Il burnout è spesso concettualizzato nell’ambito della ricerca sullo stress e definito come una risposta prolungata a fattori di malessere di tipo emotivo e interpersonale cronico sul lavoro. Tuttavia, tale concettualizzazione spesso comporta delle ambiguità, in quanto rispetto al burnout lo stress è un termine che fa capo a diverse definizioni e usato anche in contesti generali. Secondo le statistiche pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a livello globale, in occasione della pandemia da Covid-19, vi è stato il più alto tasso di problemi psicologici tra cui stress, ansia, depressione, paura e anche burnout. A tal proposito, sono stati condotti degli studi sullo stress e sul burnout durante il COVID-19 correlato ad alcune categorie professionali, con particolare riguardo verso i professionisti che si occupano di cura ed educazione come gli operatori sanitari e gli insegnanti. In Italia, una volta dichiarato l’isolamento obbligatorio a causa della pandemia di COVID-19, gli insegnanti di tutte le scuole livelli hanno dovuto modificare il loro modo di lavorare, subendo cambiamenti improvvisi senza precedenti. In particolare, si è verificata una significativa modifica delle pratiche didattiche in termini di relazione tra alunno-docente al punto che insegnanti, gli studenti e le famiglie hanno dovuto ristrutturare le loro interazioni fisiche trasformandole in virtuali. Anche lo stress degli insegnanti, se non gestito, può portare a numerose conseguenze negative inclusa la perdita del lavoro soddisfazione e la ridotta efficacia nell’insegnamento. Allo stesso modo, un carico di lavoro eccessivo combinato con altri fattori, tra cui il peso di immoderate responsabilità, può innescare delle emozioni negative che, a loro volta, minano l’intelligenza emotiva. Essa consente di saper distinguere tra emozioni positive e negative, razionalizzandole e favorisce l’aumento dell’empatia: uno dei fattori protettivi per creare un clima positivo di classe con gli allievi e in generale tra colleghi, aumentando la gratificazione per il proprio lavoro, l’impegno e il benessere generale. Il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare il fenomeno dello stress in ambito lavorativo, definito stress da lavoro correlato, da sempre sottoposto all’attenzione di rinomati studiosi del settore psicologico e medico ma non solo. Nel primo capitolo, dopo una breve riflessione sugli studi e le definizioni di stress e sui principali approcci teorici che ne hanno analizzato le fonti di rischio, i sintomi conseguenti e le possibili strategie risolutive, si introduce la tematica dello stress da lavoro correlato con un particolare focus sulla normativa di riferimento grazie alla quale il datore di lavoro, ad oggi, ha l’obbligo di valutare e gestire il rischio entro gli ambienti di lavoro per la salvaguardia della salute fisica e psichica del lavoratore. Il secondo capitolo, approfondisce quest’ultima tematica analizzando alcuni dei costrutti collegati al burnout quali il senso di autoefficacia e la percezione personale di sé che se inficiati dall’esaurimento fisico ed emotivo, influenzano le risposte negative dei soggetti nei confronti delle situazioni più critiche. Il terzo capitolo ed ultimo dopo una breve trattazione sugli interventi e sulla prevenzione dello stress e del burnout approfondisce, infatti, lo stress e il burnout vissuto dall’insegnante soprattutto durante l’epidemia incentrandosi su quelli volti a risanare il senso di benessere e potenziare la resilienza.
Il burnout nei docenti della scuola primaria:fattori di rischio e ambiti d' intervento
BENVEGNU', LAURA
2021/2022
Abstract
Il burnout è spesso concettualizzato nell’ambito della ricerca sullo stress e definito come una risposta prolungata a fattori di malessere di tipo emotivo e interpersonale cronico sul lavoro. Tuttavia, tale concettualizzazione spesso comporta delle ambiguità, in quanto rispetto al burnout lo stress è un termine che fa capo a diverse definizioni e usato anche in contesti generali. Secondo le statistiche pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità a livello globale, in occasione della pandemia da Covid-19, vi è stato il più alto tasso di problemi psicologici tra cui stress, ansia, depressione, paura e anche burnout. A tal proposito, sono stati condotti degli studi sullo stress e sul burnout durante il COVID-19 correlato ad alcune categorie professionali, con particolare riguardo verso i professionisti che si occupano di cura ed educazione come gli operatori sanitari e gli insegnanti. In Italia, una volta dichiarato l’isolamento obbligatorio a causa della pandemia di COVID-19, gli insegnanti di tutte le scuole livelli hanno dovuto modificare il loro modo di lavorare, subendo cambiamenti improvvisi senza precedenti. In particolare, si è verificata una significativa modifica delle pratiche didattiche in termini di relazione tra alunno-docente al punto che insegnanti, gli studenti e le famiglie hanno dovuto ristrutturare le loro interazioni fisiche trasformandole in virtuali. Anche lo stress degli insegnanti, se non gestito, può portare a numerose conseguenze negative inclusa la perdita del lavoro soddisfazione e la ridotta efficacia nell’insegnamento. Allo stesso modo, un carico di lavoro eccessivo combinato con altri fattori, tra cui il peso di immoderate responsabilità, può innescare delle emozioni negative che, a loro volta, minano l’intelligenza emotiva. Essa consente di saper distinguere tra emozioni positive e negative, razionalizzandole e favorisce l’aumento dell’empatia: uno dei fattori protettivi per creare un clima positivo di classe con gli allievi e in generale tra colleghi, aumentando la gratificazione per il proprio lavoro, l’impegno e il benessere generale. Il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare il fenomeno dello stress in ambito lavorativo, definito stress da lavoro correlato, da sempre sottoposto all’attenzione di rinomati studiosi del settore psicologico e medico ma non solo. Nel primo capitolo, dopo una breve riflessione sugli studi e le definizioni di stress e sui principali approcci teorici che ne hanno analizzato le fonti di rischio, i sintomi conseguenti e le possibili strategie risolutive, si introduce la tematica dello stress da lavoro correlato con un particolare focus sulla normativa di riferimento grazie alla quale il datore di lavoro, ad oggi, ha l’obbligo di valutare e gestire il rischio entro gli ambienti di lavoro per la salvaguardia della salute fisica e psichica del lavoratore. Il secondo capitolo, approfondisce quest’ultima tematica analizzando alcuni dei costrutti collegati al burnout quali il senso di autoefficacia e la percezione personale di sé che se inficiati dall’esaurimento fisico ed emotivo, influenzano le risposte negative dei soggetti nei confronti delle situazioni più critiche. Il terzo capitolo ed ultimo dopo una breve trattazione sugli interventi e sulla prevenzione dello stress e del burnout approfondisce, infatti, lo stress e il burnout vissuto dall’insegnante soprattutto durante l’epidemia incentrandosi su quelli volti a risanare il senso di benessere e potenziare la resilienza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/44964