B. oleae è il principale fitofago dell’olivo nel bacino del Mediterraneo, responsabile di importanti perdite produttive ed economiche. Il suo controllo è tradizionalmente mediato dall’utilizzo di insetticidi di sintesi, ma con le recenti normative che mirano ad una riduzione dei fitofarmaci per salvaguardare la salute umana e l’ambiente, la ricerca di nuovi metodi di controllo è passata in primo piano. Le alternative disponibili come la cattura massale o i dispositivi attract and kill sono state spesso discusse per i loro effetti non sempre soddisfacenti. Tra le nuove alternative oggetto di studio, il controllo simbiotico potrebbe avere dei risvolti positivi per contenere le infestazioni di B. oleae in un ottica di gestione sostenibile. E' noto infatti che la mosca dell'olivo, in tutte le fasi del suo sviluppo, possieda una simbiosi stretta con il batterio Ca. Erwinia dacicola. La simbiosi del tefritide con tale batterio è di estrema importanza sia per lo sviluppo delle larve che degli adulti. Nella prima fase infatti, il batterio concorre alla detossificazione dell’oleuropeina, un glucoside fenolico tossico presente naturalmente nella polpa delle olive. Successivamente, durante la fase adulta del dittero, il batterio svolge un ruolo fondamentale nella degradazione di composti azotati altrimenti inaccessibili alla mosca. Il ruolo chiave del simbionte per la fitness dell’ospite ha quindi dato il via a nuovi studi per il controllo del fitofago basato sulla manipolazione della simbiosi. In questo lavoro di tesi si è indagato in laboratorio l’effetto di sostanze antimicrobiche spruzzate direttamente sulle olive infestate da uova con lo scopo di interrompere la trasmissione verticale di Ca. Erwinia dacicola. Sono state effettuate analisi genetiche attraverso la tecnica PCR quantitativa, o “Real Time PCR”, che ha permesso di quantificare il DNA del simbionte presente negli stadi di larva, pupa e adulto della mosca dell’olivo. Sono stati valutati inoltre la fitness e la capacità di sviluppo della mosca
Possibilità di controllo simbiotico di Bactrocera oleae attraverso l’applicazione di antimicrobici su frutti infestati da uova
BERNARDI, SARA
2022/2023
Abstract
B. oleae è il principale fitofago dell’olivo nel bacino del Mediterraneo, responsabile di importanti perdite produttive ed economiche. Il suo controllo è tradizionalmente mediato dall’utilizzo di insetticidi di sintesi, ma con le recenti normative che mirano ad una riduzione dei fitofarmaci per salvaguardare la salute umana e l’ambiente, la ricerca di nuovi metodi di controllo è passata in primo piano. Le alternative disponibili come la cattura massale o i dispositivi attract and kill sono state spesso discusse per i loro effetti non sempre soddisfacenti. Tra le nuove alternative oggetto di studio, il controllo simbiotico potrebbe avere dei risvolti positivi per contenere le infestazioni di B. oleae in un ottica di gestione sostenibile. E' noto infatti che la mosca dell'olivo, in tutte le fasi del suo sviluppo, possieda una simbiosi stretta con il batterio Ca. Erwinia dacicola. La simbiosi del tefritide con tale batterio è di estrema importanza sia per lo sviluppo delle larve che degli adulti. Nella prima fase infatti, il batterio concorre alla detossificazione dell’oleuropeina, un glucoside fenolico tossico presente naturalmente nella polpa delle olive. Successivamente, durante la fase adulta del dittero, il batterio svolge un ruolo fondamentale nella degradazione di composti azotati altrimenti inaccessibili alla mosca. Il ruolo chiave del simbionte per la fitness dell’ospite ha quindi dato il via a nuovi studi per il controllo del fitofago basato sulla manipolazione della simbiosi. In questo lavoro di tesi si è indagato in laboratorio l’effetto di sostanze antimicrobiche spruzzate direttamente sulle olive infestate da uova con lo scopo di interrompere la trasmissione verticale di Ca. Erwinia dacicola. Sono state effettuate analisi genetiche attraverso la tecnica PCR quantitativa, o “Real Time PCR”, che ha permesso di quantificare il DNA del simbionte presente negli stadi di larva, pupa e adulto della mosca dell’olivo. Sono stati valutati inoltre la fitness e la capacità di sviluppo della moscaFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
BERNARDI_SARA.pdf
accesso aperto
Dimensione
2.22 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.22 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/42973