In passato si presentò una netta asimmetria di genere: da un lato l’uomo capofamiglia con responsabilità economiche (produttive) e dall’altro la figura della donna casalinga con responsabilità familiari (riproduttive). A metà degli anni Sessanta, con l’ingresso delle donne nella sfera pubblica come co-capofamiglia e con la partecipazione degli uomini nella sfera privata, si assistettero ai primi cambiamenti. Nei Paesi Scandinavi, a partire dagli anni ’70, iniziarono le prime politiche a sostegno della conciliazione casa-lavoro, grazie a un modello “innovativo” caratterizzato da maggior parità tra uomo e donna. Tuttavia, al Sud d’Europa l'ingresso delle donne nella sfera pubblica non sta andando di pari passo con quello degli uomini nella sfera privata. L’Italia infatti è uno dei Paesi europei in cui le donne dedicano molto tempo al lavoro non retribuito rispetto agli uomini, in quanto, secondo la nostra società, esse sono le uniche ad assumere questo ruolo. Questa asimmetria sta mettendo a dura prova le donne italiane, costrette a scegliere tra la maternità e il lavoro. Il rapito declino della fecondità nei Paesi del Sud Europa è dovuto dalla mancanza di cambiamento dei ruoli di genere in ambito familiare. Nei Paesi europei in cui il padre è più partecipe alla cura dei figli e della casa, il tasso di fecondità è più alto. Una maggior educazione alla parità di genere aiuterebbe il nostro Paese a superare la sfida della conciliazione e aumenterebbe la fecondità.

La sfida della conciliazione in Italia: Educare alla parità di genere

PIZZOLATO, ALICE
2021/2022

Abstract

In passato si presentò una netta asimmetria di genere: da un lato l’uomo capofamiglia con responsabilità economiche (produttive) e dall’altro la figura della donna casalinga con responsabilità familiari (riproduttive). A metà degli anni Sessanta, con l’ingresso delle donne nella sfera pubblica come co-capofamiglia e con la partecipazione degli uomini nella sfera privata, si assistettero ai primi cambiamenti. Nei Paesi Scandinavi, a partire dagli anni ’70, iniziarono le prime politiche a sostegno della conciliazione casa-lavoro, grazie a un modello “innovativo” caratterizzato da maggior parità tra uomo e donna. Tuttavia, al Sud d’Europa l'ingresso delle donne nella sfera pubblica non sta andando di pari passo con quello degli uomini nella sfera privata. L’Italia infatti è uno dei Paesi europei in cui le donne dedicano molto tempo al lavoro non retribuito rispetto agli uomini, in quanto, secondo la nostra società, esse sono le uniche ad assumere questo ruolo. Questa asimmetria sta mettendo a dura prova le donne italiane, costrette a scegliere tra la maternità e il lavoro. Il rapito declino della fecondità nei Paesi del Sud Europa è dovuto dalla mancanza di cambiamento dei ruoli di genere in ambito familiare. Nei Paesi europei in cui il padre è più partecipe alla cura dei figli e della casa, il tasso di fecondità è più alto. Una maggior educazione alla parità di genere aiuterebbe il nostro Paese a superare la sfida della conciliazione e aumenterebbe la fecondità.
2021
The challenge of conciliation in Italy: Educating for gender equality
Conciliazione
Parità
Fecondità
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Pizzolato_Alice.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.23 MB
Formato Adobe PDF
1.23 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40534