Effetti transienti di un videogioco d'azione sulle abilità di lettura in bambini al primo anno di scuola primaria

Is it possible to use action video games as new developmental interfaces of play in a predictive, clinical, and rehabilitative perspective? To answer this question, the current study will present a proposal for a short-term intervention on children in the first year of elementary school, in order to emphasize the neuropsychological peculiarities of this particular kind of video game, regarding the improvement of one of the fundamental forms of learning at school age: reading skills. Among the domain-general functions underlying these skills, the focus will be on attentional-executive mechanisms: visuospatial and temporal attention underlie the primary processes of graphemic and orthographic segmentation, a fundamental step for the subsequent cross-modal mapping skills that underpin reading. Cognitive enhancement at the top - down and bottom - up levels of these domain-general processes could shed light on the possible deficits that, in cases of atypical development, are contextualized in children at risk or diagnosed with developmental dyslexia.

E’ possibile servirsi in un’ottica predittiva, clinica e riabilitativa dei videogiochi d’azione quali nuove interfacce evolutive di gioco? Per rispondere a tale interrogativo, nello studio corrente verrà presentata una proposta di intervento a breve termine su bambini al primo anno di scuola primaria, in modo da enfatizzare le peculiarità neuropsicologiche di questo particolare genere di videogioco in relazione al miglioramento di una tra le forme fondamentali di apprendimento in età scolare: la lettura. Tra le funzioni dominio-generali alla base di queste abilità, il focus sarà sui meccanismi attentivo-esecutivi: l’attenzione visuospaziale e temporale sono alla base dei processi primari di segmentazione grafemico-ortografica, step fondamentale per le successive competenze di mappaggio cross-modale alla base della lettura. Il potenziamento cognitivo a livello top – down e bottom – up di questi processi dominio-generali potrebbe far luce sui possibili deficit che, in caso di sviluppo atipico, si contestualizzano in bambini a rischio o diagnosi di dislessia evolutiva.