Sviluppo di un nuovo generatore a Risonanza Quantica Molecolare (QMR) per applicazioni in artroscopia: dalla ricerca di mercato alla caratterizzazione del prototipo.

Nowadays there is an increasing interest in the use of electrosurgery for arthroscopy applications because of the many advantages of using RF currents in minimally invasive procedures. The expansion and development of the market has attracted the interest of Telea Medical, the patent holder of Quantum Molecular Resonance (QMR), which intends to expand the fields of application in surgery of its technology. Therefore, the company initiated the project of developing a new generator, thanks to data provided by market research on the operating modes of competing devices. The first characterization of the “Vesalius Arthro Smart” prototype required readjustment of the circuit of a previous equipment to meet power requirements and to avoid thermal damage to internal components. The optimal results at the end of the trial highlighted its potential and enabled the evaluation of possible future developments aimed at ensuring better load management and greater safety for the patient and the equipment involved.

Attualmente si registra un crescente interesse per l'utilizzo di apparecchi elettromedicali per l'artroscopia a causa dei molteplici vantaggi offerti dall’impiego di correnti a radiofrequenza (RF) nelle procedure mininvasive. La continua espansione e sviluppo del mercato ha suscitato l’attenzione di Telea Medical, detentrice del brevetto sulla Risonanza Quantica Molecolare (QMR), che intende ampliare i campi di applicazione in chirurgia della propria tecnologia. In questo senso, l’azienda ha avviato il progetto di sviluppo di un nuovo generatore, grazie anche ai dati forniti da una ricerca di mercato sulle modalità operative dei dispositivi della concorrenza. La prima caratterizzazione del prototipo “Vesalius Arthro Smart” ha richiesto il riadattamento del circuito di una precedente apparecchiatura per soddisfare i requisiti di potenza e per evitare danni termici ai componenti interni. I risultati ottimali al termine della sperimentazione ne hanno evidenziato le potenzialità e hanno consentito la valutazione di possibili sviluppi futuri, volti a garantire una migliore gestione del carico ed una maggiore sicurezza per il paziente e per le apparecchiature coinvolte.