Lo studio che abbiamo condotto aveva il duplice obiettivo di: a) confermare i dati presenti in letteratura (Zetsche et al., 2018) che postulano l’esistenza di una relazione fra funzioni di controllo cognitivo e pensieri ripetitivi negativi con strumenti metodologicamente più affidabili (Draheim et al., 2020) e b) di indagare la relazione che esiste fra le altre componenti del controllo cognitivo e sintomi affettivi. Per farlo, abbiamo somministrato ad un campione di partecipanti sani, da un lato, dei test cognitivi che misurassero le varie dimensioni in cui si articolano le funzioni esecutive (secondo il modello di Miyake et al., 2000), dall’altro, dei questionari atti ad individuare la presenza di pensieri intrusivi.
La relazione tra controllo cognitivo e pensiero ripetitivo negativo: uno studio su partecipanti sani
BONVENTRE, SOFIA
2021/2022
Abstract
Lo studio che abbiamo condotto aveva il duplice obiettivo di: a) confermare i dati presenti in letteratura (Zetsche et al., 2018) che postulano l’esistenza di una relazione fra funzioni di controllo cognitivo e pensieri ripetitivi negativi con strumenti metodologicamente più affidabili (Draheim et al., 2020) e b) di indagare la relazione che esiste fra le altre componenti del controllo cognitivo e sintomi affettivi. Per farlo, abbiamo somministrato ad un campione di partecipanti sani, da un lato, dei test cognitivi che misurassero le varie dimensioni in cui si articolano le funzioni esecutive (secondo il modello di Miyake et al., 2000), dall’altro, dei questionari atti ad individuare la presenza di pensieri intrusivi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Sofia_Bonventre.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.11 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.11 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/37707