Il disturbo depressivo maggiore è uno dei disturbi mentali più comuni e invalidanti al mondo. È caratterizzato da un insieme di alterazioni che si esprimono nelle risposte emozionali, cognitive e fisiologiche le quali ostacolano il normale funzionamento della vita della persona. Di conseguenza, l'identificazione precoce di fattori che aumentano il rischio di depressione è di fondamentale importanza. In letteratura, è stata riscontrata un’associazione tra sintomi depressivi e riduzioni della variabilità della frequenza cardiaca (HRV), una misura psicofisiologica del bilanciamento autonomo legata ai processi di regolazione emozionale e processi cognitivi. Inoltre, gli individui con depressione tendono ad utilizzare abitualmente la ruminazione, una modalità di pensiero rigido focalizzato su informazioni spiacevoli e sulle loro conseguenze. La ruminazione e la HRV, nonché la loro interazione, potrebbero contribuire alla vulnerabilità di depressione in persone a rischio di sviluppare il disturbo. Dato che avere un familiare di primo grado con una storia di depressione rappresenta uno dei fattori di rischio più affidabili per lo sviluppo della depressione, un approccio ampiamente utilizzato è quello di studiare gli individui con familiarità per il disturbo.
Variabilità della frequenza cardiaca e ruminazione: due possibili fattori di vulnerabilità per la depressione
DI QUIRICO, GINEVRA
2021/2022
Abstract
Il disturbo depressivo maggiore è uno dei disturbi mentali più comuni e invalidanti al mondo. È caratterizzato da un insieme di alterazioni che si esprimono nelle risposte emozionali, cognitive e fisiologiche le quali ostacolano il normale funzionamento della vita della persona. Di conseguenza, l'identificazione precoce di fattori che aumentano il rischio di depressione è di fondamentale importanza. In letteratura, è stata riscontrata un’associazione tra sintomi depressivi e riduzioni della variabilità della frequenza cardiaca (HRV), una misura psicofisiologica del bilanciamento autonomo legata ai processi di regolazione emozionale e processi cognitivi. Inoltre, gli individui con depressione tendono ad utilizzare abitualmente la ruminazione, una modalità di pensiero rigido focalizzato su informazioni spiacevoli e sulle loro conseguenze. La ruminazione e la HRV, nonché la loro interazione, potrebbero contribuire alla vulnerabilità di depressione in persone a rischio di sviluppare il disturbo. Dato che avere un familiare di primo grado con una storia di depressione rappresenta uno dei fattori di rischio più affidabili per lo sviluppo della depressione, un approccio ampiamente utilizzato è quello di studiare gli individui con familiarità per il disturbo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37043