Over the last few decades, Western Europe has experienced increasing political fragmentation, and the role of the traditional political parties that had been the cornerstones of the democratic order from the post-war period to the present day is increasingly being questioned. Several new movements and political parties have emerged in recent years, in a political and social context where the role of European institutions and the euro is increasingly the main fault line in the political equilibrium of the member states of the European Union. Among the new political actors that have grown into relevance in the debate on a continental level, it is impossible not to notice the rise of the various autonomist and separatist formations, which by becoming the representatives of local nationalist sentiment within the member states, were able to attain power at the institutional level. Among the most emblematic examples of this phenomenon we find the referendum held by the government of the Catalan Generalitat in 2017, as well as the Scottish referendum held in 2014, a result of the decisive weight that the SNP has assumed in the Westminster parliament. Another interesting case study is the role that Corsican autonomism plays in the politics of the island, but also in the national politics of France. The positioning of these movements with regard to the European question is particularly interesting, since in their rhetoric we often find references to the values ​​of Europeanism and a strong support for the role of the institutions of the European Union, positively opposed to the perceived nationalism and centralism of the governments of the member states. This thesis aims to trace the historical trajectory of these political movements, trying to reconstruct how their positions regarding European communities have evolved from their birth until the foundation of the European Union in 1992, when the Maastricht treaties gave regionalist concerns an institutional referent, in the form of the Committee of the Regions.

Nel corso degli ultimi decenni, l’Europa occidentale ha sperimentato una crescente frammentazione politica, e il ruolo delle tradizionali formazioni partitiche che hanno costituito i cardini del sistema democratico dal dopoguerra ad oggi viene sempre più frequentemente messo in discussione. Diversi movimenti e partiti politici di sono emersi in questi anni, in un contesto politico e sociale dove il ruolo delle istituzioni europee e dell’euro è sempre più spesso la principale linea di frattura nell'equilibrio politico dei paesi membri dell’Unione Europea. Tra i nuovi attori politici che hanno assunto rilevanza nel dibattito a livello continentale, è impossibile non notare l’ascesa di varie formazioni autonomiste o separatiste, che facendosi portavoce di istanze nazionaliste interne agli stati membri, hanno assunto un crescente potere all’interno delle istituzioni. Tra gli esempi più emblematici di questo fenomeno troviamo il referendum tenuto dal governo della Generalitat catalana nel 2017, come anche quello Scozzese tenutosi nel 2014, risultato del peso determinante che l’SNP ha assunto nel parlamento di Westminster. Un altro caso di studio interessante è il ruolo che l’autonomismo Corso ha nella politica dell’isola, ma anche nella politica nazionale in Francia. Il posizionamento di questi movimenti riguardo alla questione europea è particolarmente interessante, poiché nella loro retorica spesso troviamo riferimenti ai valori dell’europeismo e un forte sostegno al ruolo delle istituzioni dell’Unione Europea, contrapposte positivamente al nazionalismo e al centralismo dei governi degli stati membri. Questa tesi si propone di ripercorrere la traiettoria storica di questi movimenti politici, cercando di ricostruire come le loro posizioni in merito alle comunità europee si siano evolute dalla loro nascita fino alla fondazione dell’Unione Europea nel 1992, quando i trattati di Maastricht hanno dato alle istanze regionali un referente istituzionale, nella forma del Comitato delle Regioni.

Tra l’Europa e l’indipendenza: i movimenti autonomisti e separatisti dai primi passi nelle comunità europee fino al Comitato delle Regioni

SCACCHI, LEONARDO
2021/2022

Abstract

Over the last few decades, Western Europe has experienced increasing political fragmentation, and the role of the traditional political parties that had been the cornerstones of the democratic order from the post-war period to the present day is increasingly being questioned. Several new movements and political parties have emerged in recent years, in a political and social context where the role of European institutions and the euro is increasingly the main fault line in the political equilibrium of the member states of the European Union. Among the new political actors that have grown into relevance in the debate on a continental level, it is impossible not to notice the rise of the various autonomist and separatist formations, which by becoming the representatives of local nationalist sentiment within the member states, were able to attain power at the institutional level. Among the most emblematic examples of this phenomenon we find the referendum held by the government of the Catalan Generalitat in 2017, as well as the Scottish referendum held in 2014, a result of the decisive weight that the SNP has assumed in the Westminster parliament. Another interesting case study is the role that Corsican autonomism plays in the politics of the island, but also in the national politics of France. The positioning of these movements with regard to the European question is particularly interesting, since in their rhetoric we often find references to the values ​​of Europeanism and a strong support for the role of the institutions of the European Union, positively opposed to the perceived nationalism and centralism of the governments of the member states. This thesis aims to trace the historical trajectory of these political movements, trying to reconstruct how their positions regarding European communities have evolved from their birth until the foundation of the European Union in 1992, when the Maastricht treaties gave regionalist concerns an institutional referent, in the form of the Committee of the Regions.
2021
In between Europe and independence: separatist and autonomist movements from the first steps in the European Communities to the Committee of Regions.
Nel corso degli ultimi decenni, l’Europa occidentale ha sperimentato una crescente frammentazione politica, e il ruolo delle tradizionali formazioni partitiche che hanno costituito i cardini del sistema democratico dal dopoguerra ad oggi viene sempre più frequentemente messo in discussione. Diversi movimenti e partiti politici di sono emersi in questi anni, in un contesto politico e sociale dove il ruolo delle istituzioni europee e dell’euro è sempre più spesso la principale linea di frattura nell'equilibrio politico dei paesi membri dell’Unione Europea. Tra i nuovi attori politici che hanno assunto rilevanza nel dibattito a livello continentale, è impossibile non notare l’ascesa di varie formazioni autonomiste o separatiste, che facendosi portavoce di istanze nazionaliste interne agli stati membri, hanno assunto un crescente potere all’interno delle istituzioni. Tra gli esempi più emblematici di questo fenomeno troviamo il referendum tenuto dal governo della Generalitat catalana nel 2017, come anche quello Scozzese tenutosi nel 2014, risultato del peso determinante che l’SNP ha assunto nel parlamento di Westminster. Un altro caso di studio interessante è il ruolo che l’autonomismo Corso ha nella politica dell’isola, ma anche nella politica nazionale in Francia. Il posizionamento di questi movimenti riguardo alla questione europea è particolarmente interessante, poiché nella loro retorica spesso troviamo riferimenti ai valori dell’europeismo e un forte sostegno al ruolo delle istituzioni dell’Unione Europea, contrapposte positivamente al nazionalismo e al centralismo dei governi degli stati membri. Questa tesi si propone di ripercorrere la traiettoria storica di questi movimenti politici, cercando di ricostruire come le loro posizioni in merito alle comunità europee si siano evolute dalla loro nascita fino alla fondazione dell’Unione Europea nel 1992, quando i trattati di Maastricht hanno dato alle istanze regionali un referente istituzionale, nella forma del Comitato delle Regioni.
Unione Europea
Separatismo
Politiche regionali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39558