Sempre più spesso sentiamo parlare di difesa planetaria. La Terra subisce da sempre un bombardamento continuo di materiale proveniente dallo Spazio che può andare da minuscole particelle a oggetti di dimensioni non trascurabili; questi oggetti chiamati NEO (Near Earth Objects) sono veri e propri asteroidi o frammenti di essi e orbitano in prossimità della Terra intersecando talvolta la sua orbita diventando di fatto potenzialmente pericolosi. I potenziali impatti sul nostro pianeta di corpi di piccole dimensioni hanno iniziato a sollevare negli ultimi tempi una crescente attenzione tra gli scienziati, i governi e cittadini di tutto il mondo; problema che, la comunità scientifica sta cercando di affrontare con un'attività di monitoraggio da Terra e attraverso alcune missioni spaziali. In particolare, prenderemo in considerazione la missione DART della NASA che ha avuto il compito di deflettere l'orbita di un asteroide e la missione europea Hera, che dovrà studiare gli effetti conseguenti dell’impatto anche nell’ottica di verificare la riproducibilità nel caso si presentasse un evento avverso nel prossimo futuro. Il target delle due missioni è l'asteroide Dimorphos, sul quale è stata sperimentata la tecnica dell’impattore cinetico. Nell’ambito di queste due missioni abbiamo analizzato l’approccio e la strategia di comunicazione delle agenzie spaziali Statunitense (NASA) ed Europea (ESA), protagoniste indiscusse nel panorama geopolitico dell’esplorazione spaziale. Abbiamo quindi messo in evidenza quanto la comunicazione sia un ponte imprescindibile tra la scienza e la società e come lo Spazio rappresenti a tutti gli effetti un campo di frontiera non solo dal punto di vista scientifico e tecnologico ma sia anche strumento di progresso culturale, economico e sociale in senso lato.

La difesa planetaria da asteroidi tra comunicazione e scienza: le missioni DART ed Hera.

CABRAS, FABRIZIO
2021/2022

Abstract

Sempre più spesso sentiamo parlare di difesa planetaria. La Terra subisce da sempre un bombardamento continuo di materiale proveniente dallo Spazio che può andare da minuscole particelle a oggetti di dimensioni non trascurabili; questi oggetti chiamati NEO (Near Earth Objects) sono veri e propri asteroidi o frammenti di essi e orbitano in prossimità della Terra intersecando talvolta la sua orbita diventando di fatto potenzialmente pericolosi. I potenziali impatti sul nostro pianeta di corpi di piccole dimensioni hanno iniziato a sollevare negli ultimi tempi una crescente attenzione tra gli scienziati, i governi e cittadini di tutto il mondo; problema che, la comunità scientifica sta cercando di affrontare con un'attività di monitoraggio da Terra e attraverso alcune missioni spaziali. In particolare, prenderemo in considerazione la missione DART della NASA che ha avuto il compito di deflettere l'orbita di un asteroide e la missione europea Hera, che dovrà studiare gli effetti conseguenti dell’impatto anche nell’ottica di verificare la riproducibilità nel caso si presentasse un evento avverso nel prossimo futuro. Il target delle due missioni è l'asteroide Dimorphos, sul quale è stata sperimentata la tecnica dell’impattore cinetico. Nell’ambito di queste due missioni abbiamo analizzato l’approccio e la strategia di comunicazione delle agenzie spaziali Statunitense (NASA) ed Europea (ESA), protagoniste indiscusse nel panorama geopolitico dell’esplorazione spaziale. Abbiamo quindi messo in evidenza quanto la comunicazione sia un ponte imprescindibile tra la scienza e la società e come lo Spazio rappresenti a tutti gli effetti un campo di frontiera non solo dal punto di vista scientifico e tecnologico ma sia anche strumento di progresso culturale, economico e sociale in senso lato.
2021
Planetary defense from asteroids between communication and science: the DART and Hera missions.
asteroidi
comunicazione
missioni spaziali
rischio
PHA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/41804