L’adolescenza è un periodo della vita che crea un terreno fertile per lo sviluppo di problematiche psicopatologiche (Dahl, 2004), in particolar modo ansia e depressione (Beesdo et al., 2010; Thapar, 2012). Secondo prove crescenti, parte della probabilità di sviluppo di problematiche depressive dipende dalla mediazione offerta dalle strategie di regolazione emotiva (Young et al., 2019) e, in tal senso, un ruolo incisivo è svolto dalla tendenza alla ruminazione, che aumenta marcatamente durante il periodo adolescenziale (Rood et al., 2009). Per questi motivi, l'adolescenza può essere un periodo particolarmente sensibile per esaminare gli effetti della ruminazione, e può esserlo soprattutto in una particolare sottocategoria della popolazione: i ragazzi con Disturbo dello Spettro dell’Autismo. Nella condizione autistica, infatti, la depressione è un disturbo piuttosto comune (Hudson et al., 2019) e si pensa sia in parte attribuibile alla difficoltà che questi ragazzi hanno nella capacità di regolazione emotiva (Samson et al., 2012), nonché alla loro più spiccata tendenza a ruminare (Patel et al., 2016). Il presente studio si propone di valutare i livelli di umore triste in adolescenti (13-20 anni) con diagnosi di Disturbo dello Spettro dell’Autismo senza disabilità intellettiva (ASD, N=10), confrontandoli con quelli di coetanei a sviluppo tipico (TD, N=10). Unitamente viene analizzata la tendenza, da parte dei ragazzi di entrambi i gruppi (ASD e TD), all’utilizzo dello stile di pensiero ripetitivo ruminante e vengono indagate le possibili associazioni tra umore deflesso e ricorso alla ruminazione. Verranno discussi i risultati e le implicazioni cliniche e educative associate.

Sintomatologia depressiva e tendenza alla ruminazione in adolescenti con Disturbo dello Spettro dell'Autismo: un confronto con ragazzi a sviluppo tipico.

FERRARI, SARA
2021/2022

Abstract

L’adolescenza è un periodo della vita che crea un terreno fertile per lo sviluppo di problematiche psicopatologiche (Dahl, 2004), in particolar modo ansia e depressione (Beesdo et al., 2010; Thapar, 2012). Secondo prove crescenti, parte della probabilità di sviluppo di problematiche depressive dipende dalla mediazione offerta dalle strategie di regolazione emotiva (Young et al., 2019) e, in tal senso, un ruolo incisivo è svolto dalla tendenza alla ruminazione, che aumenta marcatamente durante il periodo adolescenziale (Rood et al., 2009). Per questi motivi, l'adolescenza può essere un periodo particolarmente sensibile per esaminare gli effetti della ruminazione, e può esserlo soprattutto in una particolare sottocategoria della popolazione: i ragazzi con Disturbo dello Spettro dell’Autismo. Nella condizione autistica, infatti, la depressione è un disturbo piuttosto comune (Hudson et al., 2019) e si pensa sia in parte attribuibile alla difficoltà che questi ragazzi hanno nella capacità di regolazione emotiva (Samson et al., 2012), nonché alla loro più spiccata tendenza a ruminare (Patel et al., 2016). Il presente studio si propone di valutare i livelli di umore triste in adolescenti (13-20 anni) con diagnosi di Disturbo dello Spettro dell’Autismo senza disabilità intellettiva (ASD, N=10), confrontandoli con quelli di coetanei a sviluppo tipico (TD, N=10). Unitamente viene analizzata la tendenza, da parte dei ragazzi di entrambi i gruppi (ASD e TD), all’utilizzo dello stile di pensiero ripetitivo ruminante e vengono indagate le possibili associazioni tra umore deflesso e ricorso alla ruminazione. Verranno discussi i risultati e le implicazioni cliniche e educative associate.
2021
italiano
Autismo
Depressione
Ruminazione
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