Nel contesto educativo contemporaneo sono sempre più chiare le spinte ad un rinnovamento complessivo del sistema, che superi il modello educativo predominante orientato alla trasmissione delle conoscenze. Le nuove direzioni suggeriscono un lavoro più completo sulla persona, orientato al suo sviluppo e benessere psico-fisico, attraverso l’acquisizione di competenze per la vita: le life-skills. Lo sviluppo delle competenze trasversali richiede l’applicazione di differenti metodologie educative, sullo stampo dell’active learning, orientate alla valorizzazione dell’esperienza attiva del discente. Già negli anni ’30, John Dewey aveva individuato nell’arte e nell’esperienza estetica dei significativi strumenti d’apprendimento, per un’educazione innovativa. Dopo aver riscontrato un interesse attuale di organismi internazionali come l’UNESCO per un utilizzo dell’educazione artistica per lo sviluppo di competenze creative e socio-emotive, nella seguente ricerca si è scelto di verificare se le metodologie dell’arte possono effettivamente essere uno strumento educativo efficace per lo sviluppo delle soft-skills, nei contesti scolastici, formativi-aziendali e socio-culturali. L’analisi della letteratura effettuata e i risultati emersi danno una risposta affermativa, confermando l’ipotesi di ricerca iniziale secondo cui le metodologie dell’arte contribuiscono favorevolmente allo sviluppo delle life-skills in ambito educativo. Le caratteristiche identificate come ricorrenti in queste metodologie sono la centralità del learner e il focus sul processo anziché sul risultato, la possibilità di personalizzare l’apprendimento e gli obiettivi, un approccio che prevede domande di ricerca aperte e risultati plurali, un setting che accoglie la sperimentazione, l’errore, l’iniziativa personale, mostrandosi supportivo e liberatorio. Queste caratteristiche rendono le metodologie art-based particolarmente incisive per lo sviluppo delle life-skills di critical thinking e creative thinking e coerenti con la visione di educazione inclusiva indicata dai tre principi dello Universal Design for Learning. L’esperienza del fare o fruire arte, se condotta in un setting così qualificato, diventa Esperienza Estetica -così come definita da Dewey- e permette un lavoro completo sulla persona, con processi di espressione di sé, consapevolezza, gestione delle emozioni, collaborazione, comunicazione ed empatizzazione verso gli altri, andando così a coprire la totalità delle dieci life-skills identificate dall’OMS.
ARTE E SOFT-SKILLS: METODOLOGIE EDUCATIVE ART-BASED PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE TRASVERSALI.
ZANIN, MARTA
2022/2023
Abstract
Nel contesto educativo contemporaneo sono sempre più chiare le spinte ad un rinnovamento complessivo del sistema, che superi il modello educativo predominante orientato alla trasmissione delle conoscenze. Le nuove direzioni suggeriscono un lavoro più completo sulla persona, orientato al suo sviluppo e benessere psico-fisico, attraverso l’acquisizione di competenze per la vita: le life-skills. Lo sviluppo delle competenze trasversali richiede l’applicazione di differenti metodologie educative, sullo stampo dell’active learning, orientate alla valorizzazione dell’esperienza attiva del discente. Già negli anni ’30, John Dewey aveva individuato nell’arte e nell’esperienza estetica dei significativi strumenti d’apprendimento, per un’educazione innovativa. Dopo aver riscontrato un interesse attuale di organismi internazionali come l’UNESCO per un utilizzo dell’educazione artistica per lo sviluppo di competenze creative e socio-emotive, nella seguente ricerca si è scelto di verificare se le metodologie dell’arte possono effettivamente essere uno strumento educativo efficace per lo sviluppo delle soft-skills, nei contesti scolastici, formativi-aziendali e socio-culturali. L’analisi della letteratura effettuata e i risultati emersi danno una risposta affermativa, confermando l’ipotesi di ricerca iniziale secondo cui le metodologie dell’arte contribuiscono favorevolmente allo sviluppo delle life-skills in ambito educativo. Le caratteristiche identificate come ricorrenti in queste metodologie sono la centralità del learner e il focus sul processo anziché sul risultato, la possibilità di personalizzare l’apprendimento e gli obiettivi, un approccio che prevede domande di ricerca aperte e risultati plurali, un setting che accoglie la sperimentazione, l’errore, l’iniziativa personale, mostrandosi supportivo e liberatorio. Queste caratteristiche rendono le metodologie art-based particolarmente incisive per lo sviluppo delle life-skills di critical thinking e creative thinking e coerenti con la visione di educazione inclusiva indicata dai tre principi dello Universal Design for Learning. L’esperienza del fare o fruire arte, se condotta in un setting così qualificato, diventa Esperienza Estetica -così come definita da Dewey- e permette un lavoro completo sulla persona, con processi di espressione di sé, consapevolezza, gestione delle emozioni, collaborazione, comunicazione ed empatizzazione verso gli altri, andando così a coprire la totalità delle dieci life-skills identificate dall’OMS.File | Dimensione | Formato | |
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Zanin M., 2023, Arte e soft skills. Tesi Magistrale FISPPA.pdf
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/44908