Background: La psoriasi è una malattia che presenta un'elevata comorbidità. Tuttavia, pochi studi hanno analizzato sistematicamente lo stato di comorbidità dei pazienti con psoriasi rispetto all'intero spettro delle malattie infiammatorie. Obiettivo: analizzare sistematicamente lo stato di comorbidità dei pazienti con psoriasi utilizzando un approccio basato sulle reti. Confrontare i risultati ottenuti con quelli relativi ad un gruppo di individui di controllo. Materiali e metodi: Lo studio caso-controllo ha coinvolto un totale di 57228 pazienti, divisi equamente tra pazienti con psoriasi e pazienti senza psoriasi, appaiati 1:1 per sesso ed età. Dopo una sistemazione dei dati dovuta alla presenza di errori di trascrizione, sono state svolte le prime analisi esplorative. Tali analisi hanno coinvolto le variabili età, sesso e indice di massa corporeo (BMI) dei pazienti. Successivamente sono state considerate le 124 variabili relative alle possibili comorbidità, si sono confrontate il numero di comorbidità tra pazienti psoriasici e non psoriasici attraverso un test di Wilcoxon per dati appaiati. Inoltre, per verificare se ci fosse una differenza statisticamente significativa tra le frequenze di una comorbidità nel gruppo dei soggetti con psoriasi e le frequenze della stessa per i controlli, si è utilizzato il test di McNemar con correzione di Bonferroni. Per valutare la presenza simultanea di molteplici malattie, è necessario determinare la misura della forza di associazione tra il fattore di esposizione e ogni singola malattia. Per stimare tale relazione, sono stati utilizzati due approcci: la correlazione di Pearson per le variabili dicotomiche e l'odds ratio. Proseguendo con le analisi si sono create delle reti di comorbidità. Queste reti sono reti non orientate nelle quali le malattie sono rappresentate come nodi, mentre le relazioni tra le malattie sono rappresentate da archi. In questo lavoro, gli archi sono dati dalle misure di associazione di cui sopra. Per misurare le proprietà strutturali delle reti di comorbidità si sono adottate cinque metriche: diametro, densità, grado di centralità, cloness centrality, average nearest neighbor degree. Conclusioni: Dalle analisi esplorative emerge che il BMI, studiato separatamente per i due sessi, presenta una differenza statisticamente significativa per i soggetti affetti da psoriasi rispetto a quelli che non ne sono stati colpiti: i test di Wilcoxon per dati appaiati per i test che confrontano casi e controlli negli uomini e nelle donne riportano entrambi un p-value inferiore a 0,001. Questo indica che il BMI è un potenziale fattore confondente. Nello sviluppo delle reti di comorbidità, si è notato che la rete di comorbidità per i pazienti che presentano psoriasi è più articolata rispetto a quella per i pazienti privi della malattia d'interesse. La prima rete presenta infatti 52 nodi e 980 archi statisticamente significativi, mentre la seconda rete ha un numero inferiore sia di nodi che di archi, rispettivamente sono infatti 44 e 787. I nodi della rete dei soggetti psoriasici sono più strettamente raggruppati rispetto ai nodi della rete dei controlli, e le relazioni tra di loro sono più concentrate. Questo è indicato anche dal maggiore numero di connessioni per nodo e dal maggior numero medio di gradi per vicino nella rete dei soggetti con psoriasi. Si ottengono risultati equivalenti confrontando le reti per soggetti psoriasici e soggetti non psoriasici costruite utilizzando gli odds ratio come misure per gli archi. Poiché è noto dalla letteratura che ci sono differenze tra le comorbidità presenti negli uomini e nelle donne, si è deciso di valutare le reti di comorbidità divise per i due sessi, solo per i pazienti affetti da psoriasi. Non risultano differenze rilevanti tra le due reti.

Analisi e caratterizzazione delle comorbidità nel paziente psoriasico

GATTI, MAURA
2022/2023

Abstract

Background: La psoriasi è una malattia che presenta un'elevata comorbidità. Tuttavia, pochi studi hanno analizzato sistematicamente lo stato di comorbidità dei pazienti con psoriasi rispetto all'intero spettro delle malattie infiammatorie. Obiettivo: analizzare sistematicamente lo stato di comorbidità dei pazienti con psoriasi utilizzando un approccio basato sulle reti. Confrontare i risultati ottenuti con quelli relativi ad un gruppo di individui di controllo. Materiali e metodi: Lo studio caso-controllo ha coinvolto un totale di 57228 pazienti, divisi equamente tra pazienti con psoriasi e pazienti senza psoriasi, appaiati 1:1 per sesso ed età. Dopo una sistemazione dei dati dovuta alla presenza di errori di trascrizione, sono state svolte le prime analisi esplorative. Tali analisi hanno coinvolto le variabili età, sesso e indice di massa corporeo (BMI) dei pazienti. Successivamente sono state considerate le 124 variabili relative alle possibili comorbidità, si sono confrontate il numero di comorbidità tra pazienti psoriasici e non psoriasici attraverso un test di Wilcoxon per dati appaiati. Inoltre, per verificare se ci fosse una differenza statisticamente significativa tra le frequenze di una comorbidità nel gruppo dei soggetti con psoriasi e le frequenze della stessa per i controlli, si è utilizzato il test di McNemar con correzione di Bonferroni. Per valutare la presenza simultanea di molteplici malattie, è necessario determinare la misura della forza di associazione tra il fattore di esposizione e ogni singola malattia. Per stimare tale relazione, sono stati utilizzati due approcci: la correlazione di Pearson per le variabili dicotomiche e l'odds ratio. Proseguendo con le analisi si sono create delle reti di comorbidità. Queste reti sono reti non orientate nelle quali le malattie sono rappresentate come nodi, mentre le relazioni tra le malattie sono rappresentate da archi. In questo lavoro, gli archi sono dati dalle misure di associazione di cui sopra. Per misurare le proprietà strutturali delle reti di comorbidità si sono adottate cinque metriche: diametro, densità, grado di centralità, cloness centrality, average nearest neighbor degree. Conclusioni: Dalle analisi esplorative emerge che il BMI, studiato separatamente per i due sessi, presenta una differenza statisticamente significativa per i soggetti affetti da psoriasi rispetto a quelli che non ne sono stati colpiti: i test di Wilcoxon per dati appaiati per i test che confrontano casi e controlli negli uomini e nelle donne riportano entrambi un p-value inferiore a 0,001. Questo indica che il BMI è un potenziale fattore confondente. Nello sviluppo delle reti di comorbidità, si è notato che la rete di comorbidità per i pazienti che presentano psoriasi è più articolata rispetto a quella per i pazienti privi della malattia d'interesse. La prima rete presenta infatti 52 nodi e 980 archi statisticamente significativi, mentre la seconda rete ha un numero inferiore sia di nodi che di archi, rispettivamente sono infatti 44 e 787. I nodi della rete dei soggetti psoriasici sono più strettamente raggruppati rispetto ai nodi della rete dei controlli, e le relazioni tra di loro sono più concentrate. Questo è indicato anche dal maggiore numero di connessioni per nodo e dal maggior numero medio di gradi per vicino nella rete dei soggetti con psoriasi. Si ottengono risultati equivalenti confrontando le reti per soggetti psoriasici e soggetti non psoriasici costruite utilizzando gli odds ratio come misure per gli archi. Poiché è noto dalla letteratura che ci sono differenze tra le comorbidità presenti negli uomini e nelle donne, si è deciso di valutare le reti di comorbidità divise per i due sessi, solo per i pazienti affetti da psoriasi. Non risultano differenze rilevanti tra le due reti.
2022
Analysis and characterisation of comorbidity patterns in psoriatic patients
Comorbidità
Psoriasi
Logistic Regression
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/44773