Analisi del settore delle industrie di lavorazione del legno nella provincia di Trento

In Trento's province, the forest sector and the forest-wood-energy supply chain have always been significant for the economic, social and environmental network. In the last few years, the primary wood processing industry has been committed to enhancing local resources, showing growing relevance to the territorial economy. This study is in continuity with those previously carried out by Giovannini, G. (2009) and Delpero T. and Tell M. (2017). The aim was to understand how the most significant events of the last period have impacted the primary woodworking sector. The phenomena analyzed were: the Vaia storm, followed by the invasion of bark beetle (Ips typographus) and Covid-19. Both events were significant for the forestry sector and the Trentino economic and social scenario. To conduct this analysis of 2021, we created a dedicated survey. The method used to collect feedback was direct interviews with business owners, supported by this tailor-made questionnaire. The questions were aligned and compared to the data from the previous research mentioned above. By looking at the survey’s results, we can estimate the state of the sector and highlight the changes in the short and medium term. The survey was conducted between December 2021 and February 2022, involving 115 companies, with an excellent participation rate of 95%. The sector in 2021 was in sharp growth and currently employs 1,393 people, generating a total turnover of over 385 million euros. The volume of raw timber, processed in 2021 by Trentino companies, amounts to 950,900 m3; the forecasts for 2022, net of the large quantities of wood made available by the invasion of Bostrico and the entry of new sawing machinery, set the conditions for exceeding the quota of one million m3. The volumes of semi-finished products used reached 416,175 m3. The company's productions are diversified: starting with the timber in different assortments, passing through the rough and glulam beams used in the production of wooden roofs and houses and ending with the production of all kinds of packaging (pallets, platforms, crates, reels and wooden beam). The high increase in the volumes processed has produced a consequent and significant increase in the waste produced, which amounts to approximately 1,420,000 loose m3, totalling bark, wood chips, sawdust and trimmings. The sector development is also evident in the investments made by companies both in new technologies and machinery and in terms of personnel employed. Overall, 2021 was a year of growth for this sector in Trentino. On the other hand, there is still uncertainty about the steadiness of the sector growth and the amount of wood available in the following years.

Il settore forestale trentino e la filiera foresta-legno-energia assolvono un ruolo storicamente rilevante all’interno del tessuto economico, sociale e ambientale provinciale. In esso si colloca, con sempre crescente rilevanza, il settore delle industrie di prima lavorazione del legno, impegnate nel valorizzare il legname prodotto dai boschi locali. Il presente studio si colloca in continuità con quelli effettuati in precedenza da Giovannini, G. (2009) e Delpero T. e Tell M. (2017). Il fine è stato quello di comprendere come gli eventi più rilevanti dell’ultimo periodo, abbiano impattato il settore della prima lavorazione del legno. I fenomeni analizzati sono stati: la tempesta Vaia, con le conseguenti pullulazioni di bostrico (Ips typographus) e il Covid-19. Entrambi gli eventi sono stati significativi sia per il settore forestale, che in generale per il tessuto economico e sociale trentino. Per predisporre l’elaborato è stata condotta un’indagine di settore, relativa all’anno 2021, eseguita mediante interviste dirette ai titolari delle imprese attraverso il supporto di un questionario appositamente predisposto. Quest’ultimo è stato sviluppato con l’obiettivo di produrre dati uniformi e confrontabili con quelli forniti precedentemente dalle pubblicazioni sopracitate. I risultati ottenuti hanno quindi permesso di fare una fotografia dello stato attuale del settore ed evidenziarne i mutamenti sul breve e medio periodo. L’indagine è stata condotta tra dicembre 2021 e febbraio 2022 e ha coinvolto un totale di 115 imprese con un ottimo tasso di partecipazione pari al 95%. Il settore nel 2021 è stato in netta crescita e occupa attualmente 1.393 addetti generando un fatturato complessivo di oltre 385 milioni di euro. Il volume di legname grezzo, lavorato nel 2021 dalle imprese trentine, ammonta a 950.900 m3; le previsioni per il 2022, al netto delle grandi quantità di legname rese disponibili dalle pullulazioni di bostrico e dall’entrata a pieno regime di alcuni nuove linee di segagione, pongono i presupposti perché venga superata la quota di un milione di m3. I volumi di semilavorati utilizzati ammontano a 416.175 m3. Le produzioni aziendali sono estremamente diversificate: iniziando dal tavolame in diversi assortimenti, passando per la travatura grezza e lamellare impiegata nella produzione di tetti e case in legno e concludendo con la produzione di imballaggi di ogni genere (pallet, pedane, casse, bobine e morali). Il forte incremento dei volumi lavorati ha prodotto un conseguente e rilevante aumento dei cascami prodotti che ammontano complessivamente a circa 1.420.000 mst, complessivi di corteccia, cippato, segatura e refili. Lo sviluppo del settore è evidente anche negli investimenti effettuati dalle imprese sia in nuove tecnologie e macchinari che in termini di personale impiegato. Nonostante il 2021 sia stato un anno di forte crescita per il settore della prima lavorazione trentina resta comunque una forte quota di incertezza sulla replicabilità in termini di crescita dell’anno appena trascorso, inoltre inizia a destare notevoli preoccupazioni la riduzione di ripresa da destinare al taglio per gli anni futuri.