L’obiettivo dello studio è stato analizzare la modulazione del blink rate durante la visione di filmati emotigeni. Sono state esaminate sia le risposte fisiologiche sia le valutazioni soggettive dei filmati di 30 studentesse universitarie non fobiche. Sono stati loro presentati 18 filmati (ciascuno della durata di circa 2 minuti), 3 per ognuna delle 6 differenti categorie prese in considerazione: sport, paesaggi, neutri, paura e filmati contenenti cibo e sangue, per indurre due differenti tipologie di disgusto. I risultati mostrano un aumento del blink rate durante la visione di filmati neutri, coerente con la ridotta salienza di tali stimoli che tendono ad indurre nei partecipanti stati di noia. L’analisi della modulazione del blink rate in base al tempo, svolta suddividendo ogni filmato in 6 intervalli da 22s, ha mostrato un significativo aumento della blink rate negli ultimi due intervalli rispetto ai primi. Probabilmente ciò è dovuto ad un'iniziale allocazione di risorse attentive, al fine di comprendere il contesto delle situazioni raffigurate, e alla successiva preponderanza degli stati emozionali e dell'attivazioni da essi indotta, la quale porta ad una riduzione dell'attenzione. Nei filmati a valenza positiva (sport e paesaggi), i risultati invece mostrano un’inibizione del blink rate che si verifica nel caso dei paesaggi più lentamente rispetto a quanto non accada con lo sport. Nei filmati spiacevoli si osserva invece, in generale, un aumento del blink rate il quale risulta più marcato nelle categorie cibo e paura rispetto alla categoria sangue. Considerando in modo più approfondito la modulazione del blink rate durante la presentazione dei filmati delle tre categorie negative, i risultati evidenziano una chiara differenziazione tra queste.
Blink rate come indice di elaborazione affettiva durante la visione di filmati emotigeni
BERARDI, ALESSIA
2021/2022
Abstract
L’obiettivo dello studio è stato analizzare la modulazione del blink rate durante la visione di filmati emotigeni. Sono state esaminate sia le risposte fisiologiche sia le valutazioni soggettive dei filmati di 30 studentesse universitarie non fobiche. Sono stati loro presentati 18 filmati (ciascuno della durata di circa 2 minuti), 3 per ognuna delle 6 differenti categorie prese in considerazione: sport, paesaggi, neutri, paura e filmati contenenti cibo e sangue, per indurre due differenti tipologie di disgusto. I risultati mostrano un aumento del blink rate durante la visione di filmati neutri, coerente con la ridotta salienza di tali stimoli che tendono ad indurre nei partecipanti stati di noia. L’analisi della modulazione del blink rate in base al tempo, svolta suddividendo ogni filmato in 6 intervalli da 22s, ha mostrato un significativo aumento della blink rate negli ultimi due intervalli rispetto ai primi. Probabilmente ciò è dovuto ad un'iniziale allocazione di risorse attentive, al fine di comprendere il contesto delle situazioni raffigurate, e alla successiva preponderanza degli stati emozionali e dell'attivazioni da essi indotta, la quale porta ad una riduzione dell'attenzione. Nei filmati a valenza positiva (sport e paesaggi), i risultati invece mostrano un’inibizione del blink rate che si verifica nel caso dei paesaggi più lentamente rispetto a quanto non accada con lo sport. Nei filmati spiacevoli si osserva invece, in generale, un aumento del blink rate il quale risulta più marcato nelle categorie cibo e paura rispetto alla categoria sangue. Considerando in modo più approfondito la modulazione del blink rate durante la presentazione dei filmati delle tre categorie negative, i risultati evidenziano una chiara differenziazione tra queste.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/39721