Questa ricerca si pone l’obiettivo di indagare la correlazione esistente tra il tipo e il grado di pervasività delle difese presenti nel paziente e l’intensità del controtransfert percepito dal terapeuta. Il campione su cui si è svolto lo studio è costituito da sette soggetti, tutti studenti presso l’Università degli Studi di Padova, i quali hanno fatto richiesta di supporto psicologico presso il Servizio di Assistenza Psicologica per studenti universitari dell’ateneo. Attraverso due strumenti: la “Defense Mechanism Rating Scale” e il “Countertransference Behavior Measure” sono state analizzate le prime tre sedute di consultazione di ogni paziente, in precedenza audioregistrate e trascritte verbatim. Il fatto che un paziente fosse fortemente difeso e con meccanismi difensivi di tipo primitivo è stato identificato, nelle ipotesi del gruppo di lavoro, come un possibile fattore connesso ad un controtransfert molto intenso nel terapeuta. La presenza nel paziente di difese più evolute, invece, è stato ipotizzato essere indice di un controtransfert più blando e di più modesta entità.
Meccanismi di difesa e controtransfert: un'analisi effettuata con la Defense Mechanism Rating Scale e il Countertransference Behavior Measure
DALL'OGLIO, SARA
2021/2022
Abstract
Questa ricerca si pone l’obiettivo di indagare la correlazione esistente tra il tipo e il grado di pervasività delle difese presenti nel paziente e l’intensità del controtransfert percepito dal terapeuta. Il campione su cui si è svolto lo studio è costituito da sette soggetti, tutti studenti presso l’Università degli Studi di Padova, i quali hanno fatto richiesta di supporto psicologico presso il Servizio di Assistenza Psicologica per studenti universitari dell’ateneo. Attraverso due strumenti: la “Defense Mechanism Rating Scale” e il “Countertransference Behavior Measure” sono state analizzate le prime tre sedute di consultazione di ogni paziente, in precedenza audioregistrate e trascritte verbatim. Il fatto che un paziente fosse fortemente difeso e con meccanismi difensivi di tipo primitivo è stato identificato, nelle ipotesi del gruppo di lavoro, come un possibile fattore connesso ad un controtransfert molto intenso nel terapeuta. La presenza nel paziente di difese più evolute, invece, è stato ipotizzato essere indice di un controtransfert più blando e di più modesta entità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Sara_Dall'Oglio (2).pdf
accesso aperto
Dimensione
1.46 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.46 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/39294