La proteasi principale di SARS-CoV-2 (Mpro) svolge un ruolo fondamentale nella replicazione e trascrizione del genoma virale, in quanto è coinvolta nei processi proteolitici delle poliproteine pp1a e pp1ab. La bassa identità di sequenza con le proteasi umane e una diversa specificità delle sequenze di riconoscimento la rendono un buon target farmacologico. Lo studio strutturale dell'interazione enzima-substrato può fornire importanti informazioni riguardo al meccanismo di azione della proteasi, in particolare su alcuni aspetti tuttora non chiari come ad esempio la sua capacità di idrolizzare 11 substrati diversi. Queste informazioni potranno anche suggerire nuovi approcci originali per la progettazione di potenziali farmaci. A questo fine, si sono determinate le strutture cristallografiche di alcuni complessi di varianti di Mpro con peptidi substrato. Questi dati, accompagnati da misure calorimetrie di interazione, hanno permesso di formulare alcune ipotesi innovative sul meccanismo di azione di questo enzima.
Studi strutturali di varianti della proteasi di SARS-CoV-2 "Mpro"
SHEHI, HAIDI
2021/2022
Abstract
La proteasi principale di SARS-CoV-2 (Mpro) svolge un ruolo fondamentale nella replicazione e trascrizione del genoma virale, in quanto è coinvolta nei processi proteolitici delle poliproteine pp1a e pp1ab. La bassa identità di sequenza con le proteasi umane e una diversa specificità delle sequenze di riconoscimento la rendono un buon target farmacologico. Lo studio strutturale dell'interazione enzima-substrato può fornire importanti informazioni riguardo al meccanismo di azione della proteasi, in particolare su alcuni aspetti tuttora non chiari come ad esempio la sua capacità di idrolizzare 11 substrati diversi. Queste informazioni potranno anche suggerire nuovi approcci originali per la progettazione di potenziali farmaci. A questo fine, si sono determinate le strutture cristallografiche di alcuni complessi di varianti di Mpro con peptidi substrato. Questi dati, accompagnati da misure calorimetrie di interazione, hanno permesso di formulare alcune ipotesi innovative sul meccanismo di azione di questo enzima.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/41683