Questo elaborato si pone l’obiettivo di esaminare la letteratura esistente riguardante gli interventi motori per bambini affetti da paralisi cerebrale infantile. La letteratura scientifica dimostra che per i bambini con patologie neurologiche, in questo caso con paralisi cerebrale infantile, l’attività fisica non solo risulta attuabile, ma assolutamente vantaggiosa per il miglioramento della condizione di benessere fisico, psichico e sociale del soggetto. I soggetti affetti da PCI presentano talvolta forti limitazioni fisiche riguardanti tutte le componenti del fitness (forza, resistenza, flessibilità e composizione corporea), nonché numerose comorbidità riguardanti la sfera psico-sociale (disturbi cognitivi, disturbi del comportamento, ansia, difficoltà nelle relazioni sociali). Esercizi di forza, resistenza e flessibilità si sono spesso dimostrati efficaci per il miglioramento parziale della condizione dei bambini. Affinché questo avvenga, è però necessario conoscere i sintomi e condizioni associate che possono presentarsi, nonché eventuali trattamenti e come questi possono modificare i sintomi motori e non. Questo perché l’attività da proporre per un bambino affetto da PCI deve essere adattata alla sua condizione: esistono infatti una serie di controindicazioni, precauzioni ed adattamenti da attivare in determinate situazioni. È importante tenere presente che questa condizione può includere diversi disturbi di vario tipo che cambiano molto da soggetto a soggetto, quindi ogni persona deve essere presa in esame nella sua totalità e la progettazione delle attività deve essere cucita su misura per risultare efficace o quantomeno non dannosa per il soggetto. Per una progettazione ideale non vanno tralasciati gli aspetti psico-sociali che caratterizzano un bambino affetto da PCI, il quale si trova a dover svolgere le sue attività quotidiane all’interno di un gruppo sociale che è costituito dalla classe scolastica. Il progetto quindi non deve limitarsi alla proposta di attività per il miglioramento fisico del bambino affetto, ma deve avere l’obiettivo di aumentare la partecipazione e l’interazione con i compagni di classe. Alla luce dell’evidenza scientifica e delle considerazioni inclusive, infine, l’elaborato ipotizza alcune attività pratiche che possono essere sperimentate in una classe di scienze motorie a scuola, analizzando le eventuali barriere e i facilitatori che possono presentarsi e cercando di arginare le prime e incrementare gli ultimi.

Attività Motorie e Sportive per Bambini con Paralisi Cerebrale Infantile: Didattica e Inclusione a Scuola

CARBONARO, ALICE
2021/2022

Abstract

Questo elaborato si pone l’obiettivo di esaminare la letteratura esistente riguardante gli interventi motori per bambini affetti da paralisi cerebrale infantile. La letteratura scientifica dimostra che per i bambini con patologie neurologiche, in questo caso con paralisi cerebrale infantile, l’attività fisica non solo risulta attuabile, ma assolutamente vantaggiosa per il miglioramento della condizione di benessere fisico, psichico e sociale del soggetto. I soggetti affetti da PCI presentano talvolta forti limitazioni fisiche riguardanti tutte le componenti del fitness (forza, resistenza, flessibilità e composizione corporea), nonché numerose comorbidità riguardanti la sfera psico-sociale (disturbi cognitivi, disturbi del comportamento, ansia, difficoltà nelle relazioni sociali). Esercizi di forza, resistenza e flessibilità si sono spesso dimostrati efficaci per il miglioramento parziale della condizione dei bambini. Affinché questo avvenga, è però necessario conoscere i sintomi e condizioni associate che possono presentarsi, nonché eventuali trattamenti e come questi possono modificare i sintomi motori e non. Questo perché l’attività da proporre per un bambino affetto da PCI deve essere adattata alla sua condizione: esistono infatti una serie di controindicazioni, precauzioni ed adattamenti da attivare in determinate situazioni. È importante tenere presente che questa condizione può includere diversi disturbi di vario tipo che cambiano molto da soggetto a soggetto, quindi ogni persona deve essere presa in esame nella sua totalità e la progettazione delle attività deve essere cucita su misura per risultare efficace o quantomeno non dannosa per il soggetto. Per una progettazione ideale non vanno tralasciati gli aspetti psico-sociali che caratterizzano un bambino affetto da PCI, il quale si trova a dover svolgere le sue attività quotidiane all’interno di un gruppo sociale che è costituito dalla classe scolastica. Il progetto quindi non deve limitarsi alla proposta di attività per il miglioramento fisico del bambino affetto, ma deve avere l’obiettivo di aumentare la partecipazione e l’interazione con i compagni di classe. Alla luce dell’evidenza scientifica e delle considerazioni inclusive, infine, l’elaborato ipotizza alcune attività pratiche che possono essere sperimentate in una classe di scienze motorie a scuola, analizzando le eventuali barriere e i facilitatori che possono presentarsi e cercando di arginare le prime e incrementare gli ultimi.
2021
Motor Activities and Sport for Children with Cerebral Palsy: Didactics and Inclusion at School
Paralisi Cerebrale
Attività Adattate
Inclusione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/41981