Negli ultimi anni si sente sempre più parlare dell’importanza di valutare il livello di rischio dei viadotti esistenti al fine di programmare strategicamente le manutenzioni ordinarie e straordinarie, prevenire eventuali crolli degli stessi e preservare di conseguenza l’incolumità della vita umana e dell’ambiente circostante tali viadotti. Per questo motivo, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel 2020 ha emanato le “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti”, applicabili ad un vasto patrimonio nazionale di viadotti aventi luce complessiva superiore ai 6.0 m. L’oggetto dello studio effettuato e riportato in questo elaborato si concentra sulla parte geotecnica del problema con lo scopo di approfondire l’interazione tra dissesti franosi ed opere costruite dall’uomo e definire delle classi di attenzione per ciascun viadotto che stabiliscano una classifica di priorità di interventi, classificando le opere secondo 5 livelli di urgenza. L’elaborato parte dalla descrizione di alcuni fenomeni franosi avvenuti negli anni passati nel territorio italiano, attraverso un’analisi bibliografica mirata al censimento delle opere inserite in tali contesti instabili. In seguito, si applicano le Linee Guida ad alcuni di questi viadotti al fine di simulare la procedura di valutazione della classe di attenzione relativa al rischio frana che si sarebbe attribuita alle opere antecedentemente al verificarsi dei dissesti. Una parte successiva dell’elaborato prevede, quindi, l’applicazione delle Linee Guida ad alcuni viadotti presi in carico dall’Università degli Studi di Padova nell’ambito di una convenzione stipulata con ANAS S.p.A.. In particolare, viene svolta un’analisi critica dell’applicabilità di tali Linee Guida nell’attribuire in maniera affidabile le classi di attenzione che concorrono a determinare l’urgenza con cui devono essere eseguiti interventi manutentivi sulle opere. Vengono analizzate le criticità relative all’utilizzo della normativa: alcune informazioni raccolte in fase di censimento possono risultare carenti o fuorvianti, le ispezioni sono spesso rese complesse dalla poca accessibilità delle aree circostanti il viadotto, raramente si hanno a disposizione dati di monitoraggio relativamente all’opera e al terreno in cui essa è inserita e, infine, le valutazioni degli elementi che definiscono la classe di attenzione possono essere differenti a seconda dell’esperienza e dell’interpretazione del valutatore.

Analisi critica e applicazione delle linee guida ministeriali per la valutazione della sicurezza in relazione al rischio frana dei viadotti esistenti

GIBIN, FABIOLA
2021/2022

Abstract

Negli ultimi anni si sente sempre più parlare dell’importanza di valutare il livello di rischio dei viadotti esistenti al fine di programmare strategicamente le manutenzioni ordinarie e straordinarie, prevenire eventuali crolli degli stessi e preservare di conseguenza l’incolumità della vita umana e dell’ambiente circostante tali viadotti. Per questo motivo, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel 2020 ha emanato le “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti”, applicabili ad un vasto patrimonio nazionale di viadotti aventi luce complessiva superiore ai 6.0 m. L’oggetto dello studio effettuato e riportato in questo elaborato si concentra sulla parte geotecnica del problema con lo scopo di approfondire l’interazione tra dissesti franosi ed opere costruite dall’uomo e definire delle classi di attenzione per ciascun viadotto che stabiliscano una classifica di priorità di interventi, classificando le opere secondo 5 livelli di urgenza. L’elaborato parte dalla descrizione di alcuni fenomeni franosi avvenuti negli anni passati nel territorio italiano, attraverso un’analisi bibliografica mirata al censimento delle opere inserite in tali contesti instabili. In seguito, si applicano le Linee Guida ad alcuni di questi viadotti al fine di simulare la procedura di valutazione della classe di attenzione relativa al rischio frana che si sarebbe attribuita alle opere antecedentemente al verificarsi dei dissesti. Una parte successiva dell’elaborato prevede, quindi, l’applicazione delle Linee Guida ad alcuni viadotti presi in carico dall’Università degli Studi di Padova nell’ambito di una convenzione stipulata con ANAS S.p.A.. In particolare, viene svolta un’analisi critica dell’applicabilità di tali Linee Guida nell’attribuire in maniera affidabile le classi di attenzione che concorrono a determinare l’urgenza con cui devono essere eseguiti interventi manutentivi sulle opere. Vengono analizzate le criticità relative all’utilizzo della normativa: alcune informazioni raccolte in fase di censimento possono risultare carenti o fuorvianti, le ispezioni sono spesso rese complesse dalla poca accessibilità delle aree circostanti il viadotto, raramente si hanno a disposizione dati di monitoraggio relativamente all’opera e al terreno in cui essa è inserita e, infine, le valutazioni degli elementi che definiscono la classe di attenzione possono essere differenti a seconda dell’esperienza e dell’interpretazione del valutatore.
2021
Critical analysis and application of ministerial guidelines for the assessment of safety in relation to the landslide risk of existing viaducts
Rischio frana
Viadotti
Classe di attenzione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/36987