Motivazione: Le aree periferiche, in Italia, coprono complessivamente il 60% dell’intera su-perficie del territorio nazionale, il 52% dei comuni e coinvolgono il 22% della popolazione. Queste aree hanno molte più difficoltà nel reclutare e trattenere infermieri rispetto alle aree urbane. Eventuali disomogeneità sollevano problemi di equità, di efficienza e di efficacia dei servizi, nonché di soddisfazione degli utenti. Il reclutamento e la fidelizzazione degli operatori sanitari nelle aree periferiche diventano cruciali. La letteratura evidenzia diversi fattori e politiche che facilitano/ostacolano il mantenimento degli infermieri in queste aree. L’identificazione e la quantificazione di questi problemi, al fine di mitigarne gli effetti, è fondamentale in quanto permette di formulare le strategie da attuare. Scopo: Scopo di questo lavoro è identificare quali sono i fattori che concorrono a reclutare e trattenere gli infermieri nelle aree periferiche e quali strategie possono essere messe in atto dalle organizzazioni. Metodologia: Il disegno dello studio è di tipo qualitativo. I metodi utilizzati per raccogliere i dati sono stati: il focus group e l’intervista semi-strutturata, rivolti a due gruppi di infermieri che ricoprono funzioni di responsabilità presso diverse sedi di un’azienda sanitaria. Risultati: Oltre a quanto presente in letteratura, tra i fattori emergono: i valori/relazioni tipiche della periferia, il fatto che la pandemia ha originato nei professionisti e nei candidati alle assunzioni una modifica nella percezione degli equilibri lavoro-famiglia-tempo libero e l’acquisizione di un potere contrattuale diverso dal passato. Dal punto di vista delle strategie emergono: la necessità che il problema sia riconosciuto a tutti i livelli aziendali e all’interno delle comunità; la formazione, gli incentivi economici e i servizi ricoprono un ruolo fondamentale e, non ultimo, che le funzioni di coordinamento hanno una gamma limitata di stru-menti da mettere in campo. Vengono proposte delle linee di indirizzo progettuali organizzate su tre livelli (macro, meso e micro) e su tre fasi (pianificazione, reclutamento e trattenimento). Conclusioni: Trattenere i professionisti nelle aree periferiche è fondamentale per contrastare il rischio di accrescimento delle vulnerabilità sanitarie e delle disparità nei risultati sanitari ed è necessario partire da una precisa analisi del contesto e una presa di consapevolezza aziendale e comunitaria del problema. È necessario affrontare il problema con una strategia multimodale che veda coinvolti i diversi livelli politici e organizzativi.

Fattori che concorrono a trattenere gli infermieri nei servizi sanitari delle aree periferiche

PITTINI, ELISA
2021/2022

Abstract

Motivazione: Le aree periferiche, in Italia, coprono complessivamente il 60% dell’intera su-perficie del territorio nazionale, il 52% dei comuni e coinvolgono il 22% della popolazione. Queste aree hanno molte più difficoltà nel reclutare e trattenere infermieri rispetto alle aree urbane. Eventuali disomogeneità sollevano problemi di equità, di efficienza e di efficacia dei servizi, nonché di soddisfazione degli utenti. Il reclutamento e la fidelizzazione degli operatori sanitari nelle aree periferiche diventano cruciali. La letteratura evidenzia diversi fattori e politiche che facilitano/ostacolano il mantenimento degli infermieri in queste aree. L’identificazione e la quantificazione di questi problemi, al fine di mitigarne gli effetti, è fondamentale in quanto permette di formulare le strategie da attuare. Scopo: Scopo di questo lavoro è identificare quali sono i fattori che concorrono a reclutare e trattenere gli infermieri nelle aree periferiche e quali strategie possono essere messe in atto dalle organizzazioni. Metodologia: Il disegno dello studio è di tipo qualitativo. I metodi utilizzati per raccogliere i dati sono stati: il focus group e l’intervista semi-strutturata, rivolti a due gruppi di infermieri che ricoprono funzioni di responsabilità presso diverse sedi di un’azienda sanitaria. Risultati: Oltre a quanto presente in letteratura, tra i fattori emergono: i valori/relazioni tipiche della periferia, il fatto che la pandemia ha originato nei professionisti e nei candidati alle assunzioni una modifica nella percezione degli equilibri lavoro-famiglia-tempo libero e l’acquisizione di un potere contrattuale diverso dal passato. Dal punto di vista delle strategie emergono: la necessità che il problema sia riconosciuto a tutti i livelli aziendali e all’interno delle comunità; la formazione, gli incentivi economici e i servizi ricoprono un ruolo fondamentale e, non ultimo, che le funzioni di coordinamento hanno una gamma limitata di stru-menti da mettere in campo. Vengono proposte delle linee di indirizzo progettuali organizzate su tre livelli (macro, meso e micro) e su tre fasi (pianificazione, reclutamento e trattenimento). Conclusioni: Trattenere i professionisti nelle aree periferiche è fondamentale per contrastare il rischio di accrescimento delle vulnerabilità sanitarie e delle disparità nei risultati sanitari ed è necessario partire da una precisa analisi del contesto e una presa di consapevolezza aziendale e comunitaria del problema. È necessario affrontare il problema con una strategia multimodale che veda coinvolti i diversi livelli politici e organizzativi.
2021
Factors helping to retain nurses in healthcare facilities based in perifericals areas
retention
intention to leave
rural areas
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37646