Background: the exercise intensity appears to be responsible for adherence to physical activity because it is capable to influence the affective responses in individuals. Research on healthy subjects with an active lifestyle state that affective responses in the low intensity condition have been found to be positive for all individuals. In the moderate intensity condition, on the other hand, they tend to be heterogeneous as some individuals continue to report an increase in pleasure while others begin to report a decrease, whereas in the high intensity condition the changes are homogeneously negative. The evidence for the dose-response relationship provides us with the basis for evaluating it in other contexts, such as Baskin, an integrated sport for athletes with and without disabilities. Purpose: the purpose of this study is to analyze the correlation between perceived exertion and affective response in athletes of Baskin Padova, after the execution of two low intensity and two high intensity exercises. Material/Methods: thirty players of Padova Baskin, average age 23,63 ± 8,32 years, with and without intellectual disabilities, participated in this study and were subsequently divided into two groups: The first including players of roles 2 and 3 (n=17) and the second including players of roles 4 and 5 (n=13). All participants completed questionnaires containing the RPE, FS, FAS, PACES scales, after carrying out the exercises. Statistical tests such as One way ANOVA, Univariate test, and the correlation analysis between RPE and PACES were used for data analysis. Results: no correlation was found in the low intensity, unlike the high intensity which had a significant negative correlation of -0.709. However, comparing the results of the subjects divided by role, it was seen that the affective response decreases only in roles 2-3 when perceived effort increased, due to a perceived higher intensity than proposed, already in the first condition. Conclusions: to program a physical activity, it is necessary to consider interindividual variability, and how this may affect the perception of exercise intensity. This would allow coaches to identify the correct activities for motor skill development, setting achievable goals based on the individual abilities of each athlete. Thus, increasing intrinsic motivation, self-efficacy and self-confidence could lead to a decrease in the risk of dropout from sports.

Presupposti dello studio: l’intensità di esercizio sembra essere responsabile dell’aderenza all’attività fisica perché capace di influenzare le risposte affettive dell’individuo. Gli studi in letteratura su soggetti sani con uno stile di vita attivo, affermano che le risposte affettive nella bassa intensità sono state valutate positive per tutti gli individui, nell’intensità moderata tendono invece ad essere eterogenee in quanto alcuni di questi continuano a riferire un aumento del piacere mentre altri iniziano a riportarne una diminuzione, mentre nella condizione di alta intensità i cambiamenti sono omogeneamente negativi. L’evidenza della relazione dose-risposta ci ha fornito le basi per poterla valutare in altri contesti, come quello del Baskin, sport integrato in cui atleti con e senza disabilità giocano insieme. Scopo: analizzare la correlazione tra lo sforzo percepito e la risposta affettiva negli atleti del Baskin Padova, attraverso l’esecuzione di due esercizi a bassa e due ad alta intensità. Materiali e metodi: trenta giocatori, di età media 23,63 ± 8,32 anni, con e senza disabilità intellettiva, hanno partecipato a questo studio e sono stati successivamente divisi in due gruppi: ruoli 2 e 3 (n=17) e ruoli 4 e 5 (n=13). Tutti i partecipanti hanno completato il questionario contenente le scale RPE, FS, FAS, PACES dopo l’esecuzione degli esercizi. Per l’analisi dei dati sono stati utilizzati test statistici come la One way ANOVA, l’Univariate test e l’analisi di correlazione tra RPE e PACES. Risultati: nella bassa intensità non è stata trovata nessuna correlazione, mentre nell’alta intensità è presente una correlazione negativa significativa pari a -0,709. Confrontando in maniera separata i risultati dei soggetti suddivisi per ruolo, si è visto che all’aumentare dello sforzo percepito diminuisce solo la risposta affettiva nei ruoli 2-3, a causa di un’intensità percepita maggiore rispetto a quella proposta, già nella prima condizione. Conclusioni: per poter programmare un’attività motoria è necessario tenere in considerazione la variabilità interindividuale, e di come questa possa influenzare la percezione dell’intensità di esercizio. Ciò permetterebbe agli allenatori di individuare le corrette attività per lo sviluppo delle abilità motorie, impostando degli obiettivi raggiungibili in base alle capacità individuali di ciascun atleta; incrementando quindi la motivazione intrinseca, il senso di autoefficacia e di autostima, si arriverebbe ad una diminuzione del rischio di abbandono sportivo.

L'influenza dell'intensità di esercizio sull'aderenza nella pratica sportiva. Uno studio sulla correlazione tra lo sforzo percepito e la risposta affettiva negli atleti del Baskin Padova.

PANCIERA, MARTA
2021/2022

Abstract

Background: the exercise intensity appears to be responsible for adherence to physical activity because it is capable to influence the affective responses in individuals. Research on healthy subjects with an active lifestyle state that affective responses in the low intensity condition have been found to be positive for all individuals. In the moderate intensity condition, on the other hand, they tend to be heterogeneous as some individuals continue to report an increase in pleasure while others begin to report a decrease, whereas in the high intensity condition the changes are homogeneously negative. The evidence for the dose-response relationship provides us with the basis for evaluating it in other contexts, such as Baskin, an integrated sport for athletes with and without disabilities. Purpose: the purpose of this study is to analyze the correlation between perceived exertion and affective response in athletes of Baskin Padova, after the execution of two low intensity and two high intensity exercises. Material/Methods: thirty players of Padova Baskin, average age 23,63 ± 8,32 years, with and without intellectual disabilities, participated in this study and were subsequently divided into two groups: The first including players of roles 2 and 3 (n=17) and the second including players of roles 4 and 5 (n=13). All participants completed questionnaires containing the RPE, FS, FAS, PACES scales, after carrying out the exercises. Statistical tests such as One way ANOVA, Univariate test, and the correlation analysis between RPE and PACES were used for data analysis. Results: no correlation was found in the low intensity, unlike the high intensity which had a significant negative correlation of -0.709. However, comparing the results of the subjects divided by role, it was seen that the affective response decreases only in roles 2-3 when perceived effort increased, due to a perceived higher intensity than proposed, already in the first condition. Conclusions: to program a physical activity, it is necessary to consider interindividual variability, and how this may affect the perception of exercise intensity. This would allow coaches to identify the correct activities for motor skill development, setting achievable goals based on the individual abilities of each athlete. Thus, increasing intrinsic motivation, self-efficacy and self-confidence could lead to a decrease in the risk of dropout from sports.
2021
The excercise intensity's influence on the adherence in sport activity. A study on the correlation between perceived exertion and affective response in Baskin Padova's athletes.
Presupposti dello studio: l’intensità di esercizio sembra essere responsabile dell’aderenza all’attività fisica perché capace di influenzare le risposte affettive dell’individuo. Gli studi in letteratura su soggetti sani con uno stile di vita attivo, affermano che le risposte affettive nella bassa intensità sono state valutate positive per tutti gli individui, nell’intensità moderata tendono invece ad essere eterogenee in quanto alcuni di questi continuano a riferire un aumento del piacere mentre altri iniziano a riportarne una diminuzione, mentre nella condizione di alta intensità i cambiamenti sono omogeneamente negativi. L’evidenza della relazione dose-risposta ci ha fornito le basi per poterla valutare in altri contesti, come quello del Baskin, sport integrato in cui atleti con e senza disabilità giocano insieme. Scopo: analizzare la correlazione tra lo sforzo percepito e la risposta affettiva negli atleti del Baskin Padova, attraverso l’esecuzione di due esercizi a bassa e due ad alta intensità. Materiali e metodi: trenta giocatori, di età media 23,63 ± 8,32 anni, con e senza disabilità intellettiva, hanno partecipato a questo studio e sono stati successivamente divisi in due gruppi: ruoli 2 e 3 (n=17) e ruoli 4 e 5 (n=13). Tutti i partecipanti hanno completato il questionario contenente le scale RPE, FS, FAS, PACES dopo l’esecuzione degli esercizi. Per l’analisi dei dati sono stati utilizzati test statistici come la One way ANOVA, l’Univariate test e l’analisi di correlazione tra RPE e PACES. Risultati: nella bassa intensità non è stata trovata nessuna correlazione, mentre nell’alta intensità è presente una correlazione negativa significativa pari a -0,709. Confrontando in maniera separata i risultati dei soggetti suddivisi per ruolo, si è visto che all’aumentare dello sforzo percepito diminuisce solo la risposta affettiva nei ruoli 2-3, a causa di un’intensità percepita maggiore rispetto a quella proposta, già nella prima condizione. Conclusioni: per poter programmare un’attività motoria è necessario tenere in considerazione la variabilità interindividuale, e di come questa possa influenzare la percezione dell’intensità di esercizio. Ciò permetterebbe agli allenatori di individuare le corrette attività per lo sviluppo delle abilità motorie, impostando degli obiettivi raggiungibili in base alle capacità individuali di ciascun atleta; incrementando quindi la motivazione intrinseca, il senso di autoefficacia e di autostima, si arriverebbe ad una diminuzione del rischio di abbandono sportivo.
didattica inclusiva
sport inclusivi
risposta affettiva
baskin
sforzo percepito
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Panciera_Marta.pdf

accesso riservato

Dimensione 1.17 MB
Formato Adobe PDF
1.17 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40426