L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che più di 700.000 persone ogni anno muoiono di suicidio, e un numero ancora più ampio di individui mette in atto comportamenti suicidari (ideazione suicidaria e tentativi di suicidio). La letteratura empirica internazionale mette in evidenza il rapporto tra rischio suicidario e problematiche di salute mentale. L'obiettivo dello studio era quello di realizzare un confronto tra un campione di persone che hanno avuto ideazione suicidaria e che hanno tentato di togliersi la vita nell'ultimo anno e nel corso della vita, e coloro che non hanno avuto tali comportamenti suicidari, sulla base di costrutti psicopatologici (disturbi mentali, depressione, ansia, stress, solitudine, metacognizioni negative e di bisogno di controllo sul pensiero) e prendendo in considerazione l'uso dei social media. In particolar modo, intendevamo identificare i principali fattori di rischio del comportamento suicidario in ottica preventiva. Il campione dello studio è costituito da 645 soggetti (126 di genere maschile, 517 di genere femminile, 2 di genere non binario), reclutati attraverso i social media (Facebook, Instagram, WhatsApp, Telegram). I dati della ricerca sono stati ottenuti tramite la somministrazione online di un questionario self-report e sono stati analizzati con il software statistico SPSS. I risultati hanno confermato l'esistenza di un'associazione statisticamente significativa tra il comportamento suicidario e le variabili di salute mentale considerate. Inoltre, è stata riscontrata una correlazione significativa tra l'uso problematico dei social media e l'ideazione suicidaria, ma lo stesso non è emerso per i tentativi di suicidio. Infine, i fattori di rischio risultati maggiormente predittivi di ideazione suicidaria sono stati la depressione, la solitudine e le metacognizioni negative, mentre per quanto riguarda i tentativi di suicidio è emerso il ruolo preponderante dell'ansia come fattore di rischio e dell'uso problematico dei social media come fattore di protezione, al netto delle altre variabili.
Ideazione suicidaria e tentativi di suicidio nella popolazione generale: uno studio sul ruolo dei fattori psicopatologici e dell'uso dei social media
SORCE, MARTINA
2021/2022
Abstract
L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che più di 700.000 persone ogni anno muoiono di suicidio, e un numero ancora più ampio di individui mette in atto comportamenti suicidari (ideazione suicidaria e tentativi di suicidio). La letteratura empirica internazionale mette in evidenza il rapporto tra rischio suicidario e problematiche di salute mentale. L'obiettivo dello studio era quello di realizzare un confronto tra un campione di persone che hanno avuto ideazione suicidaria e che hanno tentato di togliersi la vita nell'ultimo anno e nel corso della vita, e coloro che non hanno avuto tali comportamenti suicidari, sulla base di costrutti psicopatologici (disturbi mentali, depressione, ansia, stress, solitudine, metacognizioni negative e di bisogno di controllo sul pensiero) e prendendo in considerazione l'uso dei social media. In particolar modo, intendevamo identificare i principali fattori di rischio del comportamento suicidario in ottica preventiva. Il campione dello studio è costituito da 645 soggetti (126 di genere maschile, 517 di genere femminile, 2 di genere non binario), reclutati attraverso i social media (Facebook, Instagram, WhatsApp, Telegram). I dati della ricerca sono stati ottenuti tramite la somministrazione online di un questionario self-report e sono stati analizzati con il software statistico SPSS. I risultati hanno confermato l'esistenza di un'associazione statisticamente significativa tra il comportamento suicidario e le variabili di salute mentale considerate. Inoltre, è stata riscontrata una correlazione significativa tra l'uso problematico dei social media e l'ideazione suicidaria, ma lo stesso non è emerso per i tentativi di suicidio. Infine, i fattori di rischio risultati maggiormente predittivi di ideazione suicidaria sono stati la depressione, la solitudine e le metacognizioni negative, mentre per quanto riguarda i tentativi di suicidio è emerso il ruolo preponderante dell'ansia come fattore di rischio e dell'uso problematico dei social media come fattore di protezione, al netto delle altre variabili.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi_Sorce Martina 2014810.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.06 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.06 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/37672