 Recent theories, suggest that an automatic facial mimicry may enhance emotion recognition by helping the perceiver to simulate and internally relive an emotion corresponding to the perceived expression. It would be possible by reactivating stored knowledge rooted in the distributed emotional system of the emotional states associated with the observed facial expression. The possibility of activating a facial mimicry process would allow a better recognition of emotional facial expressions, in terms of speed and accuracy, especially in the face of very similar configurational patterns. Several experimental trials have been reviewed in favor of the mimicry hypothesis. The ideal condition for exploring the role of facial expressions in emotion discrimination and processing would be studying this in those who, for unclear causes, have a congenital disorder of facial expression production. Therefore, the aim of the present study is to evaluate how participants with or without Moebius Syndrome process faces with facial expressions To this end, 3 subjects with Moebius syndrome were recruited and completed the experimental task. In line with the evidence discussed, we expected an impairment of sensorimotor simulation processes and that this is associated with reduced performance in terms of recognition accuracy. At the level of neural measures we expected to observe reduced desynchronization of EEG mu rhythms as an index of Mirror System activity. In the absence of a control group and a sufficiently large sample, the results obtained should be considered from a preliminary perspective and as a starting point for research.

  Recenti teorie, suggeriscono che una mimica facciale automatica possa favorire il riconoscimento delle emozioni aiutando chi percepisce a simulare e a rivivere internamente un'emozione corrispondente all'espressione percepita. Ciò è possibile riattivando la conoscenza immagazzinata radicata nel sistema emotivo distribuito degli stati emotivi associati all'espressione facciale osservata. La possibilità di attivare un processo di mimica facciale permetterebbe un migliore riconoscimento, in termini di velocità ed accuratezza, di espressioni facciali emozionali soprattutto a fronte di pattern configurazionali molto simili. Diverse prove sperimentali sono state passate in rassegna a favore dell’ipotesi di simulazione. La condizione ideale per esplorare il ruolo della mimica facciale nella discriminazione ed elaborazione delle emozioni sarebbe quella di studiare ciò avvenga in coloro i quali per cause non chiare, presentano un disturbo congenito della produzione di espressioni facciali: l’obiettivo del presente studio, pertanto, è proprio quello di valutare come partecipanti con Sindrome di Moebius elaborino volti con espressioni facciali. A tal proposito sono stati reclutati 3 soggetti con sindrome Moebius che hanno concluso il compito sperimentale. In linea con le evidenze discusse ci aspettavamo una compromissione dei processi di simulazione sensorimotoria e che questo si associ a una ridotta prestazione in termini di accuratezza di riconoscimento. A livello di misure neurali ci aspettavamo di osservare una ridotta desincronizzazione dei ritmi EEG mu quale indice di attività del Sistema Specchio. In assenza di un gruppo di controllo e di un campione sufficientemente ampio i risultati ottenuti devono essere considerati in un’ottica preliminare e come spunto per la ricerca.

"Faccia a faccia": uno studio EEG sul ruolo della mimica facciale nel riconoscimento delle espressioni emozionali in soggetti con paralisi facciale congenita e nuovi orizzonti riabilitativi

CARUSO, AURORA
2021/2022

Abstract

 Recent theories, suggest that an automatic facial mimicry may enhance emotion recognition by helping the perceiver to simulate and internally relive an emotion corresponding to the perceived expression. It would be possible by reactivating stored knowledge rooted in the distributed emotional system of the emotional states associated with the observed facial expression. The possibility of activating a facial mimicry process would allow a better recognition of emotional facial expressions, in terms of speed and accuracy, especially in the face of very similar configurational patterns. Several experimental trials have been reviewed in favor of the mimicry hypothesis. The ideal condition for exploring the role of facial expressions in emotion discrimination and processing would be studying this in those who, for unclear causes, have a congenital disorder of facial expression production. Therefore, the aim of the present study is to evaluate how participants with or without Moebius Syndrome process faces with facial expressions To this end, 3 subjects with Moebius syndrome were recruited and completed the experimental task. In line with the evidence discussed, we expected an impairment of sensorimotor simulation processes and that this is associated with reduced performance in terms of recognition accuracy. At the level of neural measures we expected to observe reduced desynchronization of EEG mu rhythms as an index of Mirror System activity. In the absence of a control group and a sufficiently large sample, the results obtained should be considered from a preliminary perspective and as a starting point for research.
2021
"Face to face": an EEG study about the role of facial mimicry in the recognition of emotional expressions in subjects with congenital facial palsy and new rehabilitative horizons
  Recenti teorie, suggeriscono che una mimica facciale automatica possa favorire il riconoscimento delle emozioni aiutando chi percepisce a simulare e a rivivere internamente un'emozione corrispondente all'espressione percepita. Ciò è possibile riattivando la conoscenza immagazzinata radicata nel sistema emotivo distribuito degli stati emotivi associati all'espressione facciale osservata. La possibilità di attivare un processo di mimica facciale permetterebbe un migliore riconoscimento, in termini di velocità ed accuratezza, di espressioni facciali emozionali soprattutto a fronte di pattern configurazionali molto simili. Diverse prove sperimentali sono state passate in rassegna a favore dell’ipotesi di simulazione. La condizione ideale per esplorare il ruolo della mimica facciale nella discriminazione ed elaborazione delle emozioni sarebbe quella di studiare ciò avvenga in coloro i quali per cause non chiare, presentano un disturbo congenito della produzione di espressioni facciali: l’obiettivo del presente studio, pertanto, è proprio quello di valutare come partecipanti con Sindrome di Moebius elaborino volti con espressioni facciali. A tal proposito sono stati reclutati 3 soggetti con sindrome Moebius che hanno concluso il compito sperimentale. In linea con le evidenze discusse ci aspettavamo una compromissione dei processi di simulazione sensorimotoria e che questo si associ a una ridotta prestazione in termini di accuratezza di riconoscimento. A livello di misure neurali ci aspettavamo di osservare una ridotta desincronizzazione dei ritmi EEG mu quale indice di attività del Sistema Specchio. In assenza di un gruppo di controllo e di un campione sufficientemente ampio i risultati ottenuti devono essere considerati in un’ottica preliminare e come spunto per la ricerca.
Mimicry
Moebius syndrome
Emotion recognition
Embodied simulation
Facial expressions
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37669