All’interno dei disordini dello sviluppo, sono inclusi anche i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) che si manifestano come difficoltà ad acquisire competenze relative alla lettura, alla scrittura e al calcolo a causa di uno sviluppo neurobiologico diverso. Con la legge 170/10, la normativa italiana, definisce i diversi tipi di disturbo (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) e tutela i soggetti interessati da diagnosi per DSA attraverso una didattica adeguata anche attraverso l’utilizzo di misure dispensative/compensative. Solitamente la diagnosi non viene redatta prima del secondo o terzo anno della scuola primaria, ma gli studiosi sono concordi nel sostenere che le difficoltà si possono osservare già durante il periodo prescolare in cui si apprendono i prerequisiti matematici e di letto-scrittura (Cornoldi, 2019). È per questo motivo che nell’elaborato viene presentato un caso di studio condotto all’interno di una scuola dell’infanzia del Nord Italia, con lo scopo di individuare ed osservare gli indicatori che presagiscono il rischio di sviluppare un DSA, e di proporre esercizi di potenziamento mirati. Al fine di fornire, anche ai bambini con disturbi dell’apprendimento, l’opportunità di aver successo nel contesto scolastico e in quello di vita, è necessario realizzare un sistema educativo inclusivo: non solo il contesto dovrà essere inclusivo, ma anche la didattica e l’insegnante dovranno essere tali. L’idea di creare un’educazione di qualità ed inclusiva è supportata anche dai documenti internazionali che la ritengono un’azione fondamentale per garantire, a livello globale, lo sviluppo sostenibile e l’equità sociale.

L'inclusione scolastica e i disturbi specifici dell'apprendimento: i fattori predittivi nella scuola dell'infanzia

MARCONATO, DENISE
2021/2022

Abstract

All’interno dei disordini dello sviluppo, sono inclusi anche i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) che si manifestano come difficoltà ad acquisire competenze relative alla lettura, alla scrittura e al calcolo a causa di uno sviluppo neurobiologico diverso. Con la legge 170/10, la normativa italiana, definisce i diversi tipi di disturbo (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) e tutela i soggetti interessati da diagnosi per DSA attraverso una didattica adeguata anche attraverso l’utilizzo di misure dispensative/compensative. Solitamente la diagnosi non viene redatta prima del secondo o terzo anno della scuola primaria, ma gli studiosi sono concordi nel sostenere che le difficoltà si possono osservare già durante il periodo prescolare in cui si apprendono i prerequisiti matematici e di letto-scrittura (Cornoldi, 2019). È per questo motivo che nell’elaborato viene presentato un caso di studio condotto all’interno di una scuola dell’infanzia del Nord Italia, con lo scopo di individuare ed osservare gli indicatori che presagiscono il rischio di sviluppare un DSA, e di proporre esercizi di potenziamento mirati. Al fine di fornire, anche ai bambini con disturbi dell’apprendimento, l’opportunità di aver successo nel contesto scolastico e in quello di vita, è necessario realizzare un sistema educativo inclusivo: non solo il contesto dovrà essere inclusivo, ma anche la didattica e l’insegnante dovranno essere tali. L’idea di creare un’educazione di qualità ed inclusiva è supportata anche dai documenti internazionali che la ritengono un’azione fondamentale per garantire, a livello globale, lo sviluppo sostenibile e l’equità sociale.
2021
Inclusive education and specific learning disorders: predictive indicators in children from 3 to 6 years old
DSA
fattori predittivi
educazione inclusiva
didattica inclusiva
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40513