L’intreccio tra individuo con propri costrutti, proprie reti ed esperienze ed un contesto diversificato e richiestivo, producono sfide declinatesi in nuove prospettive di sviluppo e nuovi bisogni che non sempre evolvono positivamente, ma possono essere causa stessa di distorsioni disturbanti. Questa dinamica ha delle peculiarità proprie se rapportata ad una fascia della popolazione tradizionalmente definita “in transizione”: gli adolescenti. Ragazzi e ragazze che attraversano una condizione in cui si fronteggiano istanze d’emancipazione, maturità dei caratteri fisici e sessuali e processi di sviluppo emotivi, psichici e cognitivi, con un’identità personale e sociale in formazione. Emerge nel panorama dei servizi socio-sanitari ed educativi un aumento della complessità della casistica che vi fruisce e accede in età adolescenziale con problematiche che si caratterizzano per un aumentata incisività sul numero di accessi totali, un incremento della gravità, ma soprattutto per una multiproblematicità e comorbidità prevalente, che mal risponde ad una frammentazione degli interventi. Al mutare di queste condizioni si assiste infatti a plurime risposte degli attori e servizi coinvolti per cui è lecito chiedersi come risponde oggi il sistema dei servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi all’emergere di nuovi bisogni dell’adolescente, espressione di vissuti ed esperienze sempre più complessi e diversificati, accumunati da un sostrato di malessere diffuso e pervasivo, nel panorama a “macchia di leopardo” del sistema socio-sanitario ed educativo italiano? La ricerca proposta nel progetto di tesi vuole, a partire da un territorio definito, quale il Distretto 1 dell'ULSS 7 Pedemontana, raccogliere l’evoluzione percepita da parte degli operatori attivi nei servizi rispetto alle forme di disagio adolescenziali e dell’approccio dei servizi di cui fanno parte e con cui collaborano alla tematica, cogliendone involuzioni, prospettive e rischi. Punto di partenza è tracciare una panoramica di quello che è il sistema dei servizi istituzionali del Distretto chiamati ad incontrare adolescenti provocatoriamente descritti come "difficili", anche rispetto ad innovazioni progettuali, sondando le implicazioni in termini di pianificazione e programmazione delle politiche sociali e di lavoro di rete. L’obiettivo è individuare riflessioni che esaminino lo "stato dell'arte", con riscontri critici e schemi metodologico-organizzativi reputati cardine per questo tipo di prese in carico, anche a fronte dello scenario socio-sanitario epidemiologico emergenziale, cogliendone le specifiche declinazioni nella gestione del singolo caso con elementi innovativi.

Dilemmi e prospettive nei sistemi di presa in carico degli adolescenti: l'esperienza del Distretto 1 dell'ULSS 7 Pedemontana

MEGGIORINI, GIULIA
2021/2022

Abstract

L’intreccio tra individuo con propri costrutti, proprie reti ed esperienze ed un contesto diversificato e richiestivo, producono sfide declinatesi in nuove prospettive di sviluppo e nuovi bisogni che non sempre evolvono positivamente, ma possono essere causa stessa di distorsioni disturbanti. Questa dinamica ha delle peculiarità proprie se rapportata ad una fascia della popolazione tradizionalmente definita “in transizione”: gli adolescenti. Ragazzi e ragazze che attraversano una condizione in cui si fronteggiano istanze d’emancipazione, maturità dei caratteri fisici e sessuali e processi di sviluppo emotivi, psichici e cognitivi, con un’identità personale e sociale in formazione. Emerge nel panorama dei servizi socio-sanitari ed educativi un aumento della complessità della casistica che vi fruisce e accede in età adolescenziale con problematiche che si caratterizzano per un aumentata incisività sul numero di accessi totali, un incremento della gravità, ma soprattutto per una multiproblematicità e comorbidità prevalente, che mal risponde ad una frammentazione degli interventi. Al mutare di queste condizioni si assiste infatti a plurime risposte degli attori e servizi coinvolti per cui è lecito chiedersi come risponde oggi il sistema dei servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi all’emergere di nuovi bisogni dell’adolescente, espressione di vissuti ed esperienze sempre più complessi e diversificati, accumunati da un sostrato di malessere diffuso e pervasivo, nel panorama a “macchia di leopardo” del sistema socio-sanitario ed educativo italiano? La ricerca proposta nel progetto di tesi vuole, a partire da un territorio definito, quale il Distretto 1 dell'ULSS 7 Pedemontana, raccogliere l’evoluzione percepita da parte degli operatori attivi nei servizi rispetto alle forme di disagio adolescenziali e dell’approccio dei servizi di cui fanno parte e con cui collaborano alla tematica, cogliendone involuzioni, prospettive e rischi. Punto di partenza è tracciare una panoramica di quello che è il sistema dei servizi istituzionali del Distretto chiamati ad incontrare adolescenti provocatoriamente descritti come "difficili", anche rispetto ad innovazioni progettuali, sondando le implicazioni in termini di pianificazione e programmazione delle politiche sociali e di lavoro di rete. L’obiettivo è individuare riflessioni che esaminino lo "stato dell'arte", con riscontri critici e schemi metodologico-organizzativi reputati cardine per questo tipo di prese in carico, anche a fronte dello scenario socio-sanitario epidemiologico emergenziale, cogliendone le specifiche declinazioni nella gestione del singolo caso con elementi innovativi.
2021
Dilemmas and perspectives of teenagers' taking charge systems: the experience of ULSS 7 Pedemontana District 1
co-progettazione
adolescenti
innovazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39564