Nel contesto del presente lavoro di tesi, è stato eseguito uno studio retrospettivo con lo scopo di delineare un profilo clinico e cognitivo di pazienti con diagnosi di MP-RBD, confrontato con pazienti MP che non riportano il sintomo RBD. Sono stati selezionati 130 soggetti con MP, 80 maschi e 50 femmine, di età compresa tra 47 e 89 anni (media: 67.6); 70 sono stati classificati come pazienti con (probabile) RBD (RBD+) e 60 come pazienti senza (probabile) RBD (RBD-). Sono stati utilizzati almeno due test per dominio cognitivo, così da poter soddisfare i criteri della diagnosi cognitiva di II livello, per classificare il campione in tre diversi stati cognitivi: senza deficit (MP-NC), con declino cognitivo lieve (MP-MCI) e con Demenza (MP-D). Inoltre, sono stati confrontati anche i punteggi ad alcune scale comportamentali che andavano ad indagare l’apatia, l’ansia, la qualità di vita e l’impulsività. I risultati mostrano maggiori deficit cognitivi nel gruppo RBD+ rispetto al gruppo RBD-, in particolare nei domini di attenzione, memoria e delle funzioni esecutive (quest’ultimo con un forte trend). Il gruppo di pazienti RBD+ mostra anche punteggi più elevati al questionario BIS-11 per l’impulsività, inoltre emerge un maggiore impatto negativo della malattia sulla qualità di vita (PDQ-8). Confrontando la prevalenza dei diversi stati cognitivi nel campione analizzato, tra pazienti classificati come MP-D, il 77,8% risulta appartenere a RBD+, invece non emergono differenze significative nel sottogruppo di pazienti MP-MCI. Quindi i nostri risultati confermano l’esistenza di significative differenze nel profilo clinico e cognitivo tra pazienti MP RBD+ vs. RBD-. Le più consistenti difficoltà cognitive e comportamentali suggeriscono un impatto maggiore della malattia in questo sottogruppo di pazienti, oltre che un carico maggiore per la sua gestione a livello familiare e sociale. Crediamo quindi che un buon lavoro di prevenzione, oltre che un attento monitoraggio dei soggetti con potenziali sintomi prodromici di malattie neurodegenerative, siano necessari per intervenire tempestivamente ed impostare precocemente un programma terapeutico ottimale.

Profilo clinico e cognitivo di pazienti Parkinson con Disturbo Comportamentale del Sonno REM

BASSOLI, ELISA
2021/2022

Abstract

Nel contesto del presente lavoro di tesi, è stato eseguito uno studio retrospettivo con lo scopo di delineare un profilo clinico e cognitivo di pazienti con diagnosi di MP-RBD, confrontato con pazienti MP che non riportano il sintomo RBD. Sono stati selezionati 130 soggetti con MP, 80 maschi e 50 femmine, di età compresa tra 47 e 89 anni (media: 67.6); 70 sono stati classificati come pazienti con (probabile) RBD (RBD+) e 60 come pazienti senza (probabile) RBD (RBD-). Sono stati utilizzati almeno due test per dominio cognitivo, così da poter soddisfare i criteri della diagnosi cognitiva di II livello, per classificare il campione in tre diversi stati cognitivi: senza deficit (MP-NC), con declino cognitivo lieve (MP-MCI) e con Demenza (MP-D). Inoltre, sono stati confrontati anche i punteggi ad alcune scale comportamentali che andavano ad indagare l’apatia, l’ansia, la qualità di vita e l’impulsività. I risultati mostrano maggiori deficit cognitivi nel gruppo RBD+ rispetto al gruppo RBD-, in particolare nei domini di attenzione, memoria e delle funzioni esecutive (quest’ultimo con un forte trend). Il gruppo di pazienti RBD+ mostra anche punteggi più elevati al questionario BIS-11 per l’impulsività, inoltre emerge un maggiore impatto negativo della malattia sulla qualità di vita (PDQ-8). Confrontando la prevalenza dei diversi stati cognitivi nel campione analizzato, tra pazienti classificati come MP-D, il 77,8% risulta appartenere a RBD+, invece non emergono differenze significative nel sottogruppo di pazienti MP-MCI. Quindi i nostri risultati confermano l’esistenza di significative differenze nel profilo clinico e cognitivo tra pazienti MP RBD+ vs. RBD-. Le più consistenti difficoltà cognitive e comportamentali suggeriscono un impatto maggiore della malattia in questo sottogruppo di pazienti, oltre che un carico maggiore per la sua gestione a livello familiare e sociale. Crediamo quindi che un buon lavoro di prevenzione, oltre che un attento monitoraggio dei soggetti con potenziali sintomi prodromici di malattie neurodegenerative, siano necessari per intervenire tempestivamente ed impostare precocemente un programma terapeutico ottimale.
2021
Clinical and cognitive profile of Parkinson's patients with Rapid Eye Movement (REM) sleep Behaviour Disorder
Parkinson
RBD
Declino cognitivo
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