Il gioco è un’attività altamente gratificante che offre benefici di tipo fisico, emotivo, sociale e cognitivo. Tra gli aspetti più importanti dello sviluppo cognitivo viene evidenziata l’abilità di lettura, un processo dinamico basato sull’utilizzo dell’attenzione spazio-temporale e di movimenti oculari organizzati che ci permettono di favorire lo shift attentivo. Al giorno d’oggi, i videogiochi sono una delle forme di più gioco più diffuse al mondo, e in parallelo allo sviluppo di quest’industria è emersa l’indagine del loro impatto positivo sullo sviluppo emotivo, sociale e cognitivo. In questo studio sono stati esaminati 70 bambini al primo anno di scuola elementare, comparando la loro prestazione ad un video gioco d’azione (AVG), un video gioco non d’azione (NAVG) con una baseline, per comprendere come potessero impattare le loro abilità motorie, verbali e visuo-spaziali. I risultati ottenuti non evidenziano differenze significative nei profili neuropsicologici in baseline per la condizione NAVG, che non sembrerebbe quindi richiedere abilità cognitive particolari. Focalizzando l’attenzione sull’effetto dei NAVG sull’abilità di lettura, si osserva un aumento della velocità ma anche un aumento degli errori commessi, che rispecchierebbe un cambio di strategia piuttosto che un vero miglioramento della performance (effetto trade-off). In futuro sarebbe importante continuare ad esplorare il potenziale dei NAVG come forma d’intervento nei confronti di soggetti con diverse necessità e caratteristiche cognitive.
Effetti transienti di un video gioco non d'azione sulla lettura in bambini al primo anno di scuola elementare
RAGOGNA, ANNA
2021/2022
Abstract
Il gioco è un’attività altamente gratificante che offre benefici di tipo fisico, emotivo, sociale e cognitivo. Tra gli aspetti più importanti dello sviluppo cognitivo viene evidenziata l’abilità di lettura, un processo dinamico basato sull’utilizzo dell’attenzione spazio-temporale e di movimenti oculari organizzati che ci permettono di favorire lo shift attentivo. Al giorno d’oggi, i videogiochi sono una delle forme di più gioco più diffuse al mondo, e in parallelo allo sviluppo di quest’industria è emersa l’indagine del loro impatto positivo sullo sviluppo emotivo, sociale e cognitivo. In questo studio sono stati esaminati 70 bambini al primo anno di scuola elementare, comparando la loro prestazione ad un video gioco d’azione (AVG), un video gioco non d’azione (NAVG) con una baseline, per comprendere come potessero impattare le loro abilità motorie, verbali e visuo-spaziali. I risultati ottenuti non evidenziano differenze significative nei profili neuropsicologici in baseline per la condizione NAVG, che non sembrerebbe quindi richiedere abilità cognitive particolari. Focalizzando l’attenzione sull’effetto dei NAVG sull’abilità di lettura, si osserva un aumento della velocità ma anche un aumento degli errori commessi, che rispecchierebbe un cambio di strategia piuttosto che un vero miglioramento della performance (effetto trade-off). In futuro sarebbe importante continuare ad esplorare il potenziale dei NAVG come forma d’intervento nei confronti di soggetti con diverse necessità e caratteristiche cognitive.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37266