Introduction: vaccine hesitancy is a growing phenomenon and for this reason the WHO in 2019 included it among the top 10 threats to public health. During the COVID-19 pandemic, on the sidelines of an unprecedented effort to develop and distribute the vaccine globally, widespread vaccine hesitancy among nurses could reduce the efficacy of immunization on a massive scale. Objective: the thesis explores the reasons stated by nurses who refuse vaccination against COVID-19 to answer the following questions: what are the main reasons for refusal for which they accept suspension from work? What are the reasons given by nurses who subsequently change the position of refusal? Methods: this thesis involves a cross-sectional qualitative study. The subjects are a) nurses who have refused vaccination against COVID-19 and for this reason currently suspended from service (18 subjects), b) nurses who have successively changed their refusal position (6 subjects). The data to carry out the paper were collected through the structured and standardized interview method. The interviews were conducted from May 30 to July 6, 2022. Results: the main reasons for refusal of the COVID-19 vaccine were: the belief that it is a trial and therefore the fear of side effects, the idea of ineffectiveness, the illegitimate imposition of the obligation by the State, the distrust in health institutions and the negative interventions of family members. The main reasons for giving up the rejection position were: economic necessity and psychological pressure. Conclusion: most nurses have refused COVID-19 vaccination not because they are in the "no vax" category, but because they are simply afraid, have questions they cannot find answers to, or have received conflicting information. The results of this study could help political and health Authorities in directing actions to manage the phenomenon of vaccine hesitancy among nurses in anticipation of future pandemics.

Introduzione: l’esitazione vaccinale è un fenomeno che appare in crescita e per questo l’OMS nel 2019 l’ha inserita tra le prime 10 minacce alla salute pubblica. In tempi di pandemia COVID-19, ai margini di uno sforzo senza precedenti di sviluppo e distribuzione globale del vaccino, l'esitazione vaccinale diffusa tra gli infermieri potrebbe ridurre l’efficacia dell’immunizzazione su vasta scala. Scopo dello studio: la tesi indaga le motivazioni dichiarate dagli infermieri che rifiutano la vaccinazione contro il COVID-19 per rispondere ai seguenti quesiti: quali sono le principali ragioni di rifiuto per cui accettano la sospensione dal lavoro? Quali sono le ragioni prodotte dagli infermieri che modificano successivamente la posizione di rifiuto? Materiali e metodi: questa tesi prevede uno studio osservazionale qualitativo con metodo trasversale. I soggetti sono a) infermieri che hanno rifiutato la vaccinazione contro il COVID-19 e per questo attualmente sospesi dal servizio (18 soggetti), b) infermieri che hanno successivamente modificato la loro posizione di rifiuto (6 soggetti). I dati per svolgere l’elaborato sono stati raccolti attraverso il metodo dell’intervista strutturata e standardizzata. Le interviste sono state condotte dal 30 maggio al 6 luglio 2022. Risultati dello studio: le principali motivazioni di rifiuto del vaccino COVID-19 sono risultate essere: la convinzione che sia una sperimentazione e quindi la paura degli effetti collaterali, l’idea di inefficacia, l’imposizione illegittima dell’obbligatorietà da parte dello Stato, la sfiducia nelle Istituzioni sanitarie e gli interventi negativi dei famigliari. Le principali motivazioni di rinuncia della posizione di rifiuto sono risultate essere: la necessità economica e la pressione psicologica. Conclusioni: la maggior parte degli infermieri hanno rifiutato la vaccinazione anti COVID-19 non perché fanno parte della categoria “no vax”, ma perché semplicemente hanno paura, hanno domande a cui non riescono a trovare risposta, o hanno ricevuto informazioni contrastanti. I risultati di questo studio potrebbero aiutare le Autorità politiche e sanitarie nell’orientamento delle azioni per gestire il fenomeno dell’esitazione vaccinale tra gli infermieri in previsione di future pandemie.

Perché l'infermiere non si vaccina contro il COVID-19? Indagine qualitativa sui motivi addotti da infermieri no-vax sospesi dal servizio

PICELLI, SERENA
2021/2022

Abstract

Introduction: vaccine hesitancy is a growing phenomenon and for this reason the WHO in 2019 included it among the top 10 threats to public health. During the COVID-19 pandemic, on the sidelines of an unprecedented effort to develop and distribute the vaccine globally, widespread vaccine hesitancy among nurses could reduce the efficacy of immunization on a massive scale. Objective: the thesis explores the reasons stated by nurses who refuse vaccination against COVID-19 to answer the following questions: what are the main reasons for refusal for which they accept suspension from work? What are the reasons given by nurses who subsequently change the position of refusal? Methods: this thesis involves a cross-sectional qualitative study. The subjects are a) nurses who have refused vaccination against COVID-19 and for this reason currently suspended from service (18 subjects), b) nurses who have successively changed their refusal position (6 subjects). The data to carry out the paper were collected through the structured and standardized interview method. The interviews were conducted from May 30 to July 6, 2022. Results: the main reasons for refusal of the COVID-19 vaccine were: the belief that it is a trial and therefore the fear of side effects, the idea of ineffectiveness, the illegitimate imposition of the obligation by the State, the distrust in health institutions and the negative interventions of family members. The main reasons for giving up the rejection position were: economic necessity and psychological pressure. Conclusion: most nurses have refused COVID-19 vaccination not because they are in the "no vax" category, but because they are simply afraid, have questions they cannot find answers to, or have received conflicting information. The results of this study could help political and health Authorities in directing actions to manage the phenomenon of vaccine hesitancy among nurses in anticipation of future pandemics.
2021
Why doesn't the nurse get vaccinated against COVID-19? A qualitative investigation about the reasons given by no-vax nurses suspended from service
Introduzione: l’esitazione vaccinale è un fenomeno che appare in crescita e per questo l’OMS nel 2019 l’ha inserita tra le prime 10 minacce alla salute pubblica. In tempi di pandemia COVID-19, ai margini di uno sforzo senza precedenti di sviluppo e distribuzione globale del vaccino, l'esitazione vaccinale diffusa tra gli infermieri potrebbe ridurre l’efficacia dell’immunizzazione su vasta scala. Scopo dello studio: la tesi indaga le motivazioni dichiarate dagli infermieri che rifiutano la vaccinazione contro il COVID-19 per rispondere ai seguenti quesiti: quali sono le principali ragioni di rifiuto per cui accettano la sospensione dal lavoro? Quali sono le ragioni prodotte dagli infermieri che modificano successivamente la posizione di rifiuto? Materiali e metodi: questa tesi prevede uno studio osservazionale qualitativo con metodo trasversale. I soggetti sono a) infermieri che hanno rifiutato la vaccinazione contro il COVID-19 e per questo attualmente sospesi dal servizio (18 soggetti), b) infermieri che hanno successivamente modificato la loro posizione di rifiuto (6 soggetti). I dati per svolgere l’elaborato sono stati raccolti attraverso il metodo dell’intervista strutturata e standardizzata. Le interviste sono state condotte dal 30 maggio al 6 luglio 2022. Risultati dello studio: le principali motivazioni di rifiuto del vaccino COVID-19 sono risultate essere: la convinzione che sia una sperimentazione e quindi la paura degli effetti collaterali, l’idea di inefficacia, l’imposizione illegittima dell’obbligatorietà da parte dello Stato, la sfiducia nelle Istituzioni sanitarie e gli interventi negativi dei famigliari. Le principali motivazioni di rinuncia della posizione di rifiuto sono risultate essere: la necessità economica e la pressione psicologica. Conclusioni: la maggior parte degli infermieri hanno rifiutato la vaccinazione anti COVID-19 non perché fanno parte della categoria “no vax”, ma perché semplicemente hanno paura, hanno domande a cui non riescono a trovare risposta, o hanno ricevuto informazioni contrastanti. I risultati di questo studio potrebbero aiutare le Autorità politiche e sanitarie nell’orientamento delle azioni per gestire il fenomeno dell’esitazione vaccinale tra gli infermieri in previsione di future pandemie.
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