Climate change in recent years has affected the entire world, especially due to rising temperatures. In particular, in the area of the Po Valley, the climate is changing more and more compared to the typical trend of the past, with long periods of drought, especially in the summer, affecting crops in the area and forcing farmers to use or revise the irrigation methods that have been used so far. The Consortium of Piave Irrigation District, which manages the water network in the Piave river basin, is conducting studies to assess the effectiveness of its irrigation systems and the different turns available in the area. To do this, we used the Aquacrop software developed by the FAO, which allows us to simulate the functionality of different irrigation management and systems so as to compare the various theses in order to assess which method is most effective for irrigating specific crops. In particular, the main crops of the Treviso high plain were considered: maize, soybean, vineyard and radicchio. On the basis of the climatic data provided by ARPAV for the Villorba station and the pedological data collected from the AVEPA portal, after calibration of the programme for the four crops of interest, simulations were carried out, which mainly involved basin and sprinkler irrigation methods, but also drip irrigation. Two sets of simulations were carried out: one on the maximum water supply provided by the Consortium according to the turns available per irrigation method (every 8 days for basin and drip irrigation; every 10 for sprinkler irrigation), and one on the actual irrigations carried out by the various farmers during the season. To develop this second set, it was necessary to submit questionnaires to local farms analysing their irrigation habits. The results highlighted first of all how the particular climatic trend of the 2022 year, compared to the previous five years, caused several problems in the irrigation management of crops in the Treviso high plain. At the same time, however, it could be observed that through correct and careful management of irrigation practices, it was possible to ensure the production of the various crops, regardless of the irrigation method used.

Il cambiamento climatico degli ultimi anni ha influenzato tutto il mondo, soprattutto per l’innalzamento delle temperature. In particolare, nella zona della pianura padana, il clima si sta modificando sempre più rispetto all’andamento tipico del passato, con lunghi periodi di siccità, soprattutto in estate, che influenzano le colture presenti nel territorio e costringono gli agricoltori ad utilizzare o rivedere i metodi irrigui che sono stati usati finora. Il Consorzio di bonifica Piave, che gestisce la rete idrica presente nel bacino idrico del fiume Piave, sta conducendo degli studi per valutare l’efficacia dei propri sistemi irrigui e delle diverse turnazioni rese disponibili nel territorio. Per fare ciò, ci si è avvalsi del software Aquacrop sviluppato dalla FAO, che permette di simulare la funzionalità di diverse gestioni e sistemi irrigui in modo da confrontare le varie tesi per valutare quale metodo risulti più efficace per l’irrigazione di determinate colture. In particolare, sono state considerate le principali colture dell’alta pianura trevigiana: mais, soia, vite e radicchio. Sulla base dei dati climatici forniti da ARPAV per la stazione di Villorba e dei dati pedologici raccolti dal portale AVEPA, dopo la taratura del programma per le quattro colture di interesse, sono state condotte delle simulazioni che hanno riguardato principalmente metodi di irrigazione a scorrimento e a pioggia, ma anche l’irrigazione a goccia. Sono stati eseguiti due set di simulazioni: uno relativo al massimo apporto idrico fornito dal consorzio del Piave a seconda dei turni disponibili per metodo irriguo (ogni 8 giorni per l’irrigazione a scorrimento e a goccia; ogni 10 per l’irrigazione a pioggia), uno sulle effettive irrigazioni effettuate dai vari agricoltori durante la stagione. Per sviluppare questo secondo set è stato necessario sottoporre dei questionari alle aziende locali analizzandone le abitudini irrigue. I risultati hanno messo in evidenzia innanzitutto come il particolare andamento climatico dell’annata 2022 rispetto ai cinque anni precedenti abbia causato diverse problematiche nella gestione irrigua delle colture dell’alta pianura trevigiana. Allo stesso tempo però si è potuto osservare che mediante una corretta e attenta gestione degli interventi irrigui è stato possibile salvaguardare le produzioni delle varie colture, indipendentemente dal metodo irriguo utilizzato.

Confronto di diverse gestioni e sistemi irrigui per le principali colture presenti nell'ambito territoriale del Consorzio di bonifica Piave

ROSSO, LUCA
2021/2022

Abstract

Climate change in recent years has affected the entire world, especially due to rising temperatures. In particular, in the area of the Po Valley, the climate is changing more and more compared to the typical trend of the past, with long periods of drought, especially in the summer, affecting crops in the area and forcing farmers to use or revise the irrigation methods that have been used so far. The Consortium of Piave Irrigation District, which manages the water network in the Piave river basin, is conducting studies to assess the effectiveness of its irrigation systems and the different turns available in the area. To do this, we used the Aquacrop software developed by the FAO, which allows us to simulate the functionality of different irrigation management and systems so as to compare the various theses in order to assess which method is most effective for irrigating specific crops. In particular, the main crops of the Treviso high plain were considered: maize, soybean, vineyard and radicchio. On the basis of the climatic data provided by ARPAV for the Villorba station and the pedological data collected from the AVEPA portal, after calibration of the programme for the four crops of interest, simulations were carried out, which mainly involved basin and sprinkler irrigation methods, but also drip irrigation. Two sets of simulations were carried out: one on the maximum water supply provided by the Consortium according to the turns available per irrigation method (every 8 days for basin and drip irrigation; every 10 for sprinkler irrigation), and one on the actual irrigations carried out by the various farmers during the season. To develop this second set, it was necessary to submit questionnaires to local farms analysing their irrigation habits. The results highlighted first of all how the particular climatic trend of the 2022 year, compared to the previous five years, caused several problems in the irrigation management of crops in the Treviso high plain. At the same time, however, it could be observed that through correct and careful management of irrigation practices, it was possible to ensure the production of the various crops, regardless of the irrigation method used.
2021
Comparison of different management and irrigation systems for the main crops in the area covered by the Piave Irrigation District
Il cambiamento climatico degli ultimi anni ha influenzato tutto il mondo, soprattutto per l’innalzamento delle temperature. In particolare, nella zona della pianura padana, il clima si sta modificando sempre più rispetto all’andamento tipico del passato, con lunghi periodi di siccità, soprattutto in estate, che influenzano le colture presenti nel territorio e costringono gli agricoltori ad utilizzare o rivedere i metodi irrigui che sono stati usati finora. Il Consorzio di bonifica Piave, che gestisce la rete idrica presente nel bacino idrico del fiume Piave, sta conducendo degli studi per valutare l’efficacia dei propri sistemi irrigui e delle diverse turnazioni rese disponibili nel territorio. Per fare ciò, ci si è avvalsi del software Aquacrop sviluppato dalla FAO, che permette di simulare la funzionalità di diverse gestioni e sistemi irrigui in modo da confrontare le varie tesi per valutare quale metodo risulti più efficace per l’irrigazione di determinate colture. In particolare, sono state considerate le principali colture dell’alta pianura trevigiana: mais, soia, vite e radicchio. Sulla base dei dati climatici forniti da ARPAV per la stazione di Villorba e dei dati pedologici raccolti dal portale AVEPA, dopo la taratura del programma per le quattro colture di interesse, sono state condotte delle simulazioni che hanno riguardato principalmente metodi di irrigazione a scorrimento e a pioggia, ma anche l’irrigazione a goccia. Sono stati eseguiti due set di simulazioni: uno relativo al massimo apporto idrico fornito dal consorzio del Piave a seconda dei turni disponibili per metodo irriguo (ogni 8 giorni per l’irrigazione a scorrimento e a goccia; ogni 10 per l’irrigazione a pioggia), uno sulle effettive irrigazioni effettuate dai vari agricoltori durante la stagione. Per sviluppare questo secondo set è stato necessario sottoporre dei questionari alle aziende locali analizzandone le abitudini irrigue. I risultati hanno messo in evidenzia innanzitutto come il particolare andamento climatico dell’annata 2022 rispetto ai cinque anni precedenti abbia causato diverse problematiche nella gestione irrigua delle colture dell’alta pianura trevigiana. Allo stesso tempo però si è potuto osservare che mediante una corretta e attenta gestione degli interventi irrigui è stato possibile salvaguardare le produzioni delle varie colture, indipendentemente dal metodo irriguo utilizzato.
Irrigazione
simulazioni
coltuure
Aquacrop
Consorzio irriguo
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Rosso_Luca.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.53 MB
Formato Adobe PDF
1.53 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/36745