Melilla è un’enclave spagnola nel nord del Marocco: una città di frontiera che è a tutti gli effetti Europa, nonostante si situi nel continente africano. Da qui passano tantissime persone che tentano di raggiungere il nostro continente alla ricerca di un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie, lasciandosi alle spalle un mondo conosciuto. È una città alquanto particolare caratterizzata dall’incontro-scontro di quattro culture ed influenzata dai giochi di potere tra Spagna e Marocco, a spese della popolazione. Durante i tre mesi di ricerca sul campo a Melilla ho potuto osservare e questionarmi in merito a quattro macro-tematiche: il concetto di confine ed i suoi significati; il concetto dell’identità culturale e il contatto con l’Altro da sé; il tema della salute mentale e l’approccio dell’etnopsichiatria; ed infine il concetto di pedagogia di frontiera con la sua declinazione generale nella pedagogia multiculturale e di intervento sociale in contesti marginalizzati. Ogni capitolo presenta un parallelismo tra i concetti sopra esposti ed il contesto melillense: dalla sostituzione del confine virtuale con la creazione materiale di muri e recinzioni in chiave anti-migrante; passando per l’identità Harraga ed il razzismo istituzionale; continuando con l’analisi di un caso studio di Disturbo da Stress Post-traumatico; concludendo infine con la solidarietà dal basso in città e l’analisi dei limiti dell’antirazzismo bianco moderno.

Pedagodia di confine: tra muri, identità, etnopsichiatria e intervento sociale - il caso di Melilla.

FASSER, CELINE
2022/2023

Abstract

Melilla è un’enclave spagnola nel nord del Marocco: una città di frontiera che è a tutti gli effetti Europa, nonostante si situi nel continente africano. Da qui passano tantissime persone che tentano di raggiungere il nostro continente alla ricerca di un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie, lasciandosi alle spalle un mondo conosciuto. È una città alquanto particolare caratterizzata dall’incontro-scontro di quattro culture ed influenzata dai giochi di potere tra Spagna e Marocco, a spese della popolazione. Durante i tre mesi di ricerca sul campo a Melilla ho potuto osservare e questionarmi in merito a quattro macro-tematiche: il concetto di confine ed i suoi significati; il concetto dell’identità culturale e il contatto con l’Altro da sé; il tema della salute mentale e l’approccio dell’etnopsichiatria; ed infine il concetto di pedagogia di frontiera con la sua declinazione generale nella pedagogia multiculturale e di intervento sociale in contesti marginalizzati. Ogni capitolo presenta un parallelismo tra i concetti sopra esposti ed il contesto melillense: dalla sostituzione del confine virtuale con la creazione materiale di muri e recinzioni in chiave anti-migrante; passando per l’identità Harraga ed il razzismo istituzionale; continuando con l’analisi di un caso studio di Disturbo da Stress Post-traumatico; concludendo infine con la solidarietà dal basso in città e l’analisi dei limiti dell’antirazzismo bianco moderno.
2022
Border pedagogy: between walls, identity, ethnopsychiatry and social intervention - the case of Melilla.
Confine
Interculturalità
Costruzione del sé
Alterità
Intervento sociale
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PEDAGOGIA DI CONFINE TRA MURI, IDENTITA’, ETNOPSICHIATRIA E INTERVENTO SOCIALE – IL CASO DI MELILLA..pdf

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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/44851