Il costrutto di parentificazione si riferisce a una dinamica relazionale e intra-psichica, per cui si verifica un capovolgimento del ruolo funzionale e/o emotivo, in cui il bambino sacrifica i propri bisogni di attenzione, conforto e guida, per accogliere e prendersi cura dei bisogni logistici o emotivi del genitore. Nonostante non sia presente un accordo univoco da parte dei ricercatori sulla definizione del costrutto e, pur considerando i differenti orientamenti teorici, che ne enfatizzano caratteristiche diverse, alcuni elementi distintivi come l’inversione di ruolo, i modelli operativi interni di attaccamento insicuro e temi quali la perdita simbolica della propria infanzia e quella del partner, sono stati individuati e inclusi nei modelli sulla parentificazione. Un primo obbiettivo di questo lavoro esplorativo era quello di testare un modello concettuale di mediazione per la previsione della capacità di Accettazione della Perdita: l’ipotesi di ricerca che volevamo verificare, prevedeva di indagare il ruolo di mediatore dell’Attaccamento adulto (nelle dimensioni di Ansietà ed Evitamento) nella relazione tra la Parentificazione riportata dall’individuo in infanzia, e la sua capacità attuale di Accettazione della Perdita, lutto e separazione all’interno della relazione di coppia. Successivamente, un altro obbiettivo della ricerca, è stato quello di indagare attraverso il modello di analisi diadica Actor Partner Interdependence Model (APIM, Kashy & Kenny, 2000; Kenny, 1996) come i parametri di nostro interesse fossero influenzati da fattori relativi all’altro membro della diade e non solo da fattori individuali interni al soggetto; in particolare eravamo interessati a verificare se il livello di Parentificazione osservato nei soggetti, influenzasse sia la propria tolleranza alla Perdita, sia il livello di Accettazione della Perdita dei rispettivi partner, e come le dimensioni di Ansietà ed Evitamento rispetto all’Attaccamento dei soggetti, influenzassero sia la propria Accettazione della Perdita, sia il livello di Accettazione della Perdita dei rispettivi partner. Hanno preso parte allo studio 147 coppie eterosessuali e maggiorenni (età maschi: M = 33; DS = 11.88; età femmine: M = 31.02; DS = 11.36), alle quali sono state somministrati i seguenti strumenti: Parentification Scale (Mika, Bergner & Baum, 1987), Experiences in Close Relationships - Revised (ECR-R; Fraley et al., 2000; trad. it. Calvo, 2008) e CTL-I Loss and Mourning (LOM; Kapusta et al., 2018; trad. it. Margherita, Gargiulio, Troisi and Tessitore, 2018). Nonostante il presente studio non abbia confermato totalmente le ipotesi iniziali, sono emersi alcuni risultati interessanti: il fenomeno di Parentificazione esperito nel corso dell’infanzia potrebbe rappresentare un fattore predittivo della difficoltà per questi individui di far fronte efficacemente a perdite, lutti e separazioni in relazioni intime successive, in particolare all’interno del rapporto di coppia. Inoltre l’analisi dei modelli APIM (Kashy & Kenny, 2000; Kenny, 1996), ha evidenziato una maggiore vulnerabilità dei soggetti parentificati di genere maschile a esperire una difficoltà nel tollerare perdite e lutti relazionali nel rapporto di coppia, piuttosto che i soggetti di genere femminile, e un’associazione significativa negativa tra la dimensione di Ansietà dell’Attaccamento adulto e la capacità di Accettazione della Perdita, sia per i partecipanti di genere maschile sia per quelli di genere femminile. In conclusione, si può auspicare che il nostro contributo possa stimolare ulteriori approfondimenti finalizzati a gettar luce sui complessi meccanismi alla base del processo di parentificazione, la cui identificazione e individuazione risulta fondamentale per l’implementazione di interventi efficaci per la promozione del benessere psicosociale del singolo e delle relazioni intime in cui prende parte.

Parentificazione: uno studio diadico esplorativo rispetto alla capacità di tolleranza della perdita nell'ambito della teoria dell'attaccamento

MINAZIOLI, SILVIA
2021/2022

Abstract

Il costrutto di parentificazione si riferisce a una dinamica relazionale e intra-psichica, per cui si verifica un capovolgimento del ruolo funzionale e/o emotivo, in cui il bambino sacrifica i propri bisogni di attenzione, conforto e guida, per accogliere e prendersi cura dei bisogni logistici o emotivi del genitore. Nonostante non sia presente un accordo univoco da parte dei ricercatori sulla definizione del costrutto e, pur considerando i differenti orientamenti teorici, che ne enfatizzano caratteristiche diverse, alcuni elementi distintivi come l’inversione di ruolo, i modelli operativi interni di attaccamento insicuro e temi quali la perdita simbolica della propria infanzia e quella del partner, sono stati individuati e inclusi nei modelli sulla parentificazione. Un primo obbiettivo di questo lavoro esplorativo era quello di testare un modello concettuale di mediazione per la previsione della capacità di Accettazione della Perdita: l’ipotesi di ricerca che volevamo verificare, prevedeva di indagare il ruolo di mediatore dell’Attaccamento adulto (nelle dimensioni di Ansietà ed Evitamento) nella relazione tra la Parentificazione riportata dall’individuo in infanzia, e la sua capacità attuale di Accettazione della Perdita, lutto e separazione all’interno della relazione di coppia. Successivamente, un altro obbiettivo della ricerca, è stato quello di indagare attraverso il modello di analisi diadica Actor Partner Interdependence Model (APIM, Kashy & Kenny, 2000; Kenny, 1996) come i parametri di nostro interesse fossero influenzati da fattori relativi all’altro membro della diade e non solo da fattori individuali interni al soggetto; in particolare eravamo interessati a verificare se il livello di Parentificazione osservato nei soggetti, influenzasse sia la propria tolleranza alla Perdita, sia il livello di Accettazione della Perdita dei rispettivi partner, e come le dimensioni di Ansietà ed Evitamento rispetto all’Attaccamento dei soggetti, influenzassero sia la propria Accettazione della Perdita, sia il livello di Accettazione della Perdita dei rispettivi partner. Hanno preso parte allo studio 147 coppie eterosessuali e maggiorenni (età maschi: M = 33; DS = 11.88; età femmine: M = 31.02; DS = 11.36), alle quali sono state somministrati i seguenti strumenti: Parentification Scale (Mika, Bergner & Baum, 1987), Experiences in Close Relationships - Revised (ECR-R; Fraley et al., 2000; trad. it. Calvo, 2008) e CTL-I Loss and Mourning (LOM; Kapusta et al., 2018; trad. it. Margherita, Gargiulio, Troisi and Tessitore, 2018). Nonostante il presente studio non abbia confermato totalmente le ipotesi iniziali, sono emersi alcuni risultati interessanti: il fenomeno di Parentificazione esperito nel corso dell’infanzia potrebbe rappresentare un fattore predittivo della difficoltà per questi individui di far fronte efficacemente a perdite, lutti e separazioni in relazioni intime successive, in particolare all’interno del rapporto di coppia. Inoltre l’analisi dei modelli APIM (Kashy & Kenny, 2000; Kenny, 1996), ha evidenziato una maggiore vulnerabilità dei soggetti parentificati di genere maschile a esperire una difficoltà nel tollerare perdite e lutti relazionali nel rapporto di coppia, piuttosto che i soggetti di genere femminile, e un’associazione significativa negativa tra la dimensione di Ansietà dell’Attaccamento adulto e la capacità di Accettazione della Perdita, sia per i partecipanti di genere maschile sia per quelli di genere femminile. In conclusione, si può auspicare che il nostro contributo possa stimolare ulteriori approfondimenti finalizzati a gettar luce sui complessi meccanismi alla base del processo di parentificazione, la cui identificazione e individuazione risulta fondamentale per l’implementazione di interventi efficaci per la promozione del benessere psicosociale del singolo e delle relazioni intime in cui prende parte.
2021
Parentification: a dyadic exploratory study about loss tolerance within the framework of attachment theory
Parentificazione
Perdita
Attaccamento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39745