Introduzione: L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare grave e invalidante che comporta elevate ripercussioni sia dal punto di vista psicologico che fisico. La gravità del disturbo si riflette nell’alto tasso di mortalità e nella tendenza alla cronicizzazione di una parte della popolazione affetta, seppur trattata (circa il 20%). Il trattamento dell’anoressia nervosa risulta essere una grande sfida poiché i tassi di abbandono precoce sono elevati e gli esiti del trattamento sono solo modesti. Ad oggi, oltre alla terapia basata sulla famiglia specificatamente per gli adolescenti, non esiste una terapia d’eccellenza per tale motivo è necessaria una continua ricerca di trattamenti efficaci per l’anoressia nervosa. Lo studio proposto indaga i vissuti, le paure, gli evitamenti, la selettività, le idee e i comportamenti, la fobia dei cibi e quanto questa impatta la valutazione calorica degli individui. Lo studio si pone, da una parte, l’obiettivo di analizzare le differenze tra la popolazione clinica e la popolazione sana in termini di frequenza, consumo, paura e piacere sperimentato verso gli alimenti e accuratezza della stima calorica dei cibi; mentre, dall’altra parte, ha lo scopo di valutare la presenza di un miglioramento tra l’inizio del percorso semi- residenziale e la fine dello stesso, in particolare si vuole osservare se nei pazienti diminuisce la quantità dei cibi fobici e il numero di errori nella valutazione calorica degli alimenti e se è presente un miglioramento nella frequenza, consumo, paura e piacere sperimentato verso i cibi. Metodi: Sulla base di una serie di strumenti proposti dalla letteratura è stata costruita ad hoc una scala denominata ‘Food Phobia’ costituita da una lista di 90 cibi ripetuti per 4 sezioni che indagano rispettivamente: il consumo dell’alimento, la paura provata verso il determinato cibo, la valutazione del contenuto calorico e il piacere sperimentato per ogni alimento. Tutti i cibi di ogni sezione sono valutati su una scala da 1 (“per niente”) a 5 (“moltissimo”). Lo studio proposto si suddivide in due parti: nella prima vengono valutate le differenze tra un gruppo di 56 pazienti con anoressia nervosa e un gruppo di 59 partecipanti appartenenti alla popolazione sana; nella seconda parte, invece, ci si concentra su un sottogruppo della popolazione clinica, costituito da 15 pazienti, che è stato valutato in longitudinale, prima e dopo un trattamento in regime di Day Hospital. Risultati: Come era prevedibile, le pazienti si sono dimostrate maggiormente fobiche rispetto che ai controlli (U = 295,5, p < ,001), inoltre si è osservata un’accuratezza minore nella valutazione calorica dei cibi a basso (U= 825, p < ,001) o medio contenuto calorico (U = 1068, 5, p = ,001) nei pazienti rispetto che nei controlli. Inoltre, si è osservata, in media, una maggiore paura verso gli alimenti nei pazienti rispetto che nei controlli (U= 177, p < ,001), una minore frequenza nel consumo dei cibi (U= 496, 5, p < ,001), una diminuzione del piacere (U= 1075,5, p = 0,001) e una valutazione dei cibi come più calorici (U= 549, p < ,001). Nella seconda parte dello studio, invece, si è osservata una diminuzione del numero di cibi fobici alla fine del trattamento longitudinale (Z= -3,299, p = ,001) e una migliore accuratezza, al termine del DH, nella stima dei cibi a basso (Z= -3,040, p = ,002) e medio contenuto calorico (Z= -2,136, p = ,033). Inoltre, è emersa una diminuzione della paura verso i cibi (Z= -3,238, p = ,001), un aumento della frequenza (Z= -3,237, p =, 001) e una valutazione degli alimenti come meno calorici rispetto alla valutazione iniziale ( (Z= -2,795, p = ,005).

Anoressia nervosa e fobia per il cibo. Uno studio controllato su cognizioni, emozioni e comportamenti alimentari.

D'ALENA, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

Introduzione: L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare grave e invalidante che comporta elevate ripercussioni sia dal punto di vista psicologico che fisico. La gravità del disturbo si riflette nell’alto tasso di mortalità e nella tendenza alla cronicizzazione di una parte della popolazione affetta, seppur trattata (circa il 20%). Il trattamento dell’anoressia nervosa risulta essere una grande sfida poiché i tassi di abbandono precoce sono elevati e gli esiti del trattamento sono solo modesti. Ad oggi, oltre alla terapia basata sulla famiglia specificatamente per gli adolescenti, non esiste una terapia d’eccellenza per tale motivo è necessaria una continua ricerca di trattamenti efficaci per l’anoressia nervosa. Lo studio proposto indaga i vissuti, le paure, gli evitamenti, la selettività, le idee e i comportamenti, la fobia dei cibi e quanto questa impatta la valutazione calorica degli individui. Lo studio si pone, da una parte, l’obiettivo di analizzare le differenze tra la popolazione clinica e la popolazione sana in termini di frequenza, consumo, paura e piacere sperimentato verso gli alimenti e accuratezza della stima calorica dei cibi; mentre, dall’altra parte, ha lo scopo di valutare la presenza di un miglioramento tra l’inizio del percorso semi- residenziale e la fine dello stesso, in particolare si vuole osservare se nei pazienti diminuisce la quantità dei cibi fobici e il numero di errori nella valutazione calorica degli alimenti e se è presente un miglioramento nella frequenza, consumo, paura e piacere sperimentato verso i cibi. Metodi: Sulla base di una serie di strumenti proposti dalla letteratura è stata costruita ad hoc una scala denominata ‘Food Phobia’ costituita da una lista di 90 cibi ripetuti per 4 sezioni che indagano rispettivamente: il consumo dell’alimento, la paura provata verso il determinato cibo, la valutazione del contenuto calorico e il piacere sperimentato per ogni alimento. Tutti i cibi di ogni sezione sono valutati su una scala da 1 (“per niente”) a 5 (“moltissimo”). Lo studio proposto si suddivide in due parti: nella prima vengono valutate le differenze tra un gruppo di 56 pazienti con anoressia nervosa e un gruppo di 59 partecipanti appartenenti alla popolazione sana; nella seconda parte, invece, ci si concentra su un sottogruppo della popolazione clinica, costituito da 15 pazienti, che è stato valutato in longitudinale, prima e dopo un trattamento in regime di Day Hospital. Risultati: Come era prevedibile, le pazienti si sono dimostrate maggiormente fobiche rispetto che ai controlli (U = 295,5, p < ,001), inoltre si è osservata un’accuratezza minore nella valutazione calorica dei cibi a basso (U= 825, p < ,001) o medio contenuto calorico (U = 1068, 5, p = ,001) nei pazienti rispetto che nei controlli. Inoltre, si è osservata, in media, una maggiore paura verso gli alimenti nei pazienti rispetto che nei controlli (U= 177, p < ,001), una minore frequenza nel consumo dei cibi (U= 496, 5, p < ,001), una diminuzione del piacere (U= 1075,5, p = 0,001) e una valutazione dei cibi come più calorici (U= 549, p < ,001). Nella seconda parte dello studio, invece, si è osservata una diminuzione del numero di cibi fobici alla fine del trattamento longitudinale (Z= -3,299, p = ,001) e una migliore accuratezza, al termine del DH, nella stima dei cibi a basso (Z= -3,040, p = ,002) e medio contenuto calorico (Z= -2,136, p = ,033). Inoltre, è emersa una diminuzione della paura verso i cibi (Z= -3,238, p = ,001), un aumento della frequenza (Z= -3,237, p =, 001) e una valutazione degli alimenti come meno calorici rispetto alla valutazione iniziale ( (Z= -2,795, p = ,005).
2021
Anorexia nervosa and food phobia. A controlled study of cognitions, emotions and eating behaviors.
Anoressia nervosa
Fobia alimentare
Cognizioni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39730