Negli ultimi 25 anni, grazie al lavoro di McGorry ed alla concettualizzazione del modello Ultra High-Risk (UHR), il paradigma dell’intervento precoce nel campo delle psicosi ha ottenuto crescente attenzione e permesso lo sviluppo di protocolli di cura mirati a ridurre la gravità e la persistenza delle psicosi. Il rilevamento precoce della malattia mentale e del rischio di svilupparla può diminuire la gravità dei sintomi, limitare il periodo di malattia non trattata, facilitare il trattamento e la presa in carico del paziente, nonché migliorare gli esiti dell’intervento. Dal 2019, la Clinica Psichiatrica dell’Azienda Ospedale-Università di Padova ha sviluppato l’ambulatorio per la Prevenzione della Malattia Mentale, basato su un’infrastruttura flessibile di intervento precoce, al fine di rispondere alle esigenze e difficoltà di soggetti giovani (fascia 15-24 anni) che presentano una diminuzione del funzionamento e sintomi aspecifici di malessere nella quotidianità. L’obiettivo del presente progetto di ricerca era quello di valutare la presenza di possibili tratti distintivi e caratteristici nelle persone che hanno richiesto supporto e aiuto all’ambulatorio, attraverso l’utilizzo di specifici strumenti, validati in letteratura ed utilizzati da altri programmi che si basano sugli stessi presupposti, atti ad indagare la cognizione sociale, il funzionamento cognitivo e la presenza di tratti ASD, aspetti coinvolti nelle condizioni di rischio di malattia mentale. Non sono emerse differenze significative, in tali aree, tra i pazienti a rischio (CAARMS positiva) e non a rischio (CAARMS negativa). Si è evidenziata, però, una generale differenza tra i soggetti che si sono rivolti all'Ambulatorio e le persone della popolazione generale, abbracciando una possibile definizione di Stato Mentale a Rischio (ARMS) più ampia, pluripotenziale e transdiagnostica.
Caratteristiche cliniche, cognitive e sociali di un gruppo di giovani afferenti all' Ambulatorio "Stati mentali a rischio" dell'Azienda Ospedale-Università di Padova
BUSATO, GIULIA
2021/2022
Abstract
Negli ultimi 25 anni, grazie al lavoro di McGorry ed alla concettualizzazione del modello Ultra High-Risk (UHR), il paradigma dell’intervento precoce nel campo delle psicosi ha ottenuto crescente attenzione e permesso lo sviluppo di protocolli di cura mirati a ridurre la gravità e la persistenza delle psicosi. Il rilevamento precoce della malattia mentale e del rischio di svilupparla può diminuire la gravità dei sintomi, limitare il periodo di malattia non trattata, facilitare il trattamento e la presa in carico del paziente, nonché migliorare gli esiti dell’intervento. Dal 2019, la Clinica Psichiatrica dell’Azienda Ospedale-Università di Padova ha sviluppato l’ambulatorio per la Prevenzione della Malattia Mentale, basato su un’infrastruttura flessibile di intervento precoce, al fine di rispondere alle esigenze e difficoltà di soggetti giovani (fascia 15-24 anni) che presentano una diminuzione del funzionamento e sintomi aspecifici di malessere nella quotidianità. L’obiettivo del presente progetto di ricerca era quello di valutare la presenza di possibili tratti distintivi e caratteristici nelle persone che hanno richiesto supporto e aiuto all’ambulatorio, attraverso l’utilizzo di specifici strumenti, validati in letteratura ed utilizzati da altri programmi che si basano sugli stessi presupposti, atti ad indagare la cognizione sociale, il funzionamento cognitivo e la presenza di tratti ASD, aspetti coinvolti nelle condizioni di rischio di malattia mentale. Non sono emerse differenze significative, in tali aree, tra i pazienti a rischio (CAARMS positiva) e non a rischio (CAARMS negativa). Si è evidenziata, però, una generale differenza tra i soggetti che si sono rivolti all'Ambulatorio e le persone della popolazione generale, abbracciando una possibile definizione di Stato Mentale a Rischio (ARMS) più ampia, pluripotenziale e transdiagnostica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36652