La traduzione ha il compito di riprodurre il testo di partenza in un testo d’arrivo il più equivalente possibile, cercando di ovviare alle diverse difficoltà, sia a livello lessicale che grammaticale. Per poter fare ciò, il traduttore deve ricorrere ad alcune necessarie trasformazioni lessicali, morfologiche o sintattiche, che pur allontanando a livello formale il testo d’arrivo da quello di partenza, permettono di rendere al meglio il significato. L’obiettivo di questa tesi è, dunque, partendo dalla comparazione di quattro diversi accordi bilaterali tra la Russia e l’Italia, su temi di vario genere, analizzare due specifiche forme grammaticali: il gerundio e il participio, focalizzandosi sulle modalità in cui queste due forme vengono rese a partire dalla versione russa nella versione italiana del testo, individuare quali tipi di trasformazioni sono state attuate, e le motivazioni che possono celarsi dietro a queste scelte. Infine, la tesi si pone l’obiettivo di individuare le tendenze di traduzione delle due forme grammaticali ed eventuali similitudini e differenze che ricorrono tra le due lingue. In particolare, nel primo capitolo viene effettuata una breve introduzione teorica sulla pratica traduttiva e le principali caratteristiche del linguaggio giuridico. Nel secondo capitolo vengono descritte forme ed usi del gerundio e del participio. Nel terzo capitolo vengono presentati i testi oggetto di studio e infine nel quarto capitolo vengono analizzate le forme individuate, alla luce delle basi teoriche precedentemente discusse.
Gerundio e participio nel linguaggio giuridico italiano e russo: analisi di accordi bilaterali tra Italia e Russia.
TROFIN, SANDA
2021/2022
Abstract
La traduzione ha il compito di riprodurre il testo di partenza in un testo d’arrivo il più equivalente possibile, cercando di ovviare alle diverse difficoltà, sia a livello lessicale che grammaticale. Per poter fare ciò, il traduttore deve ricorrere ad alcune necessarie trasformazioni lessicali, morfologiche o sintattiche, che pur allontanando a livello formale il testo d’arrivo da quello di partenza, permettono di rendere al meglio il significato. L’obiettivo di questa tesi è, dunque, partendo dalla comparazione di quattro diversi accordi bilaterali tra la Russia e l’Italia, su temi di vario genere, analizzare due specifiche forme grammaticali: il gerundio e il participio, focalizzandosi sulle modalità in cui queste due forme vengono rese a partire dalla versione russa nella versione italiana del testo, individuare quali tipi di trasformazioni sono state attuate, e le motivazioni che possono celarsi dietro a queste scelte. Infine, la tesi si pone l’obiettivo di individuare le tendenze di traduzione delle due forme grammaticali ed eventuali similitudini e differenze che ricorrono tra le due lingue. In particolare, nel primo capitolo viene effettuata una breve introduzione teorica sulla pratica traduttiva e le principali caratteristiche del linguaggio giuridico. Nel secondo capitolo vengono descritte forme ed usi del gerundio e del participio. Nel terzo capitolo vengono presentati i testi oggetto di studio e infine nel quarto capitolo vengono analizzate le forme individuate, alla luce delle basi teoriche precedentemente discusse.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/41965