The Charter of Fundamental Rights of the European Union and the Italian Constitution guarantee equal rights between men and women and over the years there have been international forums and conferences in order to create policies to achieve gender equality. Unfortunately, on a practical level, these guidelines haven't found, throughout the years, a real and organic response in national and local policies. The European situation is rather uneven. Italy shows some structural elements that this paper aims to investigate. Regarding the educational path of students in Italy the data show that school choices are different on a gender basis. Basically most of the female students choose humanistic-social paths, while male students prefer scientific-technological fields. This also affects the world of work where, in fact, in the engineering and scientific sectors, the percentage of female workers is much lower than male colleagues. Conversely is the asymmetry in the humanistic-social sectors, where women prevail. For a long time, the reasons for this gap were placed in a generic difficulty of scientific paths and a female propensity for social subjects. But the academics who have been analyzing gender issues for years, argue that there are much more complex and articulated social, economic and political stratifications at the basis of the educational (and therefore working) segregation of gender in Italy that intersect within education, social stereotypes, roles, the thinkability of choices and the world of work. On this theoretical framework I did an analysis that is based on written interviews done to pre-adolescent students. The purpose of the analysis is to investigate their perception of the representation of educational choices and gender equality within the workplace.

La parità di diritti tra uomini e donne è sancita sia dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, sia dalla Costituzione Italiana e negli anni si sono susseguiti forum e conferenze internazionali allo scopo di creare convenzioni per raggiungere la parità di genere. Purtroppo, a livello applicativo, tali direttive non hanno trovato, negli anni, un reale e organico riscontro nelle politiche nazionali e locali. La situazione su scala europea è piuttosto disomogenea. L’Italia mostra alcuni elementi strutturali che questo elaborato si prefigge di indagare. Per quanto riguarda la formazione, in particolare, i dati mostrano che le scelte scolastiche sono differenziate in base al sesso di appartenenza e che, tendenzialmente, la maggior parte delle studentesse sceglie percorsi umanistico-sociali, invece gli studenti intraprendono in larga misura, percorsi scientifico-tecnologici. Questo si ripercuote anche nel mondo del lavoro dove, infatti, nei settori ingegneristici e scientifici, la percentuale di lavoratrici è di molto inferiore rispetto ai colleghi maschi. Rovesciata è, invece, l’asimmetria nei settori umanistico-sociali, dove a prevalere sono le donne. Per lungo tempo la motivazione di questo divario veniva riposta in una generica difficoltà dei percorsi scientifici e di una propensione femminile per le materie di stampo sociale. Ma le studiose che da anni analizzano tematiche di genere, sostengono che vi siano stratificazioni sociali, economiche e politiche ben più complesse e articolate alla base della segregazione formativa (e dunque lavorativa) di genere che si intersecano entro l’educazione, l’istruzione, gli stereotipi sociali, i ruoli, la pensabilità delle scelte e il mondo del lavoro. Su tale impianto teorico ho realizzato un’analisi che si basa su interviste scritte somministrate a studentesse e studenti preadolescenti. Scopo dell’analisi è indagare la loro percezione della rappresentazione delle scelte formative associate al genere di appartenenza e della parità di genere entro l’ambito lavorativo.

Segregazione formativa in Italia - Teoria e un’osservazione su campo

DALLA BONA, ANNA
2021/2022

Abstract

The Charter of Fundamental Rights of the European Union and the Italian Constitution guarantee equal rights between men and women and over the years there have been international forums and conferences in order to create policies to achieve gender equality. Unfortunately, on a practical level, these guidelines haven't found, throughout the years, a real and organic response in national and local policies. The European situation is rather uneven. Italy shows some structural elements that this paper aims to investigate. Regarding the educational path of students in Italy the data show that school choices are different on a gender basis. Basically most of the female students choose humanistic-social paths, while male students prefer scientific-technological fields. This also affects the world of work where, in fact, in the engineering and scientific sectors, the percentage of female workers is much lower than male colleagues. Conversely is the asymmetry in the humanistic-social sectors, where women prevail. For a long time, the reasons for this gap were placed in a generic difficulty of scientific paths and a female propensity for social subjects. But the academics who have been analyzing gender issues for years, argue that there are much more complex and articulated social, economic and political stratifications at the basis of the educational (and therefore working) segregation of gender in Italy that intersect within education, social stereotypes, roles, the thinkability of choices and the world of work. On this theoretical framework I did an analysis that is based on written interviews done to pre-adolescent students. The purpose of the analysis is to investigate their perception of the representation of educational choices and gender equality within the workplace.
2021
Italian gender gap in education - Theory and a qualitative research
La parità di diritti tra uomini e donne è sancita sia dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, sia dalla Costituzione Italiana e negli anni si sono susseguiti forum e conferenze internazionali allo scopo di creare convenzioni per raggiungere la parità di genere. Purtroppo, a livello applicativo, tali direttive non hanno trovato, negli anni, un reale e organico riscontro nelle politiche nazionali e locali. La situazione su scala europea è piuttosto disomogenea. L’Italia mostra alcuni elementi strutturali che questo elaborato si prefigge di indagare. Per quanto riguarda la formazione, in particolare, i dati mostrano che le scelte scolastiche sono differenziate in base al sesso di appartenenza e che, tendenzialmente, la maggior parte delle studentesse sceglie percorsi umanistico-sociali, invece gli studenti intraprendono in larga misura, percorsi scientifico-tecnologici. Questo si ripercuote anche nel mondo del lavoro dove, infatti, nei settori ingegneristici e scientifici, la percentuale di lavoratrici è di molto inferiore rispetto ai colleghi maschi. Rovesciata è, invece, l’asimmetria nei settori umanistico-sociali, dove a prevalere sono le donne. Per lungo tempo la motivazione di questo divario veniva riposta in una generica difficoltà dei percorsi scientifici e di una propensione femminile per le materie di stampo sociale. Ma le studiose che da anni analizzano tematiche di genere, sostengono che vi siano stratificazioni sociali, economiche e politiche ben più complesse e articolate alla base della segregazione formativa (e dunque lavorativa) di genere che si intersecano entro l’educazione, l’istruzione, gli stereotipi sociali, i ruoli, la pensabilità delle scelte e il mondo del lavoro. Su tale impianto teorico ho realizzato un’analisi che si basa su interviste scritte somministrate a studentesse e studenti preadolescenti. Scopo dell’analisi è indagare la loro percezione della rappresentazione delle scelte formative associate al genere di appartenenza e della parità di genere entro l’ambito lavorativo.
Segregazione
Formativa
Genere
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Dallabona_anna.pdf

accesso aperto

Dimensione 8.28 MB
Formato Adobe PDF
8.28 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40497