Forme del desiderio e dell'omosessualità fuori dalla vergogna: un’analisi di Kryl'ja di Michail Kuzmin.

Il presente lavoro di tesi intende mettere in luce come il romanzo "Kril'ja" (1906) di Michail Kuzmin, una delle prime opere in prosa dichiaratamente omosessuali, costituisca uno degli esempi più radicali di identità gay nello spazio letterario per la sua natura di accettazione e lontana da una dimensione di vergogna personale. Allo scopo di ampliare l'analisi del romanzo, si è analizzato il concetto di canone letterario, più diffuso nel contesto anglosassone, per poi introdurre il concetto di letteratura omosessuale e infine di canone della letteratura omosessuale, mettendone in luce i lati positivi nello spettro letterario così come quelli più critici. Per dimostrare la portata radicale e quasi rivoluzionaria del romanzo di Michail Kuzmin, infine, si è effettuata anche un'analisi comparata con alcuni romanzi iscritti al canone letterario omosessuale (Wilde, Gide, Forster), da cui Kuzmin è stato escluso per diverse ragioni culturali e storiche.