Leggere, può sembrarci un atto semplice ma in realtà riflette l’attività di vari processi cognitivi e sensoriali di base in coordinazione tra loro. Se da una parte l’insegnamento esplicito delle regole di lettura è uguale per tutti, dall’altra il suo apprendimento non lo è. I bambini arrivano al compito di apprendere a leggere con grandi differenze individuali. Lungo un continuum c’è infatti chi riscontra difficoltà è chi invece presenta il disturbo di lettura (dislessia). Il presente studio si è anche focalizzato su un’altra tipologia di differenze individuali: il cronotipo. Quest’ultimo ne riflette le differenze individuali nei ritmi circadiani, ovvero c’è chi è più efficiente la mattina e chi invece lo è più la sera. Una parte della letteratura suggerisce che valutare gli studenti in un orario in sincronia con il proprio cronotipo ha dei riscontri positivi in termini di miglioramento delle prestazioni in diversi domini cognitivi nella popolazione a sviluppo tipico. Interessati da questi dati, la nostra ricerca si focalizza invece sulla popolazione con difficoltà di lettura. Con l’obiettivo di analizzare l’effetto del cronotipo e dell’orario di valutazione sulle prestazioni nelle abilità strettamente relate alla lettura. L’ipotesi speculativa di trovare nella popolazione con difficoltà di lettura gli stessi effetti riscontrabili in studenti con sviluppo tipico, con la possibilità che possano essere più marcati, viste le difficoltà. Ciò significherebbe che il cronotipo possa potenzialmente essere una fonte di variabilità del punteggio ottenuto. L’eventuale ruolo del cronotipo potrebbe avere un ruolo importante nel contesto scolastico e clinico-valutativo, in termini di diagnosi che di trattamento.

Cronotipo e orario del test: effetti sulla prestazione negli studenti con difficoltà di lettura

ROSACE, MARIACHIARA
2021/2022

Abstract

Leggere, può sembrarci un atto semplice ma in realtà riflette l’attività di vari processi cognitivi e sensoriali di base in coordinazione tra loro. Se da una parte l’insegnamento esplicito delle regole di lettura è uguale per tutti, dall’altra il suo apprendimento non lo è. I bambini arrivano al compito di apprendere a leggere con grandi differenze individuali. Lungo un continuum c’è infatti chi riscontra difficoltà è chi invece presenta il disturbo di lettura (dislessia). Il presente studio si è anche focalizzato su un’altra tipologia di differenze individuali: il cronotipo. Quest’ultimo ne riflette le differenze individuali nei ritmi circadiani, ovvero c’è chi è più efficiente la mattina e chi invece lo è più la sera. Una parte della letteratura suggerisce che valutare gli studenti in un orario in sincronia con il proprio cronotipo ha dei riscontri positivi in termini di miglioramento delle prestazioni in diversi domini cognitivi nella popolazione a sviluppo tipico. Interessati da questi dati, la nostra ricerca si focalizza invece sulla popolazione con difficoltà di lettura. Con l’obiettivo di analizzare l’effetto del cronotipo e dell’orario di valutazione sulle prestazioni nelle abilità strettamente relate alla lettura. L’ipotesi speculativa di trovare nella popolazione con difficoltà di lettura gli stessi effetti riscontrabili in studenti con sviluppo tipico, con la possibilità che possano essere più marcati, viste le difficoltà. Ciò significherebbe che il cronotipo possa potenzialmente essere una fonte di variabilità del punteggio ottenuto. L’eventuale ruolo del cronotipo potrebbe avere un ruolo importante nel contesto scolastico e clinico-valutativo, in termini di diagnosi che di trattamento.
2021
Chronotype and test time: effects on performance in students with reading difficulties
Apprendimento
Lettura
Cronotipo
Difficoltà
Intervento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37049