The aim of this thesis was to study the behaviour of the Italian temporal connective "finché" in order to formalise it coherently. This complementator, in fact, seems to show a semantic ambiguity: it can be interpreted as a coextensive connective (like "as longs as") or as a non-coextensive connective ("until"). After a qualitative analysis and a questionnaire (Q1), it emerged that the second meaning is present almost only when the subordinate event is punctual, a context that is prone to expletive negation phenomena (EN). Another questionnaire (Q2) showed that the presence of this negation is not only preferred by the speakers but is also essential to make dislocation movements of the subordinate itself, which would otherwise be blocked. Although EN phenomena in standard Italian have been extensively studied by some scholars, including Delfitto et al. (2020) and Greco (2019, 2022), the interpolation between the connective "finché", negation and the lexical aspect of the embedded clause has generally gone under the radar. Only in Tovena (1996), the author notes how this so-called EN can be interpreted as an actual negation. This also partially emerges from the aforementioned work by Greco, as the author shows how this negation can licence the presence of weak NPIs and n-words. In this thesis, we confirm that this negation is neither vacuous nor optional. In the light of the questionnaires and the qualitative considerations collected, the first formal analysis of temporal "finché"-clauses was established, starting with a formal semantics analysis of the particle itself. The main hypothesis is that "finché" is primarily coextensive connective and that it posits the homogeneity of both the main and subordinate sentences as a requirement. If this requirement is not initially met, two repair processes are hypothesised. Furthermore, a syntactic comparison between these clauses and free relatives has been made (Lipták 2005, Hall&Caponigro 2010, and Heycock 2022). Finally, we describe some striking similarities between the Italian data and Slavic languages (Abels 2005 and Dinković & Ilc, 2017).

Lo scopo della presente tesi è stato quello di studiare il comportamento del connettivo temporale “finché”, al fine di poterlo coerentemente formalizzare. Questo complementatore, infatti, sembra mostrare un’ambiguità semantica: può essere interpretato come un connettivo coestensivo (alla stregua di fintantoché) o come un connettivo non-coestensivo (come l’inglese "until", o la perifrasi italiana “fino al momento in cui”). Dopo un’analisi qualitativa e un questionario (Q1), è emerso come il secondo significato emerga quasi solamente nel caso in cui l’evento subordinato sia puntuale, contesto che è risultato anche favorevole alla presenza di fenomeni di negazione espletiva (NE). Un altro questionario (Q2) ha evidenziato come la presenza di questa negazione non solo sia preferita dai parlanti ma sia anche essenziale per effettuare movimenti di dislocazione della subordinata stessa, che altrimenti sarebbero bloccati. Anche se i fenomeni di NE nell’italiano standard sono stati ampiamente studiati da alcuni scolari, tra cui Delfitto et al. (2020) e Greco (2019, 2022), l’interpolazione tra il connettivo “finché”, la negazione e l’aspetto lessicale della clausola subordinata è generalmente passata sottotraccia. Solo nel lavoro di Tovena (1996), l’autrice nota come in realtà questa negazione, cosiddetta espletiva, possa essere interpretata come una negazione effettiva. Questo emerge parzialmente anche dai lavori già citati di Greco, in quanto l’autore mostra come questa negazione possa autorizzare la presenza di alcune particelle a polarità negativa (weak NPIs) e pronomi indefiniti negativi (come "niente", "nessuno" etc). Nel corso della tesi, vi è stata sia la conferma dello status di questa negazione come non vacua, sia della sua non opzionalità. Alla luce dei questionari e delle considerazioni qualitative raccolte, è stata proposta la prima analisi formale delle subordinate temporali introdotte da "finché", partendo da una proposta di semantica formale della particella stessa. L’ipotesi principale è che questa particella sia primariamente di natura coestensiva e che ponga come requisito l’omogeneità sia dell'evento principale che di quello subordinato. Qualora questo requisito non sia inizialmente raggiunto, vengono ipotizzati due processi riparativi al fine di poter comunque raggiungere un’interpretazione finale. Inoltre, è proposta anche un’analisi sintattica che paragona queste subordinate temporali a subordinate relative libere (Lipták 2005, Hall&Caponigro 2010, and Heycock 2022). In ultimo, viene proposto anche un breve confronto cross-linguistico tra il dato italiano e quello di alcune lingue slave che presentano lo stesso tipo di fenomeno. (Abels 2005 and Dinković & Ilc, 2017).

The Italian temporal connective "finché": between syntax and semantics.

GRADIMONDO, VALERIA
2021/2022

Abstract

The aim of this thesis was to study the behaviour of the Italian temporal connective "finché" in order to formalise it coherently. This complementator, in fact, seems to show a semantic ambiguity: it can be interpreted as a coextensive connective (like "as longs as") or as a non-coextensive connective ("until"). After a qualitative analysis and a questionnaire (Q1), it emerged that the second meaning is present almost only when the subordinate event is punctual, a context that is prone to expletive negation phenomena (EN). Another questionnaire (Q2) showed that the presence of this negation is not only preferred by the speakers but is also essential to make dislocation movements of the subordinate itself, which would otherwise be blocked. Although EN phenomena in standard Italian have been extensively studied by some scholars, including Delfitto et al. (2020) and Greco (2019, 2022), the interpolation between the connective "finché", negation and the lexical aspect of the embedded clause has generally gone under the radar. Only in Tovena (1996), the author notes how this so-called EN can be interpreted as an actual negation. This also partially emerges from the aforementioned work by Greco, as the author shows how this negation can licence the presence of weak NPIs and n-words. In this thesis, we confirm that this negation is neither vacuous nor optional. In the light of the questionnaires and the qualitative considerations collected, the first formal analysis of temporal "finché"-clauses was established, starting with a formal semantics analysis of the particle itself. The main hypothesis is that "finché" is primarily coextensive connective and that it posits the homogeneity of both the main and subordinate sentences as a requirement. If this requirement is not initially met, two repair processes are hypothesised. Furthermore, a syntactic comparison between these clauses and free relatives has been made (Lipták 2005, Hall&Caponigro 2010, and Heycock 2022). Finally, we describe some striking similarities between the Italian data and Slavic languages (Abels 2005 and Dinković & Ilc, 2017).
2021
The Italian temporal connective "finché": between syntax and semantics.
Lo scopo della presente tesi è stato quello di studiare il comportamento del connettivo temporale “finché”, al fine di poterlo coerentemente formalizzare. Questo complementatore, infatti, sembra mostrare un’ambiguità semantica: può essere interpretato come un connettivo coestensivo (alla stregua di fintantoché) o come un connettivo non-coestensivo (come l’inglese "until", o la perifrasi italiana “fino al momento in cui”). Dopo un’analisi qualitativa e un questionario (Q1), è emerso come il secondo significato emerga quasi solamente nel caso in cui l’evento subordinato sia puntuale, contesto che è risultato anche favorevole alla presenza di fenomeni di negazione espletiva (NE). Un altro questionario (Q2) ha evidenziato come la presenza di questa negazione non solo sia preferita dai parlanti ma sia anche essenziale per effettuare movimenti di dislocazione della subordinata stessa, che altrimenti sarebbero bloccati. Anche se i fenomeni di NE nell’italiano standard sono stati ampiamente studiati da alcuni scolari, tra cui Delfitto et al. (2020) e Greco (2019, 2022), l’interpolazione tra il connettivo “finché”, la negazione e l’aspetto lessicale della clausola subordinata è generalmente passata sottotraccia. Solo nel lavoro di Tovena (1996), l’autrice nota come in realtà questa negazione, cosiddetta espletiva, possa essere interpretata come una negazione effettiva. Questo emerge parzialmente anche dai lavori già citati di Greco, in quanto l’autore mostra come questa negazione possa autorizzare la presenza di alcune particelle a polarità negativa (weak NPIs) e pronomi indefiniti negativi (come "niente", "nessuno" etc). Nel corso della tesi, vi è stata sia la conferma dello status di questa negazione come non vacua, sia della sua non opzionalità. Alla luce dei questionari e delle considerazioni qualitative raccolte, è stata proposta la prima analisi formale delle subordinate temporali introdotte da "finché", partendo da una proposta di semantica formale della particella stessa. L’ipotesi principale è che questa particella sia primariamente di natura coestensiva e che ponga come requisito l’omogeneità sia dell'evento principale che di quello subordinato. Qualora questo requisito non sia inizialmente raggiunto, vengono ipotizzati due processi riparativi al fine di poter comunque raggiungere un’interpretazione finale. Inoltre, è proposta anche un’analisi sintattica che paragona queste subordinate temporali a subordinate relative libere (Lipták 2005, Hall&Caponigro 2010, and Heycock 2022). In ultimo, viene proposto anche un breve confronto cross-linguistico tra il dato italiano e quello di alcune lingue slave che presentano lo stesso tipo di fenomeno. (Abels 2005 and Dinković & Ilc, 2017).
Semantics
Finché
Expletive negation
Syntax
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/36394