Il secolo scorso ha visto, tra grandi entusiasmi e brusche frenate, l’affermazione dell’ecumenismo quale fenomeno centrale della storia del cristianesimo contemporaneo. Il presente lavoro si concentra sulle relazioni ecumeniche tra la Chiesa cattolica e il Patriarcato ecumenico nella loro evoluzione storico-teologica, dagli impulsi del Novecento fino alle più recenti prospettive, delineando lo stato attuale del dialogo inter-cristiano e le tematiche di maggior rilievo che lo attraversano con lo scopo di dimostrare come il cammino di progressione verso il ristabilimento della piena e visibile comunione abbia subito una notevole accelerazione, nei temi e nei toni, grazie alla comunanza di vedute e sensibilità che lega fra loro papa Francesco e il patriarca ecumenico Bartolomeo, alla concordanza esistente tra le loro agende di governo e alla corrispondenza tra le visioni del cristianesimo che essi promuovono. La dimostrazione si poggia su uno studio analitico e comparativo delle fonti primarie quali documenti e dichiarazioni ufficiali e si avvale del supporto critico di una folta bibliografia secondaria. Il connubio tra letteratura scientifica e atti ecclesiastici consente di evidenziare i collegamenti e gli incroci di dati tra le posizioni assunte dagli attori in campo e le vicende storico-politico-sociali ad esse soggiacenti. Emergerà, da un’approfondita indagine dei fatti e da un minuzioso esame delle fonti, un quadro polarizzato che oppone tra loro la Chiesa cattolica e il Patriarcato ecumenico da un lato e la Chiesa ortodossa russa dall’altro. Diversi modelli etico-morali, antropologici, sociali, giuridici, geopolitici e di dottrina sociale, molto più degli snodi teologici, contribuiscono infatti ad una stagnazione del dialogo, alla parzializzazione dello stesso e all’allontanamento di una risoluzione definitiva. Tali modelli sono documentati e presentati al lettore, accompagnati da un esercizio di geopolitica ecclesiastica focalizzato su sfide ideologiche, dispute giurisdizionali, legami tra religione e politica, lo scisma ortodosso in atto e l’invasione russa dell’Ucraina: temi di assoluta attualità, decisivi fattori di arresto nel cammino verso l’unità. I risultati mostreranno come, forti di un sentito rapporto di fratellanza personale e di sororità interecclesiale, Francesco e Bartolomeo hanno dato un nuovo impulso al dialogo ecumenico, conducendo insieme una serie di battaglie su tematiche quali le ingiustizie sociali, lo squilibrio di un sistema economico cinico e spietato, i diritti umani e la salvaguardia dell’ambiente, avanzando contestualmente in campo teologico nella promozione dell’unità come una diversità riconciliata che valorizzi armoniosamente tutte le tradizioni. Tra l’ottimismo per questa convergenza e il pessimismo per le divergenze riscontrate, tale lavoro mira a diventare uno strumento critico per meglio comprendere come si è giunti allo stato delle attuali relazioni ecumeniche, quali sono i principali punti di contrasto su cui agire, in che direzione e verso quale destino sta viaggiando il dialogo ecumenico. E, in tutto ciò, quale ruolo fondamentale va riconosciuto all’apporto e all’operato di Francesco e Bartolomeo, al dato storico che mai prima di loro le due figure più rappresentative della cristianità avevano camminato, supportandosi e ammirandosi reciprocamente, nella stessa direzione.
Le relazioni ecumeniche tra Francesco e Bartolomeo I. Nodi teologici, diritti umani, geopolitica ecclesiastica: uno studio sui modelli di cristianità e il futuro del dialogo ecumenico.
FALIVENE, PIERCAMILLO
2021/2022
Abstract
Il secolo scorso ha visto, tra grandi entusiasmi e brusche frenate, l’affermazione dell’ecumenismo quale fenomeno centrale della storia del cristianesimo contemporaneo. Il presente lavoro si concentra sulle relazioni ecumeniche tra la Chiesa cattolica e il Patriarcato ecumenico nella loro evoluzione storico-teologica, dagli impulsi del Novecento fino alle più recenti prospettive, delineando lo stato attuale del dialogo inter-cristiano e le tematiche di maggior rilievo che lo attraversano con lo scopo di dimostrare come il cammino di progressione verso il ristabilimento della piena e visibile comunione abbia subito una notevole accelerazione, nei temi e nei toni, grazie alla comunanza di vedute e sensibilità che lega fra loro papa Francesco e il patriarca ecumenico Bartolomeo, alla concordanza esistente tra le loro agende di governo e alla corrispondenza tra le visioni del cristianesimo che essi promuovono. La dimostrazione si poggia su uno studio analitico e comparativo delle fonti primarie quali documenti e dichiarazioni ufficiali e si avvale del supporto critico di una folta bibliografia secondaria. Il connubio tra letteratura scientifica e atti ecclesiastici consente di evidenziare i collegamenti e gli incroci di dati tra le posizioni assunte dagli attori in campo e le vicende storico-politico-sociali ad esse soggiacenti. Emergerà, da un’approfondita indagine dei fatti e da un minuzioso esame delle fonti, un quadro polarizzato che oppone tra loro la Chiesa cattolica e il Patriarcato ecumenico da un lato e la Chiesa ortodossa russa dall’altro. Diversi modelli etico-morali, antropologici, sociali, giuridici, geopolitici e di dottrina sociale, molto più degli snodi teologici, contribuiscono infatti ad una stagnazione del dialogo, alla parzializzazione dello stesso e all’allontanamento di una risoluzione definitiva. Tali modelli sono documentati e presentati al lettore, accompagnati da un esercizio di geopolitica ecclesiastica focalizzato su sfide ideologiche, dispute giurisdizionali, legami tra religione e politica, lo scisma ortodosso in atto e l’invasione russa dell’Ucraina: temi di assoluta attualità, decisivi fattori di arresto nel cammino verso l’unità. I risultati mostreranno come, forti di un sentito rapporto di fratellanza personale e di sororità interecclesiale, Francesco e Bartolomeo hanno dato un nuovo impulso al dialogo ecumenico, conducendo insieme una serie di battaglie su tematiche quali le ingiustizie sociali, lo squilibrio di un sistema economico cinico e spietato, i diritti umani e la salvaguardia dell’ambiente, avanzando contestualmente in campo teologico nella promozione dell’unità come una diversità riconciliata che valorizzi armoniosamente tutte le tradizioni. Tra l’ottimismo per questa convergenza e il pessimismo per le divergenze riscontrate, tale lavoro mira a diventare uno strumento critico per meglio comprendere come si è giunti allo stato delle attuali relazioni ecumeniche, quali sono i principali punti di contrasto su cui agire, in che direzione e verso quale destino sta viaggiando il dialogo ecumenico. E, in tutto ciò, quale ruolo fondamentale va riconosciuto all’apporto e all’operato di Francesco e Bartolomeo, al dato storico che mai prima di loro le due figure più rappresentative della cristianità avevano camminato, supportandosi e ammirandosi reciprocamente, nella stessa direzione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Falivene_Piercamillo.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.24 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.24 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/44365