing attitudes towards women victim of violence.
violenza
partner intimo
victim-blaming
alessitimia
autoefficacia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/36223