In a period in which central power is absent, between the eleventh and twelfth centuries, in Italy (central-northern) we are witnessing the formation of municipalities. The thesis analyzes three poetic works (Liber Cumanus, Liber Pergaminus, Liber Maiorichinus) contemporary (or almost), which represent the social and political-institutional mirror of the cities assumed therein. Despite the presence of rhetorical elements and political speeches, exalting the part supported by the authors, it is possible to grasp those aspects that denote a social and political dynamic and which, in the short term, will lead to the affirmation of autonomy. Among the protagonists of this 'adventure' we still find the bishop, but above all the citizens, cives and milites, and from their meeting / clash the new municipal realities will be born.

In un periodo in cui il potere centrale è assente, a cavallo tra l'XI e XII secolo, in Italia (centro-settentrionale) si assiste alla nascita dei Comuni. La tesi analizza tre opere poetiche (Liber Cumanus, Liber Pergaminus, Liber Maiorichinus) coeve (o quasi), che rappresentano lo specchio sociale e politico-istituzionale delle città ivi descritte. Nonostante la presenza di elementi retorici e di discorsi politici, esaltanti la parte sostenuta dagli autori, è possibile cogliere quegli aspetti che denotano una dinamica sociale e politica e che, a breve, porteranno all'affermazione dell'autonomia. Tra i protagonisti di questa 'avventura' troviamo ancora il vescovo, ma soprattutto i cittadini, cives e milites, e dal loro incontro/scontro nasceranno le nuove realtà comunale.

"Qui populi jussis urbis moderantur habenis". Retoriche urbane e progetti politici nella prima età comunale.

INTERLANDI, ALBERTO
2021/2022

Abstract

In a period in which central power is absent, between the eleventh and twelfth centuries, in Italy (central-northern) we are witnessing the formation of municipalities. The thesis analyzes three poetic works (Liber Cumanus, Liber Pergaminus, Liber Maiorichinus) contemporary (or almost), which represent the social and political-institutional mirror of the cities assumed therein. Despite the presence of rhetorical elements and political speeches, exalting the part supported by the authors, it is possible to grasp those aspects that denote a social and political dynamic and which, in the short term, will lead to the affirmation of autonomy. Among the protagonists of this 'adventure' we still find the bishop, but above all the citizens, cives and milites, and from their meeting / clash the new municipal realities will be born.
2021
"Qui populi jussis urbis moderantur habenis". Urban rhetoric and political projects in the early communal age.
In un periodo in cui il potere centrale è assente, a cavallo tra l'XI e XII secolo, in Italia (centro-settentrionale) si assiste alla nascita dei Comuni. La tesi analizza tre opere poetiche (Liber Cumanus, Liber Pergaminus, Liber Maiorichinus) coeve (o quasi), che rappresentano lo specchio sociale e politico-istituzionale delle città ivi descritte. Nonostante la presenza di elementi retorici e di discorsi politici, esaltanti la parte sostenuta dagli autori, è possibile cogliere quegli aspetti che denotano una dinamica sociale e politica e che, a breve, porteranno all'affermazione dell'autonomia. Tra i protagonisti di questa 'avventura' troviamo ancora il vescovo, ma soprattutto i cittadini, cives e milites, e dal loro incontro/scontro nasceranno le nuove realtà comunale.
Chiesa
Comune
Milites
Società
Vescovo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/42006