Nella primavera del 1852, in un momento fatidico per la sua formazione e per la sua attività pratica e intellettuale, Giovanni Battista Cavalcaselle viaggiò in Spagna per conto dell’applaudito tenore Giovanni Matteo de Candia, in arte Mario. Le note e gli appunti grafici che affollano le pagine del taccuino n. 8 (cod. It. IV 2037 [12278]) permettono di ripercorrere le tappe dell'itinerario cavalcaselliano, tra le quali Madrid occupò indubbiamente un posto di rilievo. Nella capitale spagnola, Cavalcaselle ebbe modo di visitare il Monastero di San Lorenzo all’Escorial, il Museo di Santa Trinidad e il Real Museo, dove conobbe l’allora direttore José de Madrazo, la personalità più influente della scena storico artistica madrilena. Dalla selezione di opere redatta dal conoscitore in occasione dell’incursione al Museo del Prado emerge l’interesse per le opere di Tiziano, che sfocerà nella monografia dell’illustre cadorino edita per i tipi di Murray nel 1877. L'approfondimento su questi fogli consente di risalire alle origini del "Tiziano" e di distinguere l'apporto di Cavalcaselle da quello del fedele collega Joseph Archer Crowe che non solcò mai il suolo spagnolo.
«L’amor dell’arte è una febbre che mi aggitta continuamente»: il viaggio di Giovanni Battista Cavalcaselle in Spagna (1852). Il taccuino n. 8 del codice It. IV 2037 [12278] della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia
SANTI, EMMA
2021/2022
Abstract
Nella primavera del 1852, in un momento fatidico per la sua formazione e per la sua attività pratica e intellettuale, Giovanni Battista Cavalcaselle viaggiò in Spagna per conto dell’applaudito tenore Giovanni Matteo de Candia, in arte Mario. Le note e gli appunti grafici che affollano le pagine del taccuino n. 8 (cod. It. IV 2037 [12278]) permettono di ripercorrere le tappe dell'itinerario cavalcaselliano, tra le quali Madrid occupò indubbiamente un posto di rilievo. Nella capitale spagnola, Cavalcaselle ebbe modo di visitare il Monastero di San Lorenzo all’Escorial, il Museo di Santa Trinidad e il Real Museo, dove conobbe l’allora direttore José de Madrazo, la personalità più influente della scena storico artistica madrilena. Dalla selezione di opere redatta dal conoscitore in occasione dell’incursione al Museo del Prado emerge l’interesse per le opere di Tiziano, che sfocerà nella monografia dell’illustre cadorino edita per i tipi di Murray nel 1877. L'approfondimento su questi fogli consente di risalire alle origini del "Tiziano" e di distinguere l'apporto di Cavalcaselle da quello del fedele collega Joseph Archer Crowe che non solcò mai il suolo spagnolo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36853